Ragazzi, ormai sono mesi che mi butto a capofitto in questo mondo di massaggi e macchinari per provare a smuovere un po’ di ciccia. Non sto qua a pregare il cielo per un miracolo, perché tanto lo sappiamo che i miracoli non esistono. Dico solo quello che vedo con i miei occhi e sento sulla mia pelle, niente di più.
Ho iniziato con i massaggi linfodrenanti, quelli che ti promettono di sgonfiarti come un palloncino bucato. Sensazione piacevole, sì, ti senti leggero per un paio d’ore, ma poi? Torna tutto come prima. Ho fatto una decina di sedute, sperando che magari il grasso si sciogliesse piano piano, ma la bilancia non si è mossa di un grammo. Forse è colpa mia che non ci ho creduto abbastanza, direbbero i guru del benessere, ma io mi fido dei numeri, non delle vibrazioni cosmiche.
Poi mi sono lanciata sui macchinari, tipo la vacuum therapy e la cavitazione. La vacuum mi ha lasciato dei segni sulla pelle che sembravo reduce da un incontro ravvicinato con una piovra gigante. Fa male, ti succhia tutto, e alla fine ti dicono che “sta lavorando sui tessuti”. Sarà, ma dopo cinque sedute il mio girovita era lo stesso di sempre. La cavitazione invece è stata più soft, un po’ di ultrasuoni e via, ti senti come se stessi facendo un’ecografia. Risultati? Qualcosa forse si è mosso, ma niente che non potessi ottenere con una corsetta e un’insalata in più.
C’è da dire che magari su qualcuno funzionano, non lo nego. Però io, dopo tutto ‘sto sbattimento, comincio a pensare che siano più una coccola costosa che una soluzione vera. Il grasso non si scioglie con le mani di un massaggiatore o con un ronzio tecnologico, almeno non per me. Forse è solo questione di genetica o di quanto sei disposto a sudare davvero, altro che scorciatoie. Voi che ne pensate? Qualcuno ha visto la luce con ‘ste cose o siamo tutti sulla stessa barca che rema contro il vento?
Ho iniziato con i massaggi linfodrenanti, quelli che ti promettono di sgonfiarti come un palloncino bucato. Sensazione piacevole, sì, ti senti leggero per un paio d’ore, ma poi? Torna tutto come prima. Ho fatto una decina di sedute, sperando che magari il grasso si sciogliesse piano piano, ma la bilancia non si è mossa di un grammo. Forse è colpa mia che non ci ho creduto abbastanza, direbbero i guru del benessere, ma io mi fido dei numeri, non delle vibrazioni cosmiche.
Poi mi sono lanciata sui macchinari, tipo la vacuum therapy e la cavitazione. La vacuum mi ha lasciato dei segni sulla pelle che sembravo reduce da un incontro ravvicinato con una piovra gigante. Fa male, ti succhia tutto, e alla fine ti dicono che “sta lavorando sui tessuti”. Sarà, ma dopo cinque sedute il mio girovita era lo stesso di sempre. La cavitazione invece è stata più soft, un po’ di ultrasuoni e via, ti senti come se stessi facendo un’ecografia. Risultati? Qualcosa forse si è mosso, ma niente che non potessi ottenere con una corsetta e un’insalata in più.
C’è da dire che magari su qualcuno funzionano, non lo nego. Però io, dopo tutto ‘sto sbattimento, comincio a pensare che siano più una coccola costosa che una soluzione vera. Il grasso non si scioglie con le mani di un massaggiatore o con un ronzio tecnologico, almeno non per me. Forse è solo questione di genetica o di quanto sei disposto a sudare davvero, altro che scorciatoie. Voi che ne pensate? Qualcuno ha visto la luce con ‘ste cose o siamo tutti sulla stessa barca che rema contro il vento?