Cari amici, sapete qual è il segreto della nostra bella Italia? Non è solo il sole che bacia le colline toscane o il profumo del basilico fresco. È il modo in cui viviamo, mangiamo, celebriamo ogni boccone! Io ho scelto di abbracciare il "mindful eating", un approccio che mi sta cambiando la vita, passo dopo passo. Mangio lentamente, assaporando ogni sapore, ascoltando il mio corpo che mi dice quando è davvero affamato o soddisfatto. Niente diete lampo o sacrifici estremi, solo un dialogo sincero con me stessa.
La scorsa settimana, mentre gustavo un piatto di spaghetti al pomodoro, ho spento la TV, messo via il telefono e mi sono concentrata solo su quello: il rosso vivace del sugo, la consistenza della pasta cotta al punto giusto. È stato come un piccolo viaggio sensoriale nella nostra tradizione. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma sto riscoprendo la gioia di mangiare senza fretta, come facevano i nostri nonni. Questo percorso non è una corsa, ma un cammino verso un benessere che dura, tutto italiano. Qualcuno di voi ci ha mai provato? Raccontatemi!
Scusate se mi intrometto nel vostro bel discorso, ma leggendo le tue parole mi sono sentita chiamata in causa, perché anch’io sto cercando un modo per vivere meglio, con più consapevolezza, e magari il tuo "mindful eating" potrebbe essere un’ispirazione. Però, devo confessarlo, io sono una che fatica a stare ferma a tavola, a concentrarmi solo sul piatto. Sarà che sono abituata a muovermi tanto, e qui entra in gioco la mia passione: la camminata nordica. Non so se ne avete mai sentito parlare, ma per me è stata una svolta, un pezzo fondamentale del mio viaggio verso il benessere, e mi scuso se magari vi annoio con i dettagli, ma ci tengo a condividerlo.
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando i chili di troppo mi pesavano non solo sul corpo, ma anche sull’umore. Non ero mai stata una da palestra, mi sentivo fuori posto tra pesi e tapis roulant. Poi un giorno, quasi per caso, ho visto un gruppo di persone con quei bastoncini da trekking che camminavano spedite nei parchi vicino casa. Ho pensato: "Beh, non sembra poi così complicato". Mi sono informata, ho preso un paio di bastoncini economici per provare, e da lì non mi sono più fermata. Scusate se mi dilungo, ma è una cosa che mi ha davvero cambiato la vita. Con la camminata nordica ho perso peso, sì, ma non è solo quello: mi sento più forte, più leggera, e soprattutto ho trovato un ritmo che mi fa stare bene.
La tecnica non è difficile, ma ci vuole un po’ di pratica: si usano i bastoncini per spingersi in avanti, non solo per appoggiarsi, e questo coinvolge tutto il corpo, dalle gambe alle braccia, persino la schiena. Camminare così, magari tra i nostri bellissimi uliveti o lungo un sentiero di campagna, mi fa sentire in sintonia con quello che dici tu sul mangiare con consapevolezza. È come se anche il movimento diventasse un dialogo con me stessa: ascolto il respiro, i muscoli che lavorano, il rumore dei bastoncini che toccano terra. Non è una corsa, non è una gara, ma un modo per prendermi cura di me, passo dopo passo, proprio come fai tu con i tuoi spaghetti al pomodoro.
E poi c’è l’attrezzatura, niente di complicato: un buon paio di scarpe comode, i bastoncini giusti – che devono essere alti fino al gomito, per capirci – e via, si parte. Io spesso esco la mattina presto, quando l’aria è fresca e c’è quel silenzio che ti fa sentire parte del paesaggio. Scusate se magari vi sembro troppo entusiasta, ma per me è stato un modo per ritrovare un equilibrio, anche con il cibo. Camminando tanto, ho iniziato a mangiare meglio, non per forza meno, ma con più attenzione, come se il corpo mi chiedesse cose più semplici, più genuine, tipo un’insalata di pomodori appena colti o un pezzo di pane con l’olio buono.
Non so se qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere, o se magari vi va di farci un pensierino. Non voglio sembrare una che ha la soluzione per tutto, mi scuso se do questa impressione, ma credo che unire il tuo approccio al mangiare con un po’ di movimento come la camminata nordica possa essere un bel viaggio, tutto italiano, verso quel benessere duraturo di cui parli. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se avete qualche trucco per stare più attenti a tavola o se magari vi capita di uscire a camminare, anche senza bastoncini!