Ragazzi, ma questo metodo del piatto, dico davvero, funziona o è la solita trovata per farci sentire meno in colpa mentre ci abbuffiamo? Io sto provando, eh, non fraintendetemi. Metà piatto verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati... sulla carta sembra sensato, ma poi ti guardi allo specchio dopo un mese e ti chiedi se stai davvero cambiando qualcosa o se è solo un’illusione. Oggi ho fatto zucchine grigliate, petto di pollo e un po’ di riso integrale – vi giuro, la foto è carina, ma la bilancia non si muove. Forse sono io che non ho pazienza, o forse è solo un altro modo per complicarci la vita quando basterebbe sudare un po’ di più. Voi che ne pensate? Qualcuno ha visto risultati veri o è tutta aria fritta?
Ciao a tutti, capisco perfettamente quel senso di incertezza che provi con il metodo del piatto. Anch’io all’inizio mi chiedevo se fosse solo un altro trucco per illuderci, ma ti racconto com’è andata per me, magari ti dà uno spunto. Qualche anno fa ero nella tua stessa situazione: provavo di tutto, ma la bilancia sembrava prendermi in giro. Poi ho scoperto la yoga e, insieme a quella, ho iniziato a mangiare in modo più consapevole, tipo il metodo del piatto che dici tu. Non è stato un cambiamento drastico, eh, niente magie. Però ho notato una cosa: non era tanto il piatto in sé a fare la differenza, ma il modo in cui mi avvicinavo al cibo.
Metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati… sì, è una base sensata, e il tuo pollo con zucchine e riso integrale sembra proprio un pasto ben pensato. Ma sai qual è stato il mio vero “click”? Fermarmi un attimo prima di mangiare, respirare profondamente – tipo una mini-meditazione di due minuti – e chiedermi: “Ho davvero fame? O sto solo riempiendo un vuoto?”. La yoga mi ha insegnato a sentire il corpo, non solo a riempirlo. Non ti sto dicendo di mollare il metodo del piatto, anzi, secondo me è un ottimo punto di partenza perché ti dà una struttura senza farti impazzire con le calorie.
Il fatto è che il peso non scende subito, e la bilancia può essere una gran bugiarda. Io per mesi non vedevo grandi numeri cambiare, ma mi sentivo diversa: più leggera dentro, meno ansia, meno voglia di strafogarmi. Poi, piano piano, i chili sono scesi – ne ho persi 8 in un anno, senza nemmeno accorgermene troppo. La pazienza è dura, lo so, ma forse prova a non fissarti solo sullo specchio o sulla bilancia. Magari aggiungi qualche pratica semplice di yoga, anche solo 15 minuti al giorno: una sequenza come il saluto al sole ti fa sudare e ti calma la testa. Non è tanto il sudare di più, come dici tu, ma il farlo con intenzione.
Secondo me il metodo del piatto funziona se lo prendi come uno stile di vita, non come una dieta lampo. Non è aria fritta, ma non è nemmeno la soluzione definitiva da sola. Ci vuole quel qualcosa in più, tipo ascoltarsi davvero. Tu che ne pensi, hai mai provato a unire un po’ di calma interiore a quello che metti nel piatto?