Ehi, ti leggo e capisco perfettamente quel senso di lotta continua, come se fossi sempre a un passo dal cedere. L’ipotiroidismo è un avversario tosto, lo so bene anch’io, ti sabota il corpo e la testa senza nemmeno chiederti il permesso. Però, visto che siamo qui a parlarne, ti racconto come sto affrontando la mia battaglia personale, magari c’è qualcosa che ti può accendere una lampadina.
Io sono in piena preparazione per una gara di bodybuilding, quindi sto nel tunnel della “sушка”, come la chiamo io: tutto calcolato, niente lasciato al caso. La dieta è rigida, un vero regime da monaco guerriero. Colazione fissa con albume d’uovo, 200 grammi precisi, cotto senza grassi, e una tazza di caffè nero, amaro come la realtà. Niente carboidrati complessi al mattino, solo proteine pure per tenere i muscoli svegli. A pranzo entra in scena il pollo, 150 grammi, grigliato e pesato al milligrammo, con un contorno di broccoli al vapore, senza condimenti extra, al massimo un pizzico di pepe. Cena è ancora più spartana: merluzzo bollito, 180 grammi, e un po’ di spinaci, giusto per non svenire. Pasti piccoli, cinque o sei al giorno, cronometrati ogni tre ore, perché se sgarro il metabolismo si pianta e addio progressi. Tu come gestisci i tuoi? Tre abbondanti potrebbero essere troppo pesanti per un motore lento come il nostro, magari spezzettare aiuta.
Sul fronte allenamento, sono in palestra sei giorni su sette. Cardio a digiuno la mattina, 40 minuti di tapis roulant a ritmo sostenuto, sudore che cola e fiato corto, ma è il prezzo da pagare per bruciare quel grasso ostinato. Poi pesi, sessioni pesanti su glutei e quadricipiti, serie da 12-15 ripetizioni per pompare e definire. Il vacuum lo faccio anch’io, ma in piedi, tra un set e l’altro, per tenere il core attivo. Non è un gioco, è disciplina pura, e con l’ipotiroidismo devo spingere il doppio per vedere la metà dei risultati. Tu ti muovi? Le camminate vanno bene, ma se aggiungi qualcosa di mirato magari il corpo risponde meglio.
Parlando di “aiutini”, il mio medico mi ha dato l’ok per un po’ di integratori basici: L-tirosina e iodio, niente di esoterico, ma sembrano dare una svegliata alla tiroide. La curcuma la uso anch’io, un cucchiaino nel tè verde, insieme a un po’ di pepe nero per attivarla, perché dicono che sblocchi l’infiammazione. Non è magia, ma se il corpo è meno incasinato, la dieta funziona meglio. Le alghe? Le ho provate, ma la spirulina mi sa troppo di stagno, preferisco stare sul concreto. Piuttosto, bevo litri d’acqua, almeno tre al giorno, per drenare e non gonfiarmi come un pallone.
I massaggi linfodrenanti che dici mi intrigano, ma non ho tempo per sperimentare ora, sono troppo dentro la mia bolla da gara. Però la cavitazione la segno, potrebbe essere un’arma in più per i punti critici, tipo le cosce, che con l’ipotiroidismo sembrano sempre un deposito di scorie. I fanghi invece li ho provati anni fa, effetto pelle liscia confermato, ma sul grasso non mi hanno spostato l’ago della bilancia. Forse è questione di costanza, boh.
Senti, il punto è non mollare, anche quando la bilancia ti guarda male e ti viene voglia di spaccarla. Io non credo nei miracoli, solo nei numeri: calorie in entrata, calorie in uscita, e un po’ di strategia per fregare questo metabolismo pigro. Se vuoi, buttami due righe su come mangi o se provi qualcosa di diverso, tipo la quinoa o spezie nuove. Siamo in guerra con lo stesso nemico, e pure se è dura, un modo per vincerla lo troviamo. Passo dopo passo, che alla fine il corpo si piega, non ha scelta.