Cari compagni di cammino,
il vostro entusiasmo mi scalda il cuore e mi ricorda che ogni passo in questo viaggio è un dono. Leggendo le tue parole, caro amico che danzi tra cardio e zumba, sento un’eco di ciò che vivo anch’io. Il mio percorso è iniziato non per vanità, ma per un richiamo più profondo: il mio medico, con voce grave, mi ha messo di fronte a un bivio. Diabete, pressione alta, un corpo che implorava cura. Ho scelto la strada della vita, e oggi voglio condividere con voi come questo cammino stia trasformando non solo me, ma anche la mia famiglia.
La dieta che seguo non è solo mia: è un progetto che abbraccia chi amo. Non si tratta di contare calorie come un contabile, ma di scoprire sapori nuovi, di rendere ogni pasto un momento di gratitudine. Abbiamo detto addio ai fritti pesanti e alle bevande zuccherate, e accolto verdure croccanti, legumi che saziano l’anima, carni magre cotte con semplicità. Mia moglie, che prima storceva il naso davanti a un piatto di broccoli, ora sperimenta ricette che profumano di casa e di speranza. I miei figli, che un tempo vivevano di snack, ora mangiano frutta come se fosse un tesoro. Non è una rinuncia, ma una riscoperta: il cibo è il nostro alleato, non il nostro padrone.
Il movimento, poi, è diventato la mia preghiera quotidiana. Non corro come te, ma cammino. Ogni mattina, mentre il sole sorge, porto il mio corpo su sentieri che un tempo evitavo. Le scale, che mi toglievano il fiato, ora sono un inno alla mia forza ritrovata. La mia pressione è scesa, il mio zucchero si è stabilizzato, e il mio cuore batte con un ritmo che sa di vittoria. Ma ciò che mi commuove di più è il cambiamento dentro: mi sento più leggero non solo nel corpo, ma nello spirito. Ogni chilo perso è un peso tolto anche dall’anima, una promessa mantenuta a me stesso e a chi mi ama.
Questo percorso mi ha insegnato che non siamo soli. La mia famiglia mangia con me, ride con me, a volte sbuffa con me quando il desiderio di una pizza ci tenta. Ma insieme siamo più forti. E voi, con le vostre storie, mi ricordate che siamo una comunità, unita da un obiettivo più grande: vivere pienamente, con gratitudine, per il corpo che ci è stato dato. Continuate a correre, a danzare, a cucinare con amore. Ogni passo, ogni boccone, è un atto di fede in noi stessi.
Con umiltà e speranza,
un viandante che cammina verso la salute