Paleo o niente: come sto perdendo peso senza schifezze moderne

il.valdo

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ehi, ciao! O forse un semplice "ehi" perché tanto siamo qui per parlare di cose vere, no? Ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Anch’io sto facendo il mio percorso, niente schifezze moderne, e ti capisco quando dici che il mondo là fuori sembra remare contro. Io sono nel bel mezzo del mio “100 giorni senza zucchero” e, credimi, all’inizio è stata dura. La ломка – scusa, ogni tanto mi scappa qualche parola strana – mi ha fatto impazzire: mal di testa, nervosismo, sognavo pure le caramelle! Ma dopo un paio di settimane? Una svolta pazzesca. Mi sento più sveglia, meno gonfia, e pure i sapori sono cambiati. Tipo, hai presente una carota cruda? Prima la snobbavo, ora mi sembra dolce da matti!

Il tuo pollo con zucchine e mandorle sembra una bomba, me lo segno per provarlo. Io oggi ho mangiato del salmone al forno con erbette e una montagna di spinaci saltati con olio d’oliva. Niente di complicato, ma ti giuro che dopo mi sento soddisfatta, non ho quel buco nello stomaco che urla “zucchero, dammi zucchero!”. Organizzarsi è la chiave, vero? Anch’io mi porto il pranzo ovunque, e quei distributori automatici li guardo come se fossero nemici pubblici.

Paleo o niente, sono d’accordo! Tornare alle origini ti fa capire quanto ci siamo complicati la vita con tutte ‘ste porcherie processate. E l’energia che ti dà… altro che caffè zuccherato! Continua così, sei un’ispirazione. E chi non ci crede, beh, che provi a stare senza zucchero per un mese e poi ne riparliamo!
 
Ehi, ciao! O magari un "salve dal viandante" perché sto scrivendo con una tazza di tè in mano, appena tornata da un viaggio! Il tuo post mi ha colpita, sai? Sono una che sta sempre in giro – treni, aerei, hotel – e ti capisco quando dici che il mondo là fuori sembra un campo minato di schifezze moderne. Anch’io ho detto basta a cereali, latticini e tutto quel cibo in scatola che ti lascia solo stanca e gonfia. Paleo o niente, proprio come dici tu, e sto scoprendo che si può fare ovunque, anche quando sei in movimento!

Il tuo pollo con zucchine e mandorle mi ha fatto venire l’acquolina, lo provo sicuro la prossima volta che ho una cucina a disposizione. Io ieri, per dire, ero in un hotel senza frigo né fornelli, ma me la sono cavata lo stesso: avevo con me una busta di noci miste e del tacchino affumicato – niente di processato, solo carne secca speziata che compro da un macellaio di fiducia. Poi ho trovato un mercato locale e ho preso un avocado maturo da mangiare al cucchiaio con un po’ di sale. Semplice, ma mi ha salvata dalla tentazione di cedere a un panino zeppo di roba strana.

Organizzarsi è tutto, hai ragione. Io mi porto sempre un kit di sopravvivenza paleo: mandorle, noci di macadamia, qualche striscia di carne essiccata e una bottiglietta di olio di cocco che uso pure per la pelle se serve! In viaggio è una lotta, coi menù dei ristoranti pieni di salse misteriose o patatine fritte ovunque, ma ormai ho imparato a chiedere “niente condimenti, solo griglia e verdure”. E se proprio non c’è niente di sano, tiro fuori il mio snack d’emergenza dalla borsa e via.

Il bello del paleo è che dopo un po’ non ti manca più quella robaccia. All’inizio anch’io avevo crisi da zucchero – tipo che vedevo biscotti ovunque nei miei sogni – ma ora? Una mela croccante mi sembra un dessert da re. E l’energia, mamma mia! Altro che barrette o caffè pieni di sciroppi: con una manciata di nocciole e un pezzo di pesce mi sento pronta a scalare una montagna. O almeno a fare una camminata veloce intorno all’hotel, che è il mio workout da viaggiatrice!

Grande Valdo, continua così! Mi piace il tuo spirito, e sono con te: paleo o niente, punto. Chi non ci crede, che si faccia un mese senza porcherie e poi vediamo se non cambia idea. Forza, siamo sulla strada giusta!
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ehi, ciao, o magari un saluto più crudo tipo “viva la carne e chi se ne frega”! Devo dirtelo, il tuo entusiasmo per il paleo mi piace, si sente che ci credi davvero. Pollo, zucchine, mandorle… sembra buono, eh, ma io ti dico una cosa: il vero segreto per me non è stato solo tagliare le schifezze moderne – che comunque hai ragione, sono ovunque e ti sabotano – ma passare al crudo. Sì, proprio così, raw al 100%, niente fornelli, solo natura pura.

Io ero come te all’inizio, stufa di gonfiarmi con cereali e latticini, e il paleo mi ha aperto gli occhi. Però poi ho scoperto il mondo del crudo e, credimi, è un altro livello. Ho perso peso, sì, tipo 8 chili in due mesi, e non è solo quello: mi sento viva, non appesantita. Niente scatolame, niente zucchero, ma anche niente cotture che ti tolgono metà dei nutrienti. Ad esempio, oggi mi sono fatta una “insalata” che spacca: zucchine grattugiate fini fini, un avocado bello maturo schiacciato sopra, semi di girasole e un po’ di succo di limone. Semplice, veloce, e ti giuro che non mi manca il pollo grigliato.

Capisco che adattarsi non è una passeggiata, hai ragione sul mondo là fuori che sembra contro di te. Ma col crudo è ancora più facile organizzarsi: niente padelle da lavare, prendi, tagli, mangi. Al lavoro? Stessa cosa, mi porto un contenitore con carote, sedano, qualche noce e un frutto, e i distributori automatici li guardo con un sorrisetto. All’inizio pensavo “ma come faccio senza cucinare?”, poi ho provato e il corpo si abitua, eccome. Ti senti leggera, sì, ma anche forte, come se tornassi davvero alle origini – più del paleo, perché i nostri antenati mica avevano il fuoco sempre acceso!

Non sto dicendo che il tuo pollo non va bene, eh, ognuno ha la sua strada. Però se vuoi spingerti oltre, prova a buttarti su qualcosa di crudo per un giorno o due. Magari ti sorprendi. Paleo o niente? Ok, ma per me è crudo o niente, e chi non ci prova non sa cosa si perde!
 
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Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ehi, ciao, o forse meglio un “rieccomi” detto a denti stretti. Leggo il tuo entusiasmo per il paleo e ti capisco, davvero, perché anch’io ci sono passata. Qualche anno fa ho fatto come te: via cereali, via latticini, via tutto quello che sa di moderno e processato. Pollo grigliato, verdure a non finire, olio di cocco che sembrava il mio nuovo migliore amico. E sai una cosa? Funzionava! Ho perso peso, mi sentivo leggera, pensavo di aver cracked the code, come dicono. Paleo o niente, giusto? Be’, non proprio.

La mia storia è questa: dopo mesi di disciplina ferrea, ho mollato. Non subito, eh, è stato un lento scivolone. Prima un “vabbè, un pezzetto di pane non mi ucciderà”, poi un caffè con latte perché “che sarà mai”, e alla fine mi sono ritrovata a fissare un pacco di biscotti al cioccolato come se fosse l’amore della mia vita. Risultato? Tutto il peso perso è tornato, con gli interessi. E non è solo il peso, è quella sensazione di fallimento che ti schiaccia, tipo “ma come ho fatto a ricascarci?”. Te lo racconto non per buttarti giù, ma perché magari qualcuno qui può imparare dal mio casino.

Il tuo pollo con zucchine e mandorle mi fa quasi invidia, sembra proprio buono. E hai ragione, organizzarsi è la chiave: io pure mi portavo il pranzo al lavoro, ma poi sai com’è, una giornata storta, un collega che offre una pizza, e addio buoni propositi. Il mondo là fuori è una giungla, come dici tu, e il paleo ti dà una bella armatura, ma se abbassi la guardia ti frega. Ora sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma è dura ripartire da zero. Tu come fai a non cedere? Tipo, hai qualche trucco per quando la voglia di schifezze ti prende alla gola? Perché io sto provando a tornare al paleo, ma dopo il mio “ritorno al futuro” con i chili di troppo, ho paura di non farcela di nuovo. Fammi sapere, magari mi dai uno spunto!
 
Ehi, ciao, o magari un bel “guarda chi si rivede” con un sorrisetto storto! Il tuo post sul paleo mi ha colpita, sai? Quel tuo “paleo o niente” detto così, con quel tono che non ammette repliche, mi ha fatto quasi paura, ma in senso buono! Si sente che ci credi, che hai trovato la tua strada con quel pollo speziato e le zucchine che sembrano usciti da un sogno primal. E ti invidio, davvero, perché io invece sono qui a ballare tra un passo avanti e due indietro, letteralmente.

Io sono quella che ha perso peso con i tacchi ai piedi e la musica a tutto volume. Niente diete ferree all’inizio, solo salsa, hip-hop e un po’ di balletto buttato lì per sentirmi elegante. Muovermi era la mia terapia: mettevo un ritmo e via, sudavo, ridevo, e i chili se ne andavano senza che me ne accorgessi. Da 75 kg sono scesa a 62 in un anno, senza contare calorie o rinunciare al mondo. Il movimento era il mio segreto, non una privazione. Tipo, invece di fissarmi su cosa NON mangiare, mi concentravo su quanto mi divertivo a saltare e girare. E funzionava, cavolo se funzionava! Anche un piatto di zucchine come il tuo lo rendevo una festa: lo mangiavo dopo una sessione di danza, e sembrava un premio, non un obbligo.

Ma ecco il dramma, perché c’è sempre un “ma”. La vita ti frega, no? Una volta che ho rallentato con le lezioni – un po’ per lavoro, un po’ per pigrizia – i chili hanno iniziato a tornare. Non subito, eh, subdoli, un etto qua, un etto là, fino a che lo specchio mi ha dato un pugno in faccia. E il paleo? Ci ho provato, ispirata da tipi come te. Ho grigliato, ho spadellato, ho snobbato i distributori automatici con aria superiore. Ma poi, bam, una sera uggiosa, un’amica con una torta, e addio armatura. È come se il mondo là fuori mi sfidasse: “Vuoi ballare o vuoi mangiare? Scegli, ma non puoi fare tutto”.

Ora sono in una specie di limbo. Il tuo post mi ha fatto ripensare a quei giorni in cui mi sentivo invincibile, con la musica nelle vene e il corpo che rispondeva. Ma anche al tuo pollo, che mi fa venir voglia di riprovarci, magari con un twist: cucinare paleo e poi ballarci sopra, che dici? Tu come tieni duro? Perché io, tra una piroetta e una tentazione, mi perdo. Tipo, hai mai un momento in cui dici “basta, mollo tutto e mi prendo un gelato”? O sei di ferro? Raccontami, perché sto cercando di rialzarmi, ma il ritmo giusto ancora non lo trovo. E se cado di nuovo, giuro, vengo a bussare alla tua porta con le mie scarpette da danza e un piatto di zucchine in mano!
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ehi, ciao, o magari no, chi se ne frega! Guarda, ti capisco, il paleo spacca davvero. Anch’io sto cercando di perdere peso, ma tra il budget da studente e il casino del dormitorio non è una passeggiata. Oggi mi sono fatto petto di pollo con un po’ di pepe e zucchine buttate in padella con olio di cocco, tutto a costo quasi zero. Niente palestra fighetta, mi alleno in camera con due bottiglie d’acqua come pesi. Funziona, sai? Basta schifezze e via, il corpo ringrazia!
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ehi, ciao, o magari solo un cenno con la mano, chi lo sa! Ti leggo e mi viene da sorridere, perché il tuo entusiasmo per il paleo mi scalda il cuore. Sono d’accordissimo con te: tornare alle origini, eliminare tutte quelle schifezze moderne piene di zucchero e additivi è una liberazione. Ti capisco bene quando dici che il mondo là fuori sembra remare contro, con quei distributori automatici che ti guardano storto mentre tiri fuori il tuo pranzo preparato con amore. Ma sai una cosa? Vale la pena resistere, e il tuo pollo con zucchine e mandorle ne è la prova: semplice, buono, e ti fa sentire bene senza rimpianti.

Io invece sono una fan sfegatata del mangiare separato, e ti assicuro che si sposa alla grande con lo spirito paleo. Anche per me niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate, ma aggiungo un tocco in più: divido i gruppi alimentari per aiutare il mio stomaco a fare pace con tutto. Tipo, ieri sera mi sono fatta una cena che era una poesia: prima una bella bistecca di manzo grigliata con erbette, solo proteine e un filo d’olio d’oliva, e poi, dopo un’oretta, una ciotola di verdure cotte – cavolo nero e carote – con un po’ di olio di cocco per dare quel gusto che ti coccola. Niente carboidrati pesanti o mischioni strani, così il corpo digerisce tutto senza fatica e mi sveglio leggera come una piuma.

Adoro il fatto che ti porti il pranzo al lavoro, è una mossa da vera guerriera! Io faccio lo stesso, e ti confesso che ogni tanto i colleghi mi guardano come se fossi un’aliena mentre tiro fuori i miei contenitori. Ma poi, quando mi vedono piena di energia senza crolli pomeridiani, qualcosa gli si accende in testa. Secondo me, il segreto sta proprio lì: organizzarsi e credere in quello che fai. Il mangiare separato mi aiuta a non sentirmi mai appesantita, e se ci metti ingredienti puri come quelli del paleo, è un matrimonio perfetto. Tipo, per la cena di stasera ho già in mente di fare del pesce al vapore – magari del merluzzo – con un po’ di limone, e a parte una bella insalata di rucola e avocado. Prima le proteine, poi i grassi con le verdure, e il gioco è fatto: niente gonfiore, niente sensi di colpa.

Ti ringrazio per aver condiviso la tua storia, mi dà una carica pazzesca! È bello sapere che c’è chi, come te, non si arrende e trova la sua strada. Paleo e mangiare separato possono andare a braccetto, e magari un giorno ti convincerò a provare una cena così, tutta ben divisa: ti giuro, è una soddisfazione che non ti aspetti. Continua così, sei un’ispirazione!
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa! Io sono qui per dire una cosa sola: il paleo è l’unica strada, punto. Basta con queste schifezze moderne, scatolame e robe piene di zucchero che ti fanno solo gonfiare. Da quando ho tagliato tutto – niente cereali, niente latticini, niente porcherie processate – sto finalmente perdendo peso. Non è una passeggiata, eh, perché il mondo là fuori sembra fatto apposta per farti mangiare male, ma io non mollo.
Oggi, per esempio, mi sono preparata un piatto che spacca: pollo alla griglia con spezie, un mucchio di zucchine saltate in padella con olio di cocco e una manciata di mandorle tostate. Roba semplice, ma ti riempie e non ti lascia con quella voglia di schifezze dopo. Adattare il paleo alla vita di tutti i giorni? Si può, basta organizzarsi. Io mi porto il pranzo al lavoro e ignoro i distributori automatici, che tanto sono pieni di robaccia.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggera e piena di energia. Altro che diete a base di barrette o conteggi di calorie! Qui si torna alle origini, e funziona. Chi non ci crede, provi e poi mi dica. Paleo o niente, non si discute!
Ragazzi, sono senza parole! Leggo il tuo post e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con una marcia in più, perché tu hai tirato fuori una grinta che mi ha proprio colpito. Il paleo è una bomba, hai ragione, e tagliare tutte quelle schifezze moderne è come liberarsi da una zavorra. Pollo alla griglia, zucchine con olio di cocco e mandorle? Mi hai fatto venire fame solo a leggerti, e non quella fame nervosa da snack zuccherati, ma una voglia sana di roba vera.

Io invece ti racconto come sto tenendo a bada la mia settimana con il trucco del "cheat meal". Sì, lo so, siamo su "Paleo o niente", ma ascolta qua: faccio sei giorni di paleo puro, niente cereali, niente latticini, solo carne, verdura e grassi buoni, tipo avocado o noci. Poi, il settimo giorno, mi concedo un pasto "di carico". Non è una scusa per abbuffarmi di porcherie, sia chiaro, ma magari un piatto di patate dolci al forno con un po’ di burro chiarificato o una porzione abbondante di frutta fresca. Roba che resta nello spirito paleo, ma mi dà quella botta psicologica per non crollare.

Sai che succede? Il metabolismo ringrazia, perché non si addormenta con la solita routine, e io mi sento meno "prigioniera" della dieta. È come un premio che mi tengo stretto, e mi aiuta a non fissarmi su quello che non posso mangiare. Tipo, al lavoro vedo i colleghi che si strafogano di biscotti dei distributori e io sto lì con la mia scatoletta di tonno e broccoli, serena. Certo, all’inizio mi guardavano strano, ma ora quasi mi invidiano, perché si vede che sto bene.

Tu dici che il corpo si abitua e ti senti leggera, ed è verissimo. Io aggiungo che quel cheat meal settimanale mi tiene anche la testa a posto, soprattutto quando la pressione sale – non quella del sangue, per carità, quella la tengo d’occhio con il paleo – ma lo stress di tutti i giorni. Tornare alle origini è la chiave, ma con un pizzico di strategia diventa ancora più sostenibile. Prova a pensarci: un giorno di "scarico" controllato potrebbe essere la ciliegina sulla torta per non mollare mai. Che ne dici?
 
Ehi, il tuo pollo con zucchine mi ha fatto quasi commuovere, sembra un raggio di sole in queste giornate grigie. Io sto tenendo duro col paleo, ma ammetto che a volte mi manca quel boost in più, sai? Non parlo di schifezze, ma di qualcosa che dia una spinta al corpo quando l’energia cala. Tipo, sto pensando di aggiungere qualche integratore naturale, magari per non sentirmi così spenta. Tu come fai nei momenti no? Il tuo entusiasmo mi tira su, ma certi giorni è proprio dura.