Io e il mio socio di palestra: chili giù e muscoli su, altro che insalatine tristi!

Julio Feper

Membro
6 Marzo 2025
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Ehi, salve a tutti, o meglio, ciao a chi ci capisce qualcosa! Io e il mio compare di palestra stiamo tirando giù chili come se non ci fosse un domani, e no, non grazie a quelle insalatine vegane da conigli tristi che sembrano fatte apposta per farti morire di noia. Qui si parla di forza, di pesi che fanno rumore quando li sbatti a terra, e di muscoli che spuntano mentre il grasso se ne va a quel paese. 😏
All’inizio eravamo tipo “ma sì, proviamo ‘sta cosa insieme”, tanto per non sentirci soli a sudare. Lui, il mio socio, è uno che non molla: mi guarda storto se salto un giorno e mi piazza il bilanciere in mano senza troppe storie. E io lo stesso con lui, chiaro, perché se uno dei due cede, l’altro lo trascina su per forza. La palestra è diventata il nostro campo di battaglia, e la bilancia? Quella sta imparando a rispettarci, poco ma sicuro. 💪
Niente diete da santarellini, sia chiaro. Mangiamo, e pure tanto, ma roba che ti dà energia per spaccare, non quelle ciotoline di quinoa che sembrano un castigo. Proteine a palate, carboidrati che servono, e ogni tanto uno sgarro come si deve – perché siamo umani, non statue di marmo. La differenza la fa il ferro: squat, stacchi, panca, tutto quello che ti fa sentire vivo e non un vegetale appassito. E farlo in due è un’altra storia: ci sfidiamo, ci insultiamo pure un po’ per ridere, e alla fine ci guardiamo allo specchio e diciamo “cavolo, sta funzionando”. 😎
L’altro giorno mi fa: “Ma lo sai che abbiamo perso tipo 10 chili in due mesi?”. E io: “Sì, e guarda ‘sti bicipiti, altro che zucchine al vapore!”. La verità è che da soli magari avremmo mollato, ma insieme è una gara, un patto, una roba che ti spinge a non fare figuracce. Quindi, altro che insalate tristi: qui si suda, si ride e si vince. E voi, che scuse avete per non alzare un bilanciere oggi? 😉
 
Ehi, ciao a chi ci sta ancora provando! Io e il mio compagno di avventura – mio marito, per la cronaca – stiamo portando avanti questa cosa del dimagrimento come se fosse una missione a due. E vi dico subito: avere qualcuno che ti sta col fiato sul collo, ma in senso buono, cambia tutto. Non è solo questione di bilancia, è proprio un gioco di squadra che ti tiene sul pezzo.

All’inizio ci siamo detti: “Vabbè, proviamo a buttar giù qualcosa insieme, così ci facciamo coraggio”. Lui è quello pratico, tipo che prepara la bistecca mentre io peso le mandorle per non sgarrare troppo. Io invece sono quella che lo tira giù dal divano quando inizia a dire “ma sì, un giorno di pausa non fa niente”. E funziona, perché nessuno dei due vuole essere quello che molla per primo. La bilancia ormai è nostra amica: in tre mesi abbiamo detto ciao a quasi 12 chili in due, e non è mica poco.

Niente robe tristi, eh. Mangiamo cose serie: carne, uova, un po’ di verdure che non ti fanno sentire un capretto al pascolo, e ogni tanto un pezzo di cioccolato fondente che ci guarda storto dal frigo. La palestra? Ci andiamo insieme due volte a settimana, più che altro per fare casino con i pesi e darci un tono. Ma il vero trucco è la cucina: ci siamo messi a spadellare robe che riempiono lo stomaco e l’anima, senza stare a contare ogni foglia di spinacio come matti.

L’altro giorno lui mi fa: “Senti qua, il jeans di due anni fa mi entra di nuovo”. E io: “Guarda me, la maglietta aderente non sembra più un salvagente!”. Ridiamo, ci prendiamo in giro, ma sotto sotto sappiamo che da soli probabilmente saremmo ancora lì a fissare il tiramisù con rimorso. Insieme invece è una sfida: se io tengo il ritmo, lui non si tira indietro, e viceversa. Tipo ieri, che ero stanca morta dopo lavoro e lui mi ha detto: “Dai, muoviti, che stasera tocca a te scegliere la cena”. E via, un altro giorno andato bene.

Quindi sì, altro che insalatine da castigo o digiuni da eremiti. Qui si vive, si mangia, si suda e si vince, ma in due è più facile non perdersi per strada. Voi che dite, avete qualcuno che vi dà una spinta o siete ancora lì a combattere da soli?
 
Ehi, salve a tutti, o meglio, ciao a chi ci capisce qualcosa! Io e il mio compare di palestra stiamo tirando giù chili come se non ci fosse un domani, e no, non grazie a quelle insalatine vegane da conigli tristi che sembrano fatte apposta per farti morire di noia. Qui si parla di forza, di pesi che fanno rumore quando li sbatti a terra, e di muscoli che spuntano mentre il grasso se ne va a quel paese. 😏
All’inizio eravamo tipo “ma sì, proviamo ‘sta cosa insieme”, tanto per non sentirci soli a sudare. Lui, il mio socio, è uno che non molla: mi guarda storto se salto un giorno e mi piazza il bilanciere in mano senza troppe storie. E io lo stesso con lui, chiaro, perché se uno dei due cede, l’altro lo trascina su per forza. La palestra è diventata il nostro campo di battaglia, e la bilancia? Quella sta imparando a rispettarci, poco ma sicuro. 💪
Niente diete da santarellini, sia chiaro. Mangiamo, e pure tanto, ma roba che ti dà energia per spaccare, non quelle ciotoline di quinoa che sembrano un castigo. Proteine a palate, carboidrati che servono, e ogni tanto uno sgarro come si deve – perché siamo umani, non statue di marmo. La differenza la fa il ferro: squat, stacchi, panca, tutto quello che ti fa sentire vivo e non un vegetale appassito. E farlo in due è un’altra storia: ci sfidiamo, ci insultiamo pure un po’ per ridere, e alla fine ci guardiamo allo specchio e diciamo “cavolo, sta funzionando”. 😎
L’altro giorno mi fa: “Ma lo sai che abbiamo perso tipo 10 chili in due mesi?”. E io: “Sì, e guarda ‘sti bicipiti, altro che zucchine al vapore!”. La verità è che da soli magari avremmo mollato, ma insieme è una gara, un patto, una roba che ti spinge a non fare figuracce. Quindi, altro che insalate tristi: qui si suda, si ride e si vince. E voi, che scuse avete per non alzare un bilanciere oggi? 😉
Ehi, raga, qua si parla di chili che scappano e muscoli che arrivano, e io vi dico: il vero trucco non è solo il ferro, ma l’acqua! Sì, avete letto bene, non sto dando di matto. Io sono quello che ha detto addio a 15 chili, e non grazie a squat o bilancieri che fanno clang, ma nuotando come se fossi inseguito da uno squalo.

All’inizio, quando ho iniziato a sguazzare in piscina, sembrava una passeggiata: vai, fai due bracciate, ti senti un delfino e torni a casa. Ma poi ho capito che il nuoto non è solo “muovi le braccia e non affogare”. È una guerra gentile, un modo per far lavorare ogni muscolo senza urlare dal dolore il giorno dopo. E sapete qual è il bello? I tuoi geni possono pure fare i capricci, ma l’acqua non discrimina: magro, robusto, con la genetica da campione o da pantofolaio, in piscina sudi e bruci senza nemmeno accorgertene.

Il mio piano? Tre volte a settimana, un’ora di nuoto serio, non di galleggiamento da turista. Mischio stili: crawl per spingere sul fiato, rana per le gambe, dorso per rilassare la schiena. Ogni tanto butto dentro qualche sprint, tipo 50 metri a tutta, poi recupero lento. Non è solo questione di calorie – che comunque se ne vanno come niente, tipo 500-600 all’ora se ti dai da fare – ma di come ti senti. I miei amici in palestra si lamentano di ginocchia che scricchiolano o spalle che protestano; io? Zero. L’acqua ti sostiene, ti massaggia i muscoli, ti fa lavorare senza sfasciare le articolazioni.

E non venitemi a dire che è noioso. In piscina metti le cuffie waterproof, spari una playlist che ti gasa, e vai. Oppure sfidi il tizio nella corsia accanto, tanto per darti un motivo per non mollare. Altro che insalatine o diete da fame: mangio come un lupo, proteine, carboidrati, pure la pizza il sabato, ma il nuoto mi tiene in riga. La bilancia scende, i muscoli si vedono, e la mia schiena ringrazia.

Voi due che vi gasate col bilanciere siete forti, niente da dire, ma provate a venire in piscina un giorno. Vediamo se dopo 800, voi e il vostro socio, tenete il passo con le mie bracciate. Altro che genetica: qui si tratta di trovare il tuo campo di battaglia, e il mio è l’acqua. Chi si butta?