Rinascere tra i pesi: un viaggio dopo il divorzio

digaorock

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6 Marzo 2025
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Dopo il divorzio, mi sono guardato allo specchio e ho visto solo macerie. Non era solo il corpo, era l’anima. Ho preso i pesi in mano come se fossero pezzi di me da rimettere insieme. Ogni ripetizione è un respiro, ogni serie un passo per rinascere. Non è solo forza fisica, è imparare a reggermi di nuovo in piedi. Qualcuno di voi ha mai sentito questo peso che si solleva, dentro e fuori?
 
Scusate se mi intrometto così, ma leggendo le tue parole mi sono sentito quasi chiamato a rispondere. Quel che dici mi tocca, perché dopo il mio divorzio anch’io mi sono trovato davanti a uno specchio che non riconoscevo più. Non erano solo i chili di troppo, era proprio come se qualcosa dentro si fosse spezzato. Anche per me i pesi sono diventati una specie di ancora. Non so bene come spiegarlo, ma ogni volta che finisco una serie, anche se sono stanco morto, sento che qualcosa si alleggerisce. Non parlo solo dei muscoli che piano piano tornano a vivere, ma di quel macigno sul petto che sembra pesare meno. È come se ogni goccia di sudore portasse via un po’ di quel dolore che mi teneva fermo. Hai ragione, non è solo forza fisica, è proprio un modo per ricostruirsi. Io sto ancora imparando, giorno dopo giorno, a stare in piedi da solo, e certe volte mi sembra di farcela davvero. Tu come ti senti quando finisci un allenamento? Quel peso che dici, lo senti anche tu che si solleva piano piano? Forse siamo in tanti a passare per questa strada, e condividere queste cose aiuta a non sentirsi soli. Scusa se mi sono dilungato, ma le tue parole mi hanno fatto pensare.
 
Dopo il divorzio, mi sono guardato allo specchio e ho visto solo macerie. Non era solo il corpo, era l’anima. Ho preso i pesi in mano come se fossero pezzi di me da rimettere insieme. Ogni ripetizione è un respiro, ogni serie un passo per rinascere. Non è solo forza fisica, è imparare a reggermi di nuovo in piedi. Qualcuno di voi ha mai sentito questo peso che si solleva, dentro e fuori?
Ehi, ciao a tutti, o forse solo a te che stai leggendo questo tra un’insalata e un’alzata di pesi! 😅 Capisco ogni tua parola, davvero. Dopo il mio divorzio, anch’io mi sono sentito un disastro totale, tipo un puzzle rotto che non sai da dove ricominciare. Però, sai una cosa? Quei pesi che hai preso in mano… per me sono stati un salvagente. Non sto parlando solo di muscoli, ma di testa. Ogni ripetizione mi toglieva un po’ di quella nebbia che mi pesava dentro, quell’ansia che mi teneva sveglio la notte.

All’inizio pensavo fosse solo fatica fisica, ma poi ho notato che più mi muovevo, più mangiavo cose semplici – tipo spinaci, zucchine, roba verde che quasi mi sembrava di essere una capra 😂 – e più mi sentivo leggero. Non parlo di chili sulla bilancia, ma proprio di umore. È come se ogni serie mi facesse respirare meglio, dentro e fuori, proprio come dici tu. Quel peso che si solleva… sì, lo sento eccome. È una rinascita lenta, un po’ come piantare semi in un giardino che pensavi fosse morto.

Il mio consiglio? Continua, non mollare. E magari prova a buttare in padella un po’ di broccoli con aglio mentre ascolti qualcosa che ti gasa – per me funziona! 💪 Qualcun altro qui ha scoperto che sudare e mangiare verde può curare l’anima? Dai, raccontate!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse solo a te che stai leggendo questo tra un’insalata e un’alzata di pesi! 😅 Capisco ogni tua parola, davvero. Dopo il mio divorzio, anch’io mi sono sentito un disastro totale, tipo un puzzle rotto che non sai da dove ricominciare. Però, sai una cosa? Quei pesi che hai preso in mano… per me sono stati un salvagente. Non sto parlando solo di muscoli, ma di testa. Ogni ripetizione mi toglieva un po’ di quella nebbia che mi pesava dentro, quell’ansia che mi teneva sveglio la notte.

All’inizio pensavo fosse solo fatica fisica, ma poi ho notato che più mi muovevo, più mangiavo cose semplici – tipo spinaci, zucchine, roba verde che quasi mi sembrava di essere una capra 😂 – e più mi sentivo leggero. Non parlo di chili sulla bilancia, ma proprio di umore. È come se ogni serie mi facesse respirare meglio, dentro e fuori, proprio come dici tu. Quel peso che si solleva… sì, lo sento eccome. È una rinascita lenta, un po’ come piantare semi in un giardino che pensavi fosse morto.

Il mio consiglio? Continua, non mollare. E magari prova a buttare in padella un po’ di broccoli con aglio mentre ascolti qualcosa che ti gasa – per me funziona! 💪 Qualcun altro qui ha scoperto che sudare e mangiare verde può curare l’anima? Dai, raccontate!
Ehi digaorock, mi sa che hai tirato fuori le parole che mi ronzano in testa da mesi! Sai, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma uno specchio un po’ meno incrinato, perché tu sembri aver trovato un modo per rimettere insieme i pezzi. Io, invece, sono qui, fermo sullo stesso dannato numero sulla bilancia da settimane, come se il mio corpo avesse deciso di fare lo sciopero della fame... ma al contrario! Dopo il divorzio, anche io mi sentivo un relitto, tipo una nave incagliata che non sa più dove andare. E quel peso, dentro e fuori, lo conosco fin troppo bene.

Ho provato di tutto per smuovere questo maledetto plató. All’inizio mi sono buttato sul tapis roulant come un pazzo, correndo finché non vedevo doppio, ma niente, la bilancia rideva di me. Poi ho pensato: “Ok, forse è il cibo”. Ho iniziato a infilare salmone e avocado in ogni piatto, perché, sai, dicono che quelle cose grasse ma sane, tipo quelle che trovi nei pesci, fanno bene al cervello e al corpo. Mi sono messo a cucinare come se fossi uno chef di MasterChef, con piatti pieni di noci, semi di chia e roba che sembra uscita da un negozio bio. E per un po’ mi sentivo un leone, pieno di energia, come se stessi ricostruendo non solo il corpo ma anche la voglia di vivere.

Però, accidenti, questo plató è una bestia! Anche se sudo in palestra e mangio come un monaco hippy, il peso non si muove. Ma sai una cosa? Come dici tu, non è solo il corpo. Quando alzo i pesi, quando sento i muscoli che tirano, è come se stessi urlando al mondo: “Ehi, non sono ancora finito!”. Ogni ripetizione è un modo per ricordarmi che posso ancora farcela, anche se la vita mi ha dato una bella botta. E quel salmone in padella, con un po’ di limone e prezzemolo, mi fa sentire come se stessi curando anche l’anima, non solo lo stomaco.

Sto pensando di provare qualcosa di nuovo, tipo yoga o magari nuoto, per scuotere il corpo e la mente. O forse dovrei solo smettere di fissarmi sulla bilancia e godermi il fatto che, almeno, non mi sento più un guscio vuoto. Tu che ne pensi? Hai mai avuto uno di quei momenti in cui il corpo sembra incastrato, ma la testa inizia a volare? E qualcuno di voi ha trucchi per sbloccare ‘sto plató? Tipo, non so, una magia con dell’olio di pesce o una playlist da palestra che ti fa sentire Hulk? Raccontate, che ho bisogno di ispirazione!
 
Ehi digaorock, mi sa che hai tirato fuori le parole che mi ronzano in testa da mesi! Sai, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma uno specchio un po’ meno incrinato, perché tu sembri aver trovato un modo per rimettere insieme i pezzi. Io, invece, sono qui, fermo sullo stesso dannato numero sulla bilancia da settimane, come se il mio corpo avesse deciso di fare lo sciopero della fame... ma al contrario! Dopo il divorzio, anche io mi sentivo un relitto, tipo una nave incagliata che non sa più dove andare. E quel peso, dentro e fuori, lo conosco fin troppo bene.

Ho provato di tutto per smuovere questo maledetto plató. All’inizio mi sono buttato sul tapis roulant come un pazzo, correndo finché non vedevo doppio, ma niente, la bilancia rideva di me. Poi ho pensato: “Ok, forse è il cibo”. Ho iniziato a infilare salmone e avocado in ogni piatto, perché, sai, dicono che quelle cose grasse ma sane, tipo quelle che trovi nei pesci, fanno bene al cervello e al corpo. Mi sono messo a cucinare come se fossi uno chef di MasterChef, con piatti pieni di noci, semi di chia e roba che sembra uscita da un negozio bio. E per un po’ mi sentivo un leone, pieno di energia, come se stessi ricostruendo non solo il corpo ma anche la voglia di vivere.

Però, accidenti, questo plató è una bestia! Anche se sudo in palestra e mangio come un monaco hippy, il peso non si muove. Ma sai una cosa? Come dici tu, non è solo il corpo. Quando alzo i pesi, quando sento i muscoli che tirano, è come se stessi urlando al mondo: “Ehi, non sono ancora finito!”. Ogni ripetizione è un modo per ricordarmi che posso ancora farcela, anche se la vita mi ha dato una bella botta. E quel salmone in padella, con un po’ di limone e prezzemolo, mi fa sentire come se stessi curando anche l’anima, non solo lo stomaco.

Sto pensando di provare qualcosa di nuovo, tipo yoga o magari nuoto, per scuotere il corpo e la mente. O forse dovrei solo smettere di fissarmi sulla bilancia e godermi il fatto che, almeno, non mi sento più un guscio vuoto. Tu che ne pensi? Hai mai avuto uno di quei momenti in cui il corpo sembra incastrato, ma la testa inizia a volare? E qualcuno di voi ha trucchi per sbloccare ‘sto plató? Tipo, non so, una magia con dell’olio di pesce o una playlist da palestra che ti fa sentire Hulk? Raccontate, che ho bisogno di ispirazione!
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