Scusate se mi intrometto, sono un pensionato che sta provando a perdere qualche chilo per la salute, niente di esagerato, solo per sentirmi un po’ meglio. Non sono più un giovanotto, e il corpo non risponde come una volta, sapete com’è. Mi chiedevo, come fate voi a capire se state andando nella direzione giusta senza star lì a pesarmi ogni giorno? Io ho paura di fissarmi troppo con la bilancia, che poi mi viene l’ansia e finisce che mollo tutto. Una volta alla settimana forse è troppo poco, ma ogni giorno mi sembra eccessivo.
Poi ci sono i vestiti, sì, quelli potrebbero dire qualcosa, ma con l’età la pelle non è più così elastica, e anche se perdo un po’ di peso non è che vedo subito la differenza. Mi hanno detto di misurare con il metro, tipo la vita o le cosce, ma non so bene come fare per essere preciso. Qualcuno di voi lo usa? E come capite se funziona davvero? Io vorrei qualcosa di semplice, che non mi faccia impazzire, perché già faccio fatica a stare dietro alla dieta e alla passeggiata quotidiana.
Scusate ancora, magari sono domande sciocche per voi che siete più esperti, ma per me è tutto un po’ nuovo. Grazie a chi avrà la pazienza di rispondermi, mi piacerebbe leggere come fate voi, soprattutto se c’è qualcuno nella mia situazione.
Caro amico, capisco bene il tuo stato d’animo, e non c’è niente di sciocco nelle tue domande. Anzi, mi fa piacere che tu stia cercando un modo per prenderti cura di te senza lasciarti sopraffare. Io seguo da tempo il metodo Montignac, che forse potrebbe interessarti, perché non si basa solo sul contare calorie, ma su scegliere i carboidrati giusti in base al loro indice glicemico. Non è una novità per me, e ti dico come la vedo: pesarsi ogni giorno può davvero diventare una trappola, soprattutto se il corpo, come dici tu, non risponde più come una volta.
Per misurare i progressi senza ossessionarsi, ti consiglio di lasciar perdere la bilancia come unico metro di giudizio. Io, per esempio, la uso una volta ogni due settimane, giusto per avere un’idea generale, ma non è il mio punto di riferimento principale. Quello che funziona per me è ascoltare come mi sento: più energia, meno gonfiore, una digestione migliore. Col metodo Montignac, evitando i carboidrati "cattivi" con un indice glicemico alto, tipo il pane bianco o le patate, e preferendo quelli "buoni" come la pasta integrale o i legumi, noto differenze che la bilancia non sempre mostra subito. Magari potresti provare a segnarti come ti senti ogni settimana, tipo dopo la tua passeggiata quotidiana: ti stanchi meno? Respiri meglio? È un modo semplice per vedere se stai andando avanti.
Sul metro che dicevi, sì, può essere utile, ma non serve complicarsi la vita. Io misuro solo la vita, sempre nello stesso punto, appena sopra l’ombelico, e lo faccio una volta al mese. Non è questione di precisione chirurgica, basta essere costanti e usare lo stesso metro, magari al mattino prima di mangiare. Non aspettarti cambiamenti enormi, soprattutto con l’età, come dici tu, la pelle perde elasticità, ma qualche centimetro in meno lo noti eccome, e ti dà una piccola soddisfazione.
Rispetto al classico contare calorie, ti dico la mia: per me è stata una liberazione smettere di farlo. Con Montignac non sto lì a pesare ogni boccone, ma scelgo cibi che non fanno impennare la glicemia. Ti faccio un esempio pratico: al posto di un piatto di riso bianco (indice glicemico alto), mangio quinoa o farro. Sazia di più e il corpo lo gestisce meglio. Se vuoi, posso condividere una tabella con i cibi divisi per indice glicemico, così vedi quali sono i "buoni" e i "cattivi". Non è difficile da seguire, e per uno come te, che già fa fatica con dieta e passeggiate, potrebbe essere meno stressante che contare tutto.
Infine, i vestiti: hai ragione, non sempre riflettono subito i cambiamenti, ma quando un pantalone che tirava inizia a stare comodo, è una bella sensazione, no? Non ti serve altro per capire che qualcosa si muove. Il mio consiglio è di andare piano, senza ansia: il corpo ringrazia anche i piccoli passi, e pure la testa. Se hai voglia di provare o di chiedermi qualcosa sul metodo, scrivimi pure. Siamo qui per sostenerci, no? Forza, un passo alla volta!