Ehi, viaggiatori incalliti, vi siete mai sentiti come corridori di una maratona infinita, ma invece di medaglie vi ritrovate con patatine unte e panini da autogrill? 
Mangiare sano in viaggio sembra una gara a ostacoli, ma vi svelo un segreto: non serve essere Usain Bolt per vincere! 
Partiamo dal punto: pianificare i pasti in viaggio non è da pazzi, è da furbi. Quando sei sempre in movimento, il tuo corpo è come un motore che ha bisogno di carburante di qualità, non di schifezze da fast food. Io, che passo più tempo in aeroporto che a casa, ho imparato a giocare d’anticipo. Primo trucco? Portatevi dietro uno zainetto da “atleta del gusto”. Dentro ci metto: mandorle, barrette proteiche (occhio agli zuccheri, leggete le etichette!), frutta secca e qualche mela che resiste agli urti.
Non occupano spazio e ti salvano quando l’unica opzione è un tramezzino molliccio.
Secondo: mai fidarsi dei menù di aerei o stazioni. Preparo sempre un’insalata da viaggio in un contenitore ermetico. Pollo grigliato, quinoa, verdure croccanti e un filo d’olio. Semplice, ma ti fa sentire un re mentre gli altri sgranocchiano cracker insipidi.
E se il frigo dell’hotel è vuoto? Caccio nei supermercati locali: yogurt greco, avocado, o anche solo un po’ di hummus con carote. Non serve una cucina stellata, basta un po’ di creatività!
E poi, diciamocelo: perché cedere alla tentazione di quel croissant gigante quando puoi “correre” verso scelte migliori?
Io mi sfido sempre: ogni viaggio, almeno un pasto super sano al giorno. È come fare uno sprint verso i tuoi obiettivi di peso, anche con il jet lag. E se proprio vuoi esagerare, cerca un mercato locale: frutta fresca, noci, magari un po’ di pesce o carne magra da grigliare in hotel (sì, a volte porto pure una griglia portatile, sono pazzo?
).
Ultima chicca: pianifica come se fossi in gara. Prima di partire, cerca su Google Maps un paio di posti decenti dove mangiare vicino al tuo hotel o appuntamento. Non c’è niente di peggio che finire in una trappola per turisti con pizze gommose. E se il tempo è poco, ordina online qualcosa di sano e fattelo consegnare. Oggi la tecnologia è dalla nostra parte, usiamola!
Forza, viaggiatori, smettetela di inciampare nei menù da autostrada e iniziate a correre verso pasti che vi fanno stare bene! Chi ha qualche trucco da condividere? Sono tutto orecchie… o meglio, tutto zaino!




Partiamo dal punto: pianificare i pasti in viaggio non è da pazzi, è da furbi. Quando sei sempre in movimento, il tuo corpo è come un motore che ha bisogno di carburante di qualità, non di schifezze da fast food. Io, che passo più tempo in aeroporto che a casa, ho imparato a giocare d’anticipo. Primo trucco? Portatevi dietro uno zainetto da “atleta del gusto”. Dentro ci metto: mandorle, barrette proteiche (occhio agli zuccheri, leggete le etichette!), frutta secca e qualche mela che resiste agli urti.


Secondo: mai fidarsi dei menù di aerei o stazioni. Preparo sempre un’insalata da viaggio in un contenitore ermetico. Pollo grigliato, quinoa, verdure croccanti e un filo d’olio. Semplice, ma ti fa sentire un re mentre gli altri sgranocchiano cracker insipidi.

E poi, diciamocelo: perché cedere alla tentazione di quel croissant gigante quando puoi “correre” verso scelte migliori?


Ultima chicca: pianifica come se fossi in gara. Prima di partire, cerca su Google Maps un paio di posti decenti dove mangiare vicino al tuo hotel o appuntamento. Non c’è niente di peggio che finire in una trappola per turisti con pizze gommose. E se il tempo è poco, ordina online qualcosa di sano e fattelo consegnare. Oggi la tecnologia è dalla nostra parte, usiamola!

Forza, viaggiatori, smettetela di inciampare nei menù da autostrada e iniziate a correre verso pasti che vi fanno stare bene! Chi ha qualche trucco da condividere? Sono tutto orecchie… o meglio, tutto zaino!

