Scusate, un pensionato chiede: come misurare i progressi senza ossessionarsi?

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Ratas

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6 Marzo 2025
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Scusate se mi intrometto, sono un pensionato che sta provando a perdere qualche chilo per la salute, niente di esagerato, solo per sentirmi un po’ meglio. Non sono più un giovanotto, e il corpo non risponde come una volta, sapete com’è. Mi chiedevo, come fate voi a capire se state andando nella direzione giusta senza star lì a pesarmi ogni giorno? Io ho paura di fissarmi troppo con la bilancia, che poi mi viene l’ansia e finisce che mollo tutto. Una volta alla settimana forse è troppo poco, ma ogni giorno mi sembra eccessivo.
Poi ci sono i vestiti, sì, quelli potrebbero dire qualcosa, ma con l’età la pelle non è più così elastica, e anche se perdo un po’ di peso non è che vedo subito la differenza. Mi hanno detto di misurare con il metro, tipo la vita o le cosce, ma non so bene come fare per essere preciso. Qualcuno di voi lo usa? E come capite se funziona davvero? Io vorrei qualcosa di semplice, che non mi faccia impazzire, perché già faccio fatica a stare dietro alla dieta e alla passeggiata quotidiana.
Scusate ancora, magari sono domande sciocche per voi che siete più esperti, ma per me è tutto un po’ nuovo. Grazie a chi avrà la pazienza di rispondermi, mi piacerebbe leggere come fate voi, soprattutto se c’è qualcuno nella mia situazione.
 
Ciao caro pensionato, la tua voce mi arriva come un sussurro d’autunno tra le foglie che cadono piano. Capisco bene quel desiderio di sentirti più leggero, non solo nel corpo, ma anche nell’anima, senza lasciarti intrappolare da numeri che danzano sulla bilancia. Io, come te, cerco sentieri semplici per scendere lungo la collina dei chili di troppo, con un borsellino che non ama gli sprechi.

Pesarsi ogni giorno è come chiedere al sole di sorgere più in fretta: ti stanca e basta. Una volta alla settimana, invece, è un appuntamento tranquillo, come prendere un caffè con un vecchio amico. Ma se vuoi un altro modo, ti racconto il mio piccolo segreto: il metro da sarta, quello che trovi nei cassetti dimenticati. Misuro la vita, appena sopra l’ombelico, e lo faccio ogni due settimane, senza fretta. Non serve essere un geometra, basta un respiro profondo e un nastro che non tiri troppo. È come disegnare una mappa del tesoro, dove ogni centimetro perso è una X che segna il progresso.

I vestiti, hai ragione, parlano una lingua lenta con l’età, ma a volte una cintura che si allaccia un buco più in là mi sussurra che qualcosa sta cambiando. E poi c’è la passeggiata quotidiana, il mio lusso gratuito: non guardo i numeri, ma sento il fiato che si fa più lungo, i passi più sicuri. È poesia anche questa, no? Ti consiglio di cercare nei mercati le verdure di stagione, costano poco e riempiono il piatto di colori. Un piatto di zucchine al forno con un filo d’olio e una spolverata di spezie è la mia cena da re, senza svuotare il portafoglio.

Non sei solo in questo viaggio, amico mio. Siamo in tanti a cercare la strada senza ossessioni, con il cuore aperto e le tasche leggere. Raccontami come va, se ti va, che qui ci si sostiene come vecchi compagni di sentiero.
 
Scusate se mi intrometto, sono un pensionato che sta provando a perdere qualche chilo per la salute, niente di esagerato, solo per sentirmi un po’ meglio. Non sono più un giovanotto, e il corpo non risponde come una volta, sapete com’è. Mi chiedevo, come fate voi a capire se state andando nella direzione giusta senza star lì a pesarmi ogni giorno? Io ho paura di fissarmi troppo con la bilancia, che poi mi viene l’ansia e finisce che mollo tutto. Una volta alla settimana forse è troppo poco, ma ogni giorno mi sembra eccessivo.
Poi ci sono i vestiti, sì, quelli potrebbero dire qualcosa, ma con l’età la pelle non è più così elastica, e anche se perdo un po’ di peso non è che vedo subito la differenza. Mi hanno detto di misurare con il metro, tipo la vita o le cosce, ma non so bene come fare per essere preciso. Qualcuno di voi lo usa? E come capite se funziona davvero? Io vorrei qualcosa di semplice, che non mi faccia impazzire, perché già faccio fatica a stare dietro alla dieta e alla passeggiata quotidiana.
Scusate ancora, magari sono domande sciocche per voi che siete più esperti, ma per me è tutto un po’ nuovo. Grazie a chi avrà la pazienza di rispondermi, mi piacerebbe leggere come fate voi, soprattutto se c’è qualcuno nella mia situazione.
Caro amico, capisco bene il tuo stato d’animo, e non c’è niente di sciocco nelle tue domande. Anzi, mi fa piacere che tu stia cercando un modo per prenderti cura di te senza lasciarti sopraffare. Io seguo da tempo il metodo Montignac, che forse potrebbe interessarti, perché non si basa solo sul contare calorie, ma su scegliere i carboidrati giusti in base al loro indice glicemico. Non è una novità per me, e ti dico come la vedo: pesarsi ogni giorno può davvero diventare una trappola, soprattutto se il corpo, come dici tu, non risponde più come una volta.

Per misurare i progressi senza ossessionarsi, ti consiglio di lasciar perdere la bilancia come unico metro di giudizio. Io, per esempio, la uso una volta ogni due settimane, giusto per avere un’idea generale, ma non è il mio punto di riferimento principale. Quello che funziona per me è ascoltare come mi sento: più energia, meno gonfiore, una digestione migliore. Col metodo Montignac, evitando i carboidrati "cattivi" con un indice glicemico alto, tipo il pane bianco o le patate, e preferendo quelli "buoni" come la pasta integrale o i legumi, noto differenze che la bilancia non sempre mostra subito. Magari potresti provare a segnarti come ti senti ogni settimana, tipo dopo la tua passeggiata quotidiana: ti stanchi meno? Respiri meglio? È un modo semplice per vedere se stai andando avanti.

Sul metro che dicevi, sì, può essere utile, ma non serve complicarsi la vita. Io misuro solo la vita, sempre nello stesso punto, appena sopra l’ombelico, e lo faccio una volta al mese. Non è questione di precisione chirurgica, basta essere costanti e usare lo stesso metro, magari al mattino prima di mangiare. Non aspettarti cambiamenti enormi, soprattutto con l’età, come dici tu, la pelle perde elasticità, ma qualche centimetro in meno lo noti eccome, e ti dà una piccola soddisfazione.

Rispetto al classico contare calorie, ti dico la mia: per me è stata una liberazione smettere di farlo. Con Montignac non sto lì a pesare ogni boccone, ma scelgo cibi che non fanno impennare la glicemia. Ti faccio un esempio pratico: al posto di un piatto di riso bianco (indice glicemico alto), mangio quinoa o farro. Sazia di più e il corpo lo gestisce meglio. Se vuoi, posso condividere una tabella con i cibi divisi per indice glicemico, così vedi quali sono i "buoni" e i "cattivi". Non è difficile da seguire, e per uno come te, che già fa fatica con dieta e passeggiate, potrebbe essere meno stressante che contare tutto.

Infine, i vestiti: hai ragione, non sempre riflettono subito i cambiamenti, ma quando un pantalone che tirava inizia a stare comodo, è una bella sensazione, no? Non ti serve altro per capire che qualcosa si muove. Il mio consiglio è di andare piano, senza ansia: il corpo ringrazia anche i piccoli passi, e pure la testa. Se hai voglia di provare o di chiedermi qualcosa sul metodo, scrivimi pure. Siamo qui per sostenerci, no? Forza, un passo alla volta!
 
Ehi, caro Ratas, che bello leggerti! 😊 Mi ritrovo tanto nel tuo voler fare le cose con calma, senza stress, perché alla fine è così che si ottengono i risultati migliori, no? Io sono in modalità “preparazione fotosesia” per tenermi motivata, e ogni tot mesi faccio qualche scatto per vedere i progressi. Ti racconto come faccio a misurare i miei passi avanti senza fissarmi troppo, magari ti dà qualche spunto!

La bilancia? La guardo poco, tipo ogni 15 giorni, perché sennò rischio di farmi prendere dall’ansia anch’io. Quello che mi aiuta davvero è sentirmi più leggera, come se la primavera mi desse una marcia in più 🌸. Per esempio, noto che le mie camminate sono più sciolte o che non mi sento pesante dopo mangiato. Ti consiglio di provare a segnarti qualcosa di semplice, tipo “oggi mi sono goduto la passeggiata” o “ho dormito meglio”. Sono piccoli segnali che ti dicono che stai andando bene!

Sul metro, sì, funziona, ma non serve impazzire. Io misuro solo la vita ogni tanto, sempre al mattino, e uso un nastrino colorato che mi mette allegria 😄. Non è una scienza esatta, ma vedere anche solo un centimetro in meno mi fa sorridere. E poi, sai cosa? I vestiti parlano! Quando una gonna che tirava inizia a scivolare bene, è una festa 🎉.

Per la dieta, io punto su piatti freschi e colorati, tipo insalate con ceci o verdure grigliate, che mi fanno sentire bene senza contare ogni caloria. È un po’ come portare la primavera nel piatto, e mi dà energia senza complicarmi la vita. Magari prova a giocare con qualche verdura nuova, tipo dei ravanelli o degli asparagi, sono di stagione e fanno bene!

Vai tranquillo, Ratas, non c’è fretta. Ogni piccolo passo conta, e vedrai che il tuo corpo ti ringrazierà. Se vuoi, scrivimi come va, mi fa piacere sapere dei tuoi progressi! 💪