La mia vittoria sul peso con l'ipotiroidismo: dieta, medici e determinazione

vampi

Membro
6 Marzo 2025
55
6
8
Ciao a tutti,
sono qui per raccontare come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento nonostante l’ipotiroidismo. Non è stato facile, ve lo dico subito, ma con pazienza e determinazione sto vedendo risultati concreti. Quando mi hanno diagnosticato il problema alla tiroide, il mio metabolismo sembrava essersi fermato. Prendevo peso anche solo guardandomi allo specchio, e la stanchezza cronica non aiutava. All’inizio mi sentivo scoraggiata, ma poi ho deciso di prendere in mano la situazione.
Ho iniziato lavorando a stretto contatto con il mio endocrinologo. Abbiamo fatto esami su esami per trovare il dosaggio giusto di levotiroxina, e ci è voluto un po’ per stabilizzarmi. Non è una pillola magica, ma una volta trovato l’equilibrio, ho notato che avevo più energia per affrontare la giornata. Parallelamente, ho cercato un nutrizionista specializzato in disturbi ormonali. Mi ha aiutato a costruire una dieta che non fosse solo “mangia meno”, ma che tenesse conto del mio corpo. Abbiamo puntato su alimenti nutrienti, con tante verdure, proteine magre e grassi sani. Non vi mentirò, misurare le porzioni è stato un cambiamento importante. Non si tratta di morire di fame, ma di capire quanto cibo mi serve davvero per sentirmi bene senza esagerare. Ho imparato a usare piatti più piccoli e a mangiare lentamente, così il mio cervello ha il tempo di registrare che sono sazia.
Per quanto riguarda l’attività fisica, all’inizio ero spaventata. Pensavo che con la mia stanchezza non ce l’avrei fatta. Invece, ho iniziato con camminate leggere, poi ho aggiunto yoga e, quando mi sono sentita pronta, un po’ di allenamento con pesi leggeri. Non sono una fanatica del fitness, ma muovermi mi fa sentire più forte e mi aiuta a gestire lo stress, che per me è un trigger per gli sbalzi ormonali. Il mio istruttore mi ha insegnato a non strafare: meglio allenamenti brevi ma costanti che sessioni estenuanti che mi lasciano a pezzi.
Ciò che mi ha davvero aiutato è stato cambiare mentalità. Non sto cercando una soluzione veloce, perché so che il mio corpo ha bisogno di tempo. Ogni piccolo passo avanti – un chilo in meno, un centimetro in meno, o anche solo sentirmi più energica – è una vittoria. Non mi peso tutti i giorni, perché i numeri possono essere ingannevoli con l’ipotiroidismo. Preferisco concentrarmi su come mi sento e su come i vestiti mi stanno meglio.
Non dico che sia tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il gonfiore mi fa impazzire o in cui vorrei solo mangiare un’intera torta. Ma ho imparato ad ascoltarmi e a non mollare. Questo percorso mi sta insegnando a rispettare il mio corpo e a non arrendermi. Spero che la mia storia possa ispirare qualcuno di voi, soprattutto se state affrontando sfide simili. Non siamo soli in questa battaglia!
Un abbraccio e forza a tutti.
 
Ciao a tutti,
sono qui per raccontare come sto affrontando il mio percorso di dimagrimento nonostante l’ipotiroidismo. Non è stato facile, ve lo dico subito, ma con pazienza e determinazione sto vedendo risultati concreti. Quando mi hanno diagnosticato il problema alla tiroide, il mio metabolismo sembrava essersi fermato. Prendevo peso anche solo guardandomi allo specchio, e la stanchezza cronica non aiutava. All’inizio mi sentivo scoraggiata, ma poi ho deciso di prendere in mano la situazione.
Ho iniziato lavorando a stretto contatto con il mio endocrinologo. Abbiamo fatto esami su esami per trovare il dosaggio giusto di levotiroxina, e ci è voluto un po’ per stabilizzarmi. Non è una pillola magica, ma una volta trovato l’equilibrio, ho notato che avevo più energia per affrontare la giornata. Parallelamente, ho cercato un nutrizionista specializzato in disturbi ormonali. Mi ha aiutato a costruire una dieta che non fosse solo “mangia meno”, ma che tenesse conto del mio corpo. Abbiamo puntato su alimenti nutrienti, con tante verdure, proteine magre e grassi sani. Non vi mentirò, misurare le porzioni è stato un cambiamento importante. Non si tratta di morire di fame, ma di capire quanto cibo mi serve davvero per sentirmi bene senza esagerare. Ho imparato a usare piatti più piccoli e a mangiare lentamente, così il mio cervello ha il tempo di registrare che sono sazia.
Per quanto riguarda l’attività fisica, all’inizio ero spaventata. Pensavo che con la mia stanchezza non ce l’avrei fatta. Invece, ho iniziato con camminate leggere, poi ho aggiunto yoga e, quando mi sono sentita pronta, un po’ di allenamento con pesi leggeri. Non sono una fanatica del fitness, ma muovermi mi fa sentire più forte e mi aiuta a gestire lo stress, che per me è un trigger per gli sbalzi ormonali. Il mio istruttore mi ha insegnato a non strafare: meglio allenamenti brevi ma costanti che sessioni estenuanti che mi lasciano a pezzi.
Ciò che mi ha davvero aiutato è stato cambiare mentalità. Non sto cercando una soluzione veloce, perché so che il mio corpo ha bisogno di tempo. Ogni piccolo passo avanti – un chilo in meno, un centimetro in meno, o anche solo sentirmi più energica – è una vittoria. Non mi peso tutti i giorni, perché i numeri possono essere ingannevoli con l’ipotiroidismo. Preferisco concentrarmi su come mi sento e su come i vestiti mi stanno meglio.
Non dico che sia tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il gonfiore mi fa impazzire o in cui vorrei solo mangiare un’intera torta. Ma ho imparato ad ascoltarmi e a non mollare. Questo percorso mi sta insegnando a rispettare il mio corpo e a non arrendermi. Spero che la mia storia possa ispirare qualcuno di voi, soprattutto se state affrontando sfide simili. Non siamo soli in questa battaglia!
Un abbraccio e forza a tutti.
No response.