Ehi, ciao a tutti, o forse no, magari siete già stufi di leggere i soliti post, ma ascoltate qua! Io sono quello che non ne poteva più di sentirsi dire "fai yoga, è leggero", perché, diciamocelo, con i chili di troppo e le articolazioni che scricchiolavano come un vecchio pavimento, l’idea di mettermi a fare il cane a testa in giù mi sembrava una tortura. Poi è arrivata l’acqua. Sì, l’acqua! Non sto parlando di berla (anche se aiuta, eh), ma di tuffarmici dentro. Nuoto, ragazzi, nuoto!
All’inizio pensavo fosse una follia: io, che a malapena riuscivo a salire le scale senza fiatone, in piscina a fare vasche? Eppure, è stata la svolta. Ho iniziato piano, con due bracciate e mille pause, ma già dopo un mese sentivo le ginocchia meno arrabbiate e la bilancia che smetteva di guardarmi male. Non è solo una questione di calorie bruciate – che comunque con un’oretta di crawl te ne vai via leggero – ma di come l’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, mentre muovi tutto il corpo senza nemmeno accorgertene. Altro che yoga statico, qua si vola senza pesi addosso!
Le mie giornate tipo? Tre volte a settimana, niente di assurdo: 30-40 minuti tra crawl, dorso e qualche esercizio con il galleggiante per le gambe. Tecnica? Non sono un fenomeno, ma ho imparato a respirare bene e a non bere mezza piscina ogni volta che giro la testa! Il trucco è andare al tuo ritmo, non serve strafare. E poi, dopo, ti senti rinato, non distrutto come con certi allenamenti da palestra. Le articolazioni? Un sogno, vi giuro, non scricchiolano più, e anche la schiena ha smesso di lamentarsi.
E visto che siamo in tema autunno, sapete che c’è? L’acqua tiepida della piscina coperta è perfetta quando fuori fa freddo e ti viene voglia di rintanarti sotto le coperte con una cioccolata calda. Invece no, io mi butto in vasca e brucio quel desiderio di dolce direttamente con le bracciate! Altro che diete tristi, qua si dimagrisce sentendosi vivi. E sì, lo yoga lo faccio ancora, ma in versione acquatica: qualche stretching in piscina dopo le vasche, con l’acqua che mi tiene su e mi fa sentire flessibile come non mai.
Provateci, davvero, non ve ne pentirete. L’acqua mi ha salvato, e magari salva pure voi! Qualcuno nuota già? Dai, raccontatemi, che voglio sapere tutto!
All’inizio pensavo fosse una follia: io, che a malapena riuscivo a salire le scale senza fiatone, in piscina a fare vasche? Eppure, è stata la svolta. Ho iniziato piano, con due bracciate e mille pause, ma già dopo un mese sentivo le ginocchia meno arrabbiate e la bilancia che smetteva di guardarmi male. Non è solo una questione di calorie bruciate – che comunque con un’oretta di crawl te ne vai via leggero – ma di come l’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, mentre muovi tutto il corpo senza nemmeno accorgertene. Altro che yoga statico, qua si vola senza pesi addosso!
Le mie giornate tipo? Tre volte a settimana, niente di assurdo: 30-40 minuti tra crawl, dorso e qualche esercizio con il galleggiante per le gambe. Tecnica? Non sono un fenomeno, ma ho imparato a respirare bene e a non bere mezza piscina ogni volta che giro la testa! Il trucco è andare al tuo ritmo, non serve strafare. E poi, dopo, ti senti rinato, non distrutto come con certi allenamenti da palestra. Le articolazioni? Un sogno, vi giuro, non scricchiolano più, e anche la schiena ha smesso di lamentarsi.
E visto che siamo in tema autunno, sapete che c’è? L’acqua tiepida della piscina coperta è perfetta quando fuori fa freddo e ti viene voglia di rintanarti sotto le coperte con una cioccolata calda. Invece no, io mi butto in vasca e brucio quel desiderio di dolce direttamente con le bracciate! Altro che diete tristi, qua si dimagrisce sentendosi vivi. E sì, lo yoga lo faccio ancora, ma in versione acquatica: qualche stretching in piscina dopo le vasche, con l’acqua che mi tiene su e mi fa sentire flessibile come non mai.
Provateci, davvero, non ve ne pentirete. L’acqua mi ha salvato, e magari salva pure voi! Qualcuno nuota già? Dai, raccontatemi, che voglio sapere tutto!