La Dieta Montignac: Scegliere Carboidrati Buoni per Risultati Stabili

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi vorrei condividere un po’ di riflessioni sulla dieta Montignac, che sto seguendo da qualche mese, e come si inserisce bene in questo thread di ricette salutari. La cosa che mi ha colpito di più di questo approccio è il focus sui carboidrati “buoni”, quelli con un indice glicemico basso, che aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Non si tratta di contare ossessivamente le calorie, ma di scegliere alimenti che non fanno impennare l’insulina, evitando quei picchi che poi portano a fame improvvisa e, diciamocelo, a ricadute.
Per darvi un’idea pratica, vi lascio una piccola tabella di alimenti che uso spesso per comporre i miei piatti. Tra i carboidrati “buoni” (IG inferiore a 50) metto: lenticchie, quinoa, pasta integrale cotta al dente, mele, pere, yogurt naturale senza zucchero. Tra quelli da evitare (IG sopra 70) ci sono: pane bianco, riso bianco, patate fritte, zucchero raffinato. Un esempio di ricetta che preparo spesso è un’insalata di quinoa con ceci, pomodorini, cetrioli e un filo d’olio extravergine d’oliva: sazia, è gustosa e tiene l’energia costante per ore.
Rispetto al classico conteggio calorico, che ho provato in passato, Montignac mi sembra più sostenibile. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in restrizione, e appena smettevo, tornavo al punto di partenza. Con questo metodo invece scelgo cibi che mi soddisfano e non mi sento mai “a dieta”. Certo, richiede un po’ di pianificazione, soprattutto all’inizio, per capire quali alimenti combinare, ma poi diventa naturale.
Un altro vantaggio è che non ho più quella sensazione di alti e bassi di energia. Prima, con diete ipocaloriche, mi capitava di sentirmi stanca o di avere voglie irrefrenabili di dolci. Ora, mangiando carboidrati a basso IG e abbinandoli a proteine e fibre, il corpo risponde meglio. Non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ma per me sta funzionando, e i risultati sono graduali ma costanti.
Se vi va, posso condividere altre ricette o combinazioni che uso, magari con qualche trucco per rendere i piatti più sfiziosi senza rinunciare ai principi di Montignac. Voi cosa ne pensate? Avete provato qualcosa di simile o preferite altri approcci?
 
Ehi, grande entusiasmo per il tuo post! La dieta Montignac mi ha sempre incuriosito, ma ammetto di non averla mai provata a fondo, visto che il mio focus è più sulla preparazione per le gare di bodybuilding. Però il tuo approccio ai carboidrati “buoni” mi sembra super interessante, soprattutto per come aiuta a stabilizzare l’energia. Da atleta in fase di cutting, ti dico, gestire i picchi di fame e mantenere i livelli di energia costanti è tutto!

Visto che hai condiviso la tua esperienza, ti racconto un po’ come sto impostando la mia dieta per la “sушка” (come diciamo noi in gergo, il taglio per definire i muscoli). Per me, il controllo dell’indice glicemico è fondamentale, proprio come nella Montignac, ma lo combino con un piano iperproteico e ciclico sui carboidrati. In pratica, alterno giorni a basso contenuto di carboidrati (low carb) con giorni in cui li aumento un po’ per sostenere gli allenamenti pesanti. I carboidrati che scelgo sono sempre a basso IG, come quelli che hai menzionato: quinoa, lenticchie, patate dolci (cotte in modo leggero, mai fritte), e poi verdure fibrose come broccoli o cavolo nero. Evito come la peste pane bianco, riso bianco o qualsiasi cosa che mi spari l’insulina alle stelle, perché in fase di definizione anche un piccolo sgarro può rallentare i progressi.

Un piatto che sto usando tantissimo ultimamente, e che potrebbe piacerti per la tua dieta, è una zuppa proteica che preparo in grandi quantità per avere pasti pronti durante la settimana. Prendo del petto di pollo (o tacchino, per variare), lo cuocio alla griglia e poi lo sfilaccio. Lo aggiungo a un brodo vegetale leggero, fatto con sedano, carote e cipolle, e ci butto dentro lenticchie rosse (hanno un IG bassissimo, tipo 30) e un po’ di spinaci freschi. Condisco con un filo d’olio extravergine e spezie come curcuma o pepe nero per dare sapore senza aggiungere calorie. Questa zuppa è perfetta: riempie, è nutriente, tiene l’insulina stabile e mi dà la spinta per affrontare allenamenti intensi. Inoltre, è facile da personalizzare: a volte ci aggiungo della zucca per un po’ di dolcezza naturale o del cavolo riccio per extra fibre.

Rispetto alla Montignac, il mio approccio è un po’ più rigido, perché in gara ogni grammo di grasso corporeo conta. Però apprezzo tantissimo il fatto che il tuo metodo sia sostenibile a lungo termine. Io, per esempio, non conto le calorie in modo ossessivo, ma peso tutto per essere sicuro di rispettare i macros (proteine, carboidrati, grassi). La pianificazione di cui parli è verissima: all’inizio è una scocciatura, ma poi diventa un’abitudine. E, come te, ho notato che scegliere cibi a basso IG mi ha eliminato quei crolli di energia che avevo anni fa, quando seguivo diete più “vecchio stile” con tagli calorici estremi.

Mi piacerebbe sapere come gestisci i momenti in cui hai voglia di qualcosa di sfizioso. Tipo, hai qualche ricetta per un dessert che rispetti i principi della Montignac? Io ogni tanto mi concedo uno yogurt greco naturale con qualche fettina di mela e un pizzico di cannella: sembra una sciocchezza, ma in fase di cutting è come mangiare una torta! Se hai altre idee di piatti o zuppe che usi per variare, condividi pure, magari ci rubo qualche spunto per rendere i miei pasti meno monotoni. E tu, hai mai provato a inserire allenamenti con pesi per potenziare i risultati della dieta? Nel bodybuilding aiuta tantissimo a mantenere la massa magra mentre si perde grasso.

Forza, continua così, i tuoi progressi sembrano solidi!
 
Ehi, che bello leggere il tuo entusiasmo! La Montignac mi sta dando soddisfazioni, ma devo ammettere che il tuo approccio da bodybuilder mi ha fatto drizzare le antenne. Quel rigore da gara è impressionante! Io sono più un tipo da “sperimentazione libera”, provo di tutto e vedo cosa funziona, ma sempre con l’idea di non impazzire dietro a regole troppo strette. La tua zuppa proteica mi ha già convinto, credo che la proverò presto, magari con un po’ di zucca come hai suggerito. Ora ti racconto come sto portando avanti la Montignac e come la sto mixando con altre idee, tipo le vibrazioni di gruppo che mi danno una marcia in più.

Parto col dire che la Montignac per me è stata una rivelazione proprio per questa storia dei carboidrati “buoni”. All’inizio ero scettico, pensavo fosse l’ennesima dieta che ti fa pesare anche l’aria che respiri. Invece, scegliendo cibi a basso indice glicemico, ho notato che non ho più quella fame assassina che mi faceva svuotare il frigo alle dieci di sera. Tipo, ora la mia colazione standard è una ciotola di fiocchi d’avena integrali (quelli veri, non i precotti pieni di zuccheri) con latte di mandorla non zuccherato, qualche fettina di mela e una manciata di noci. È semplice, mi riempie fino a pranzo e non mi fa schizzare la glicemia. Per pranzo, spesso punto su legumi: una volta a settimana faccio un’insalata tiepida con ceci, pomodorini, rucola e un filo d’olio extravergine. Se ho bisogno di qualcosa di più sostanzioso, aggiungo del pesce come salmone o sgombro. La cena invece è più leggera, magari una crema di verdure (zucchine o carote) con un po’ di quinoa o una fetta di pane integrale tostato. La chiave è pianificare, come dici tu: preparo i pasti la domenica e così evito di cedere a schifezze quando sono di corsa.

Rispetto al tuo approccio iperproteico, io sono meno rigido sulle proteine, ma cerco di bilanciarle bene. Non peso tutto come fai tu (rispetto, davvero, quella costanza da atleta!), ma tengo d’occhio le porzioni per non esagerare coi carboidrati, anche se sono quelli giusti. La cosa che mi piace della Montignac è che non mi sento privato di nulla. Certo, evito zucchero, pane bianco e pasta raffinata come se fossero veleno, ma non mi manca perché ho trovato alternative che mi soddisfano. Per esempio, quando ho voglia di qualcosa di sfizioso, mi preparo una specie di “dessert” con yogurt greco naturale, un cucchiaino di miele grezzo (che ha un IG più basso dello zucchero) e qualche mirtillo fresco. Oppure, se voglio esagerare, faccio una torta casalinga con farina di mandorle, mele e un po’ di cannella. Non è la classica torta burrosa, ma giuro che fa la sua figura e non mi fa sentire in colpa.

Ora, veniamo al discorso gruppo, perché per me è stato un game-changer. Non so se ti capita di allenarti o mangiare in compagnia, ma io ho iniziato a frequentare un gruppo di amici che fanno corsi di fitness insieme, tipo yoga o pilates, e spesso ci scambiamo idee su ricette e strategie per stare in forma. Non è proprio bodybuilding, lo so, ma l’energia di allenarsi insieme mi motiva un sacco. Ci spingiamo a vicenda, e a volte organizziamo cene a tema “Montignac-friendly” dove ognuno porta un piatto a basso IG. L’ultima volta ho preparato un hummus di ceci con bastoncini di carote e sedano: semplice, ma è sparito in cinque minuti! Questo approccio di gruppo mi aiuta a non mollare, perché da solo magari mi lascerei andare più facilmente. Tu hai mai provato a coinvolgere qualcuno nel tuo percorso, tipo un amico o un compagno di allenamento, per rendere la dieta meno monotona?

Sul discorso allenamenti, non sono al tuo livello, ma sto iniziando a inserire un po’ di pesi, come suggerisci. Faccio un paio di sessioni a settimana in palestra, con esercizi base come squat, affondi e qualche macchina per le braccia. Non punto a diventare Hulk, ma ho notato che il lavoro muscolare mi sta aiutando a sentirmi più tonico e a bruciare meglio i grassi. La Montignac da sola funziona, ma abbinarla a un po’ di movimento mirato sta facendo la differenza. Tu che dici, per uno come me che non è un atleta, quanto peso dovrei dare agli allenamenti rispetto alla dieta?

Chiudo con una domanda: come gestisci i giorni in cui sei stanco o poco motivato? Io a volte mi salvo con la pianificazione (avere i pasti pronti è una manna), ma altre volte mi serve uno sprint mentale. Magari hai qualche trucco da bodybuilder per restare sul pezzo! E se hai altre ricette come quella zuppa, condividi, che la monotonia è il mio peggior nemico. Grazie per il tuo post, mi ha fatto venire voglia di spingere ancora di più!