Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti. Sono qui a sudare come un maiale da quando mi sono trasferito in questo posto infernale. Il caldo è una schifezza totale, ti ammazza la voglia di vivere, figuriamoci di allenarti o mangiare decentemente. Prima stavo in un posto fresco, ora sembra di vivere dentro un forno acceso 24 ore su 24. La mia dieta è andata a farsi benedire all’inizio, perché chi ha voglia di cucinare con 40 gradi all’ombra? Mangiavo schifezze, tipo gelati e roba pronta, ma poi ho capito che stavo solo peggiorando tutto: gonfio, stanco e con zero energia.
Adesso mi sono rotto e ho deciso di adattarmi, anche se è un casino. Per mangiare, ho detto addio ai piatti pesanti. Basta pasta al ragù o robe che ti fanno sentire un mattone nello stomaco. Ora punto su insalate, ma non quelle tristi con due foglie mosce: ci butto dentro tonno, ceci, pomodori, olive, roba che riempie e non mi fa morire di fame. Frutta a quintali, soprattutto anguria e melone, perché almeno mi idrato mentre sudo come una fontana. La mattina mi sparo un frullato con proteine in polvere, perché il latte qui diventa acido in due secondi e non mi fido. Ho pure iniziato a comprare pesce fresco, lo cuocio veloce e via, non sto ore ai fornelli.
Per gli allenamenti, ho mollato l’idea di fare cose lunghe e complicate. Con questo caldo, dopo 10 minuti sei finito. Mi alleno presto, tipo alle 6, quando il sole non ti frigge ancora il cervello. Faccio circuiti corti, pesi leggeri e qualche scatto, roba che mi tiene sveglio il metabolismo senza farmi collassare. Se proprio non ce la faccio, sposto tutto al chiuso con l’aria condizionata, ma non è la stessa cosa. L’umidità ti attacca i vestiti addosso, sembra di nuotare nell’aria. Bevo litri d’acqua, ma non basta mai, mi sento sempre secco.
Il peggio è la testa: questo clima ti sfianca, ti fa venir voglia di mollare tutto e startene sdraiato a imprecare. Ma non cedo, perché non voglio tornare indietro e ritrovarmi con 10 chili in più. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire in posti del genere? Perché io sto improvvisando e non sempre funziona. Rispondete, dai, che qua da solo è una guerra.
Adesso mi sono rotto e ho deciso di adattarmi, anche se è un casino. Per mangiare, ho detto addio ai piatti pesanti. Basta pasta al ragù o robe che ti fanno sentire un mattone nello stomaco. Ora punto su insalate, ma non quelle tristi con due foglie mosce: ci butto dentro tonno, ceci, pomodori, olive, roba che riempie e non mi fa morire di fame. Frutta a quintali, soprattutto anguria e melone, perché almeno mi idrato mentre sudo come una fontana. La mattina mi sparo un frullato con proteine in polvere, perché il latte qui diventa acido in due secondi e non mi fido. Ho pure iniziato a comprare pesce fresco, lo cuocio veloce e via, non sto ore ai fornelli.
Per gli allenamenti, ho mollato l’idea di fare cose lunghe e complicate. Con questo caldo, dopo 10 minuti sei finito. Mi alleno presto, tipo alle 6, quando il sole non ti frigge ancora il cervello. Faccio circuiti corti, pesi leggeri e qualche scatto, roba che mi tiene sveglio il metabolismo senza farmi collassare. Se proprio non ce la faccio, sposto tutto al chiuso con l’aria condizionata, ma non è la stessa cosa. L’umidità ti attacca i vestiti addosso, sembra di nuotare nell’aria. Bevo litri d’acqua, ma non basta mai, mi sento sempre secco.
Il peggio è la testa: questo clima ti sfianca, ti fa venir voglia di mollare tutto e startene sdraiato a imprecare. Ma non cedo, perché non voglio tornare indietro e ritrovarmi con 10 chili in più. Qualcuno di voi ha trucchi per non morire in posti del genere? Perché io sto improvvisando e non sempre funziona. Rispondete, dai, che qua da solo è una guerra.