Mangio quando sono stressato: come smettere e gestire le emozioni?

oltstojku

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono di nuovo qui a sfogarmi. È una settimana che provo a tenere sotto controllo questo maledetto vizio di mangiare ogni volta che mi sento sotto pressione, ma niente, crollo sempre. Ieri sera, dopo una giornata schifosa al lavoro, mi sono ritrovato con un pacco di biscotti in mano e neanche me ne sono accorto finché non era vuoto. Voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che lo stress mi prende alla gola, il cibo diventa l’unica cosa che mi calma. Non so più che fare.
Ho provato a distrarmi, tipo guardando una serie o uscendo a camminare, ma dopo cinque minuti sono già con la testa nel frigo. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non cedere? Io mi dico "ok, domani faccio meglio", ma poi domani è uguale a oggi. Non sto seguendo una dieta precisa, però ho sentito parlare di questo mangiare a intervalli, tipo digiunare per un po’ e poi mangiare in certe ore. Non so se potrebbe aiutarmi a controllarmi, ma ho paura di fallire anche lì e sentirmi ancora peggio.
Mi servirebbero proprio dei consigli pratici, qualcosa che mi tenga lontano dal buttarmi sul cibo quando sono a pezzi. Non voglio mollare, ma da solo sto combinando solo casini. Grazie a chi mi risponderà, davvero.
 
Ragazzi, sono di nuovo qui a sfogarmi. È una settimana che provo a tenere sotto controllo questo maledetto vizio di mangiare ogni volta che mi sento sotto pressione, ma niente, crollo sempre. Ieri sera, dopo una giornata schifosa al lavoro, mi sono ritrovato con un pacco di biscotti in mano e neanche me ne sono accorto finché non era vuoto. Voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che lo stress mi prende alla gola, il cibo diventa l’unica cosa che mi calma. Non so più che fare.
Ho provato a distrarmi, tipo guardando una serie o uscendo a camminare, ma dopo cinque minuti sono già con la testa nel frigo. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non cedere? Io mi dico "ok, domani faccio meglio", ma poi domani è uguale a oggi. Non sto seguendo una dieta precisa, però ho sentito parlare di questo mangiare a intervalli, tipo digiunare per un po’ e poi mangiare in certe ore. Non so se potrebbe aiutarmi a controllarmi, ma ho paura di fallire anche lì e sentirmi ancora peggio.
Mi servirebbero proprio dei consigli pratici, qualcosa che mi tenga lontano dal buttarmi sul cibo quando sono a pezzi. Non voglio mollare, ma da solo sto combinando solo casini. Grazie a chi mi risponderà, davvero.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di impotenza che descrivi, ci sono passato anch’io. Mangiare sotto stress sembra una via d’uscita veloce, ma poi ti lascia solo più frustrato, vero? Io e mio marito stiamo cercando di dimagrire insieme da qualche mese, e ti assicuro che avere qualcuno al tuo fianco può fare la differenza. Non dico che sia sempre facile, ma ci sproniamo a vicenda, soprattutto nei momenti no. Quando uno dei due sta per cedere, tipo con un pacchetto di biscotti come il tuo, l’altro prova a tirarlo fuori dal vortice.

Una cosa che ci sta aiutando tanto è tenere la cucina piena di alternative sane. Non so, tipo carote crude, cetrioli, o anche una ciotola di pomodorini. Non è la stessa cosa di un biscotto, lo so, ma se ti tieni le mani occupate a sgranocchiare qualcosa di leggero, magari il cervello si distrae un po’. E poi, insieme abbiamo iniziato a fare una passeggiata veloce dopo cena, anche solo 15 minuti. Non è tanto per bruciare calorie, ma per staccare la testa da tutto e non finire col naso nel frigo.

Il digiuno a intervalli di cui parli potrebbe funzionare, ma forse partire con qualcosa di più semplice ti darebbe più fiducia. Tipo decidere che dopo le 20 non si mangia più, punto. Io e il mio compagno ci siamo dati delle piccole regole così, e quando le rispettiamo ci sentiamo forti, sai? Non mollare, non sei solo in questo casino. Trova qualcuno con cui condividere il percorso, anche solo per sfogarti: vedrai che piano piano i giorni “uguali” diventeranno meno frequenti. Forza, ce la puoi fare!
 
Ragazzi, sono di nuovo qui a sfogarmi. È una settimana che provo a tenere sotto controllo questo maledetto vizio di mangiare ogni volta che mi sento sotto pressione, ma niente, crollo sempre. Ieri sera, dopo una giornata schifosa al lavoro, mi sono ritrovato con un pacco di biscotti in mano e neanche me ne sono accorto finché non era vuoto. Voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che lo stress mi prende alla gola, il cibo diventa l’unica cosa che mi calma. Non so più che fare.
Ho provato a distrarmi, tipo guardando una serie o uscendo a camminare, ma dopo cinque minuti sono già con la testa nel frigo. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non cedere? Io mi dico "ok, domani faccio meglio", ma poi domani è uguale a oggi. Non sto seguendo una dieta precisa, però ho sentito parlare di questo mangiare a intervalli, tipo digiunare per un po’ e poi mangiare in certe ore. Non so se potrebbe aiutarmi a controllarmi, ma ho paura di fallire anche lì e sentirmi ancora peggio.
Mi servirebbero proprio dei consigli pratici, qualcosa che mi tenga lontano dal buttarmi sul cibo quando sono a pezzi. Non voglio mollare, ma da solo sto combinando solo casini. Grazie a chi mi risponderà, davvero.
Ehi, capisco benissimo quel senso di frustrazione che descrivi, ci sono passato anch’io. Quando lo stress ti mangia vivo, il cibo sembra proprio l’unica via di fuga, no? Ti racconto un po’ della mia esperienza con il coaching online, magari qualcosa ti può essere utile.

Seguo un programma con un trainer e un nutrizionista da remoto da qualche mese. All’inizio ero scettico, pensavo “ma come fanno a capirmi senza vedermi di persona?”, invece sta funzionando. Uno dei plus è che mi danno un piano su misura, non solo per cosa mangio, ma anche per gestire momenti come i tuoi, quando vorresti svuotare la dispensa. Mi hanno fatto provare delle strategie per “spezzare” quel circolo vizioso dello stress-cibo. Tipo, invece di buttarmi su snack, mi hanno consigliato di tenere a portata di mano una bottiglia d’acqua con un po’ di limone o cetriolo, che dà quella sensazione di “sto facendo qualcosa” senza calorie. Non è la stessa cosa dei biscotti, lo so, ma a volte inganna la testa.

Un altro trucco che mi sta aiutando è avere un piccolo rituale per scaricare la tensione prima che diventi fame nervosa. Il mio coach mi ha detto di provare a fare 5 minuti di respirazione profonda o una cosa tipo stretching quando sento che sto per crollare. Non sempre ci riesco, eh, ma quando lo faccio mi sento un po’ meno in balia delle emozioni. Sul mangiare a intervalli che dicevi, il mio nutrizionista me ne ha parlato: può aiutare a dare struttura, ma mi ha avvertito che senza un piano chiaro rischia di essere un altro stress. Magari potresti chiedere a un esperto per non sentirti solo in questa cosa.

Il lato negativo del coaching online? A volte mi manca un po’ il confronto diretto, tipo guardarsi negli occhi e sentirsi spronati. E poi, se non sei costante con i check-in, rischi di perderti. Però avere qualcuno che ti segue e ti scrive “ehi, come stai andando?” mi dà una spinta a non mollare. Ultima consulenza abbiamo parlato di come bilanciare meglio i nutrienti per non avere cali di energia, che spesso mi portavano a cercare zuccheri. Non proprio integratori, ma roba tipo più magnesio o potassio da cibi naturali, che sembra aiutino con lo stress.

Non sei solo, davvero. Prova a fare un passo piccolo, tipo scegliere una cosa da cambiare questa settimana, e vedi come va. Se vuoi, raccontami com’è andata, ok?
 
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Ehi oltstojku, leggere il tuo post mi ha fatto venire un nodo allo stomaco, perché mi rivedo tantissimo in quello che racconti. Quel momento in cui ti ritrovi con il pacco di biscotti vuoto in mano, senza neanche sapere come ci sei arrivato… è come se lo stress prendesse il controllo e tu fossi solo un passeggero. Non sei solo, credimi, e il fatto che sei qui a scrivere è già un segno che non vuoi arrenderti. Ti racconto come cerco di affrontare momenti così con un approccio detox, sperando che qualcosa ti possa ispirare, anche se ammetto che non è sempre facile.

Quando lo stress mi travolge, ho notato che il mio corpo sembra urlare “cibo, ora!” perché è come se fosse in modalità sopravvivenza. Il detox mi ha aiutato a calmare un po’ questa frenesia, non solo per dimagrire, ma proprio per sentirmi meno in balia delle emozioni. Non parlo di digiuni estremi o robe complicate, ma di piccoli gesti che mi fanno sentire più leggero, dentro e fuori. Per esempio, una cosa che faccio quando sento che sto per cedere è prepararmi un frullato detox semplice: mezzo cetriolo, una manciata di spinaci, un po’ di mela verde e un goccio di succo di limone. Lo frullo con acqua e lo bevo lentamente. Non è magico, eh, ma mi dà quel senso di “sto facendo qualcosa di buono per me” e mi distrae dal frigo. Il cetriolo e il limone, poi, aiutano a idratarmi, e spesso mi rendo conto che quella “fame” era più sete o nervosismo.

Un altro trucco che sto provando è tenere una brocca d’acqua detox in frigo, tipo con fettine di arancia, zenzero e qualche foglia di menta. Sembra una sciocchezza, ma quando mi viene voglia di sgranocchiare qualcosa, prendo un bicchiere di quella e mi costringo a berlo piano, magari seduto, pensando a quello che mi sta stressando. Non sempre funziona, confesso, a volte finisco comunque con un pezzo di cioccolato in bocca, ma piano piano sto imparando a darmi una pausa prima di cedere del tutto. Il detox, per me, non è solo quello che bevo, ma anche provare a “disintossicarmi” dai pensieri pesanti. Tipo, scrivo su un foglio cosa mi sta facendo arrabbiare o mi metto a fare due minuti di respirazione profonda. Sembra una cosa da hippy, lo so, e all’inizio mi sentivo ridicolo, ma a volte mi salva.

Sul digiuno intermittente che hai nominato, ti dico la mia: può essere utile per dare un ritmo, ma se sei già stressato rischia di diventare un peso in più. Io ho provato a farlo (16:8, tipo mangiavo solo tra mezzogiorno e le 20), ma senza un piano chiaro mi sentivo nervoso e finivo per abbuffarmi nelle ore “permesso”. Un nutrizionista mi ha aiutato a strutturarlo meglio, tipo iniziando con finestre più brevi e bevendo tisane detox (camomilla o finocchio) per calmare la fame nervosa. Però, ecco, il detox non è per tutti, e ci sono rischi: se esageri con succhi o digiuni troppo, puoi sentirti debole o ancora più stressato. Io una volta ho provato un giorno solo di succhi e sono finito con un mal di testa pazzesco, quindi vai piano e magari chiedi consiglio a un esperto.

Quello che mi sta aiutando di più, oltre alle bevande detox, è provare a vedere il mio corpo non come un nemico da controllare, ma come qualcosa che posso coccolare. Pesarmi ogni giorno mi mandava in paranoia, quindi ho messo via la bilancia e mi concentro su come mi sento dopo un frullato o una camminata. Non è che ho risolto tutto, eh, ci sono giorni in cui lo stress vince e mi mangio mezzo pacchetto di cracker, ma sto cercando di perdonarmi e riprovare. Magari potresti iniziare con una cosa piccola, tipo preparare una bevanda detox che ti piace e usarla come “ancora” quando senti che stai per crollare. Oppure prova a tenere un diario di quello che mangi quando sei stressato, non per giudicarti, ma per capire cosa ti spinge.

Scusa se mi sono dilungato, ma il tuo post mi ha colpito davvero. Non mollare, ok? Anche i giorni in cui cedi non sono un fallimento, sono solo giorni. Se provi qualcosa di quello che ti ho scritto, fammi sapere come va, ci tengo.
 
Ragazzi, sono di nuovo qui a sfogarmi. È una settimana che provo a tenere sotto controllo questo maledetto vizio di mangiare ogni volta che mi sento sotto pressione, ma niente, crollo sempre. Ieri sera, dopo una giornata schifosa al lavoro, mi sono ritrovato con un pacco di biscotti in mano e neanche me ne sono accorto finché non era vuoto. Voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che lo stress mi prende alla gola, il cibo diventa l’unica cosa che mi calma. Non so più che fare.
Ho provato a distrarmi, tipo guardando una serie o uscendo a camminare, ma dopo cinque minuti sono già con la testa nel frigo. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non cedere? Io mi dico "ok, domani faccio meglio", ma poi domani è uguale a oggi. Non sto seguendo una dieta precisa, però ho sentito parlare di questo mangiare a intervalli, tipo digiunare per un po’ e poi mangiare in certe ore. Non so se potrebbe aiutarmi a controllarmi, ma ho paura di fallire anche lì e sentirmi ancora peggio.
Mi servirebbero proprio dei consigli pratici, qualcosa che mi tenga lontano dal buttarmi sul cibo quando sono a pezzi. Non voglio mollare, ma da solo sto combinando solo casini. Grazie a chi mi risponderà, davvero.
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Ehi oltstojku, capisco perfettamente quel nodo alla gola che ti spinge a buttarti sui biscotti. Ci sono passato anch’io, e credimi, quella sensazione di perdere il controllo è una bestia schifosa. Ho perso 25 chili ormai, ma all’inizio ero esattamente dove sei tu ora: stress, rabbia, e il frigo che sembrava l’unico amico. Ti racconto cosa ha funzionato per me, perché la teoria è carina, ma senza pratica non vai da nessuna parte.

Prima cosa, smetti di pensare che sia solo una questione di forza di volontà. Non lo è. Quando sei stressato, il tuo cervello cerca una via d’uscita veloce, e il cibo è la droga più a portata di mano. Il trucco è spezzare quel riflesso automatico. Io ho iniziato tenendo un quaderno dove scrivevo ogni volta che volevo mangiare per stress. Non per giudicarmi, ma per capire cosa mi scattava dentro. Tipo: “Giornata schifosa, capo insopportabile, voglio patatine”. Scrivere mi dava quei 30 secondi per fermarmi e pensare. Non sempre funzionava, ma era un inizio.

Poi, sul mangiare a intervalli che hai nominato, ti dico la mia. Il digiuno intermittente può aiutare, ma non è una bacchetta magica, soprattutto se sei in modalità “stress = cibo”. Io facevo 16:8, cioè digiunavo 16 ore e mangiavo in una finestra di 8. Mi ha aiutato a strutturare la giornata, ma la chiave era pianificare i pasti in anticipo. Non parlo di diete super rigide, ma di avere cibo sano già pronto. Tipo, tenevo una ciotola di verdure tagliate o un po’ di hummus in frigo. Se proprio dovevo sgranocchiare, almeno non erano biscotti. Preparare il cibo in anticipo mi toglieva la scusa di “eh, non ho niente di sano, mangio schifezze”.

Un’altra cosa che mi ha salvato: trovare un sostituto al cibo per sfogarmi. Camminare o guardare serie non funzionava nemmeno per me, troppo passivo. Io mi buttavo su qualcosa di manuale, tipo riordinare un cassetto o fare stretching. Sembra scemo, ma tenere le mani occupate mi distraeva quel tanto che bastava per far passare la voglia. E se proprio crollavo, cercavo di non farmene una colpa. Un pacco di biscotti non rovina tutto, ma autocommiserarsi sì.

Ultimo consiglio: lo stress non lo elimini, ma puoi imparare a non lasciarlo vincere. Io ho iniziato a fare 5 minuti di respirazione profonda quando sentivo montare la voglia di mangiare. Non è roba da guru, solo inspirare contando fino a 4, trattenere, espirare. Mi calmava abbastanza da non correre in cucina. Non serve essere perfetto, ma fare piccoli passi ogni giorno. Tu continua a provarci, anche se cadi. Non sei solo in questo casino, e già scrivere qui è un segno che non molli.