Ehi, ciao a tutti, o forse no, non proprio, chi lo sa! Insomma, mi ritrovo qui a leggere di palestre, pesi, tapis roulant e sudore, e poi penso: ma perché? Io sto lì, con la mia pizza margherita bella fumante, il pomodoro che mi guarda come a dire "mangiami senza sensi di colpa", e io lo faccio. E sapete una cosa buffa? Non ingrasso. Anzi, mi sento pure più leggera. Ma non parlo di chili, eh, parlo di testa.
Voi vi ammazzate con gli squat a casa o in palestra, contate le calorie come se fosse un gioco di scacchi, e io invece mi siedo sul divano e ascolto la mia pancia. Lei mi dice: "Oggi pizza? Vai, nessun problema. Domani un’insalata? Perché no?". Niente regole, niente "non posso", solo un gran casino di fiducia in me stessa. E funziona. La bilancia non mi odia, il mio specchio non mi fa le smorfie, e la palestra… beh, quella è solo una stanza che esiste nella mia testa.
Non è che sono contro il sudare, intendiamoci. Se vi piace correre come criceti sulla ruota o sollevare ferri in una sala piena di specchi, fate pure. Ma io ho scoperto che il vero allenamento è quassù – sì, proprio tra le orecchie. Mangio quello che voglio, quando voglio, e il peso? Si sistema da solo. È strano, lo so, sembra quasi una magia, ma forse è solo che ho smesso di farmi la guerra. La pizza non è il nemico, e nemmeno il divano. Il nemico è quella vocina che dice "devi soffrire per meritarti di stare bene". Io quella vocina l’ho mandata a quel paese.
E voi? Vi allenate per punirvi o per star bene? Pensateci, mentre fate i vostri crunch o mentre vi guardate allo specchio della palestra. Io me ne sto qui, con la mia mozzarella filante, e mi chiedo: ma chi l’ha detto che per dimagrire serve una palestra? Forse basta solo una testa che la smette di complicarsi la vita. Strano, eh? Eppure eccomi qua.
Voi vi ammazzate con gli squat a casa o in palestra, contate le calorie come se fosse un gioco di scacchi, e io invece mi siedo sul divano e ascolto la mia pancia. Lei mi dice: "Oggi pizza? Vai, nessun problema. Domani un’insalata? Perché no?". Niente regole, niente "non posso", solo un gran casino di fiducia in me stessa. E funziona. La bilancia non mi odia, il mio specchio non mi fa le smorfie, e la palestra… beh, quella è solo una stanza che esiste nella mia testa.
Non è che sono contro il sudare, intendiamoci. Se vi piace correre come criceti sulla ruota o sollevare ferri in una sala piena di specchi, fate pure. Ma io ho scoperto che il vero allenamento è quassù – sì, proprio tra le orecchie. Mangio quello che voglio, quando voglio, e il peso? Si sistema da solo. È strano, lo so, sembra quasi una magia, ma forse è solo che ho smesso di farmi la guerra. La pizza non è il nemico, e nemmeno il divano. Il nemico è quella vocina che dice "devi soffrire per meritarti di stare bene". Io quella vocina l’ho mandata a quel paese.
E voi? Vi allenate per punirvi o per star bene? Pensateci, mentre fate i vostri crunch o mentre vi guardate allo specchio della palestra. Io me ne sto qui, con la mia mozzarella filante, e mi chiedo: ma chi l’ha detto che per dimagrire serve una palestra? Forse basta solo una testa che la smette di complicarsi la vita. Strano, eh? Eppure eccomi qua.