Un altro giorno grigio, ma i miei esercizi a casa mi tengono a galla

  • Autore discussione Autore discussione ixs
  • Data d'inizio Data d'inizio

ixs

Membro
6 Marzo 2025
81
10
8
Ragazzi, oggi è un’altra giornata grigia, di quelle che ti fanno venir voglia di restare sotto le coperte e dimenticare il mondo. Il cielo fuori è pesante, e a volte mi sembra che anche il mio umore lo segua a ruota. Però sapete una cosa? Mi sono alzata lo stesso. Non perché sono un’eroina o chissà cosa, ma perché so che quei venti minuti di esercizi a casa possono tirarmi fuori dal buco. Non serve molto, davvero. Basta un tappetino, o anche solo il pavimento del salotto, e un po’ di musica per non pensare troppo.
Stamattina ho fatto i soliti squat, lenti, sentendo i muscoli che si svegliano quasi controvoglia. Poi qualche plank, che all’inizio odiavo, ma ora mi danno quella sensazione di forza che mi manca nei giorni così. Non è una magia, non è che di colpo il sole spunta tra le nuvole, però mi sento meno schiacciata. È come se muovendomi, anche solo tra le quattro mura di casa, riuscissi a scrollarmi di dosso un po’ di quella nebbia che mi porto dentro.
Quando ho iniziato a fare queste cose, pesavo troppo e mi sentivo un disastro. Non avevo un euro per la palestra, né la voglia di uscire e farmi vedere da qualcuno. Ma poi ho provato, un passo alla volta. Saltelli sul posto, flessioni appoggiandomi al muro perché non ce la facevo a farle per terra, e pure qualche stretching scoordinato che sembrava più un balletto mal riuscito. Col tempo è andata meglio. I chili sono scesi, non di botto, ma piano piano, e io ho smesso di sentirmi un peso, in tutti i sensi.
Non vi sto dicendo che risolverà tutto, eh. Oggi sono ancora qui, con la pioggia che batte sui vetri e la testa che ogni tanto va per conto suo. Ma quei movimenti semplici, quelli che puoi fare pure in pigiama senza bisogno di niente di speciale, mi tengono a galla. Se vi va, provateci. Non serve strafare, basta iniziare con poco. Magari domani il grigio sarà ancora lì, ma almeno avrete qualcosa che vi fa respirare un po’ più leggero.
 
  • Mi piace
Reazioni: Pro_Patria
Ragazzi, oggi è un’altra giornata grigia, di quelle che ti fanno venir voglia di restare sotto le coperte e dimenticare il mondo. Il cielo fuori è pesante, e a volte mi sembra che anche il mio umore lo segua a ruota. Però sapete una cosa? Mi sono alzata lo stesso. Non perché sono un’eroina o chissà cosa, ma perché so che quei venti minuti di esercizi a casa possono tirarmi fuori dal buco. Non serve molto, davvero. Basta un tappetino, o anche solo il pavimento del salotto, e un po’ di musica per non pensare troppo.
Stamattina ho fatto i soliti squat, lenti, sentendo i muscoli che si svegliano quasi controvoglia. Poi qualche plank, che all’inizio odiavo, ma ora mi danno quella sensazione di forza che mi manca nei giorni così. Non è una magia, non è che di colpo il sole spunta tra le nuvole, però mi sento meno schiacciata. È come se muovendomi, anche solo tra le quattro mura di casa, riuscissi a scrollarmi di dosso un po’ di quella nebbia che mi porto dentro.
Quando ho iniziato a fare queste cose, pesavo troppo e mi sentivo un disastro. Non avevo un euro per la palestra, né la voglia di uscire e farmi vedere da qualcuno. Ma poi ho provato, un passo alla volta. Saltelli sul posto, flessioni appoggiandomi al muro perché non ce la facevo a farle per terra, e pure qualche stretching scoordinato che sembrava più un balletto mal riuscito. Col tempo è andata meglio. I chili sono scesi, non di botto, ma piano piano, e io ho smesso di sentirmi un peso, in tutti i sensi.
Non vi sto dicendo che risolverà tutto, eh. Oggi sono ancora qui, con la pioggia che batte sui vetri e la testa che ogni tanto va per conto suo. Ma quei movimenti semplici, quelli che puoi fare pure in pigiama senza bisogno di niente di speciale, mi tengono a galla. Se vi va, provateci. Non serve strafare, basta iniziare con poco. Magari domani il grigio sarà ancora lì, ma almeno avrete qualcosa che vi fa respirare un po’ più leggero.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di grigio che ti avvolge, sai? Quelle giornate in cui il cielo sembra quasi un prolungamento di quello che ti senti dentro. Però, devo dirtelo, leggendo quello che hai scritto mi sono rivista un sacco. Anche io, come te, ho avuto i miei giorni no, quelli in cui pure alzarmi dal letto sembrava una montagna da scalare. E hai ragione, non serve essere eroi. A volte basta quel tappetino steso per terra, o anche solo un angolo di casa, per cambiare un po’ le carte in tavola.

Io sono una che le ha provate tutte, lo ammetto. Diete assurde, digiuni che mi lasciavano più nervosa che magra, allenamenti pesanti che mi facevano solo odiare lo specchio ancora di più. Ma sai qual è stata la svolta? Proprio quello che dici tu: iniziare piano, senza troppe pretese. Tipo i tuoi squat lenti o i plank che all’inizio sembrano una tortura e poi, non so come, ti fanno sentire che hai ancora un po’ di controllo. Una volta ho deciso di fare un esperimento: niente palestra, niente attrezzi, solo corpo libero in casa per un mese. Venti minuti al giorno, più o meno, come te. All’inizio ero scettica, mi dicevo “ma cosa vuoi che cambi con quattro saltelli?”. Invece, sorpresa: non solo ho perso qualche chilo, ma mi sono accorta che la testa seguiva il corpo. Non era più solo questione di peso, ma di sentirmi meno incastrata.

Rispetto a te, forse io ho puntato anche su un po’ di varietà per non annoiarmi. Tipo, un giorno facevo squat e affondi, un altro provavo quei video di cardio leggero che trovi gratis online, un altro ancora mi buttavo sullo stretching per sciogliere quella tensione che mi portavo dietro dalla giornata. Non sempre avevo la forza di volontà, eh, c’erano mattine in cui mi trascinavo e basta. Però, col tempo, ho notato che quei venti minuti erano diventati una specie di ancora. Non risolvono il grigio fuori, come dici tu, ma almeno non ti lasciano affondare del tutto.

La cosa bella di questo approccio è che non ti serve niente di speciale. Io, per dire, all’inizio usavo una sedia per appoggiarmi durante gli esercizi, perché le ginocchia non reggevano. E i risultati? Lenti, certo, ma costanti. Non parlo solo di chili in meno, ma di come ti guardi allo specchio dopo un po’. Non sei più solo quel “peso” di cui parlavi, ma una che ce la sta facendo, a modo suo. E poi, diciamocelo, farlo in pigiama è un lusso che la palestra non ti dà mai.

Ti do un consiglio da sperimentatrice seriale: prova a cambiare un po’ la sequenza ogni tanto, giusto per non cadere nella monotonia. Magari un giorno aggiungi qualche saltello, un altro ti concentri solo sul respiro mentre fai stretching. Non serve strafare, come dici tu, ma quel pizzico di novità può tenere accesa la voglia. E se il grigio resta, beh, almeno hai qualcosa di tuo che ti ricorda che non sei solo spettatrice di queste giornate. Forza, continua così, che stai andando alla grande!
 
Ragazzi, oggi è un’altra giornata grigia, di quelle che ti fanno venir voglia di restare sotto le coperte e dimenticare il mondo. Il cielo fuori è pesante, e a volte mi sembra che anche il mio umore lo segua a ruota. Però sapete una cosa? Mi sono alzata lo stesso. Non perché sono un’eroina o chissà cosa, ma perché so che quei venti minuti di esercizi a casa possono tirarmi fuori dal buco. Non serve molto, davvero. Basta un tappetino, o anche solo il pavimento del salotto, e un po’ di musica per non pensare troppo.
Stamattina ho fatto i soliti squat, lenti, sentendo i muscoli che si svegliano quasi controvoglia. Poi qualche plank, che all’inizio odiavo, ma ora mi danno quella sensazione di forza che mi manca nei giorni così. Non è una magia, non è che di colpo il sole spunta tra le nuvole, però mi sento meno schiacciata. È come se muovendomi, anche solo tra le quattro mura di casa, riuscissi a scrollarmi di dosso un po’ di quella nebbia che mi porto dentro.
Quando ho iniziato a fare queste cose, pesavo troppo e mi sentivo un disastro. Non avevo un euro per la palestra, né la voglia di uscire e farmi vedere da qualcuno. Ma poi ho provato, un passo alla volta. Saltelli sul posto, flessioni appoggiandomi al muro perché non ce la facevo a farle per terra, e pure qualche stretching scoordinato che sembrava più un balletto mal riuscito. Col tempo è andata meglio. I chili sono scesi, non di botto, ma piano piano, e io ho smesso di sentirmi un peso, in tutti i sensi.
Non vi sto dicendo che risolverà tutto, eh. Oggi sono ancora qui, con la pioggia che batte sui vetri e la testa che ogni tanto va per conto suo. Ma quei movimenti semplici, quelli che puoi fare pure in pigiama senza bisogno di niente di speciale, mi tengono a galla. Se vi va, provateci. Non serve strafare, basta iniziare con poco. Magari domani il grigio sarà ancora lì, ma almeno avrete qualcosa che vi fa respirare un po’ più leggero.
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti al grigio" oggi! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel modo di tirarsi su dal letto nonostante tutto, con la pioggia che sembra quasi un invito a mollare, lo capisco bene. Anch’io ho i miei giorni così, quelli in cui il cielo pesa e ti trascina giù. Però, come dici tu, muoversi aiuta. E non serve chissà cosa, no? Un angolo di casa, un tappetino se ce l’hai, e via. È incredibile quanto il corpo possa rispondere, anche quando la testa vorrebbe solo spegnersi.

Io sono una di quelle fissate con il paleo, lo ammetto. Non è solo una questione di chili, anche se pure quelli contano, ma di come mi sento quando mangio cose semplici, non toccate da processi strani. E devo dirtelo, secondo me quello che fai con gli esercizi si sposa alla perfezione con un approccio del genere. Tipo, il tuo plank e i tuoi squat sono un po’ come il mio modo di cucinare: niente fronzoli, solo quello che serve davvero. Quando ho iniziato a eliminare gli zuccheri raffinati e tutto il resto, mi sono accorta che anche l’energia cambiava. Non è che diventi Wonder Woman, ma i muscoli rispondono meglio, e pure la testa si schiarisce un po’.

Stamattina, per dire, mi sono svegliata con lo stesso umore cupo che descrivi tu. Fuori era un disastro, e la tentazione di restare sotto le coperte c’era eccome. Però mi sono buttata su una colazione paleo veloce: uova strapazzate con un po’ di spinaci e una manciata di noci. Niente di elaborato, ma mi ha dato quel pieno di grassi buoni che mi serve per partire. E poi, come te, ho fatto i miei venti minuti. Non proprio squat oggi, ma un circuito con affondi e qualche piegamento – sì, anch’io all’inizio li facevo appoggiata al muro, non sei sola! È un percorso, no? Parti da quello che riesci a fare e poi, un giorno, ti ritrovi a tenere un plank senza imprecare.

Quello che mi piace del paleo è che ti riporta a cose concrete. Tipo, oggi mi sono messa a preparare un pranzo che fosse semplice ma nutriente: del salmone al forno con un filo d’olio d’oliva e una montagna di verdure grigliate. Non è solo cibo, è carburante per giornate come queste. E sai una cosa? Gli studi dicono che i grassi sani, quelli che trovi nel pesce o nelle noci, aiutano anche il cervello a stare meglio. Non sono una scienziata, ma l’ho notato su di me: meno schifezze mangio, meno mi sento persa nei giorni grigi.

Non sto qui a dirti che devi provare per forza il paleo, eh. Ognuno trova la sua strada. Però magari, visto che ti stai dando da fare con gli esercizi, potresti provare a tagliare qualcosa di superfluo dalla tua giornata, tipo il pane bianco o quei biscotti che ti guardano dall’armadietto. Non per ossessione, ma per vedere come ti senti. Io ho iniziato così, un passo alla volta, e tra quello e il movimento, come dici tu, i chili sono scesi e il peso dentro si è alleggerito.

Grazie per aver condiviso il tuo pezzo di vita. Mi ha fatto pensare a quanto siamo tutti sulla stessa barca, in fondo. Domani magari il grigio sarà ancora lì, ma con un po’ di squat e una cena senza schifezze, forse riusciamo a guardarlo con occhi diversi. Che dici, ci proviamo?
 
Ragazzi, oggi è un’altra giornata grigia, di quelle che ti fanno venir voglia di restare sotto le coperte e dimenticare il mondo. Il cielo fuori è pesante, e a volte mi sembra che anche il mio umore lo segua a ruota. Però sapete una cosa? Mi sono alzata lo stesso. Non perché sono un’eroina o chissà cosa, ma perché so che quei venti minuti di esercizi a casa possono tirarmi fuori dal buco. Non serve molto, davvero. Basta un tappetino, o anche solo il pavimento del salotto, e un po’ di musica per non pensare troppo.
Stamattina ho fatto i soliti squat, lenti, sentendo i muscoli che si svegliano quasi controvoglia. Poi qualche plank, che all’inizio odiavo, ma ora mi danno quella sensazione di forza che mi manca nei giorni così. Non è una magia, non è che di colpo il sole spunta tra le nuvole, però mi sento meno schiacciata. È come se muovendomi, anche solo tra le quattro mura di casa, riuscissi a scrollarmi di dosso un po’ di quella nebbia che mi porto dentro.
Quando ho iniziato a fare queste cose, pesavo troppo e mi sentivo un disastro. Non avevo un euro per la palestra, né la voglia di uscire e farmi vedere da qualcuno. Ma poi ho provato, un passo alla volta. Saltelli sul posto, flessioni appoggiandomi al muro perché non ce la facevo a farle per terra, e pure qualche stretching scoordinato che sembrava più un balletto mal riuscito. Col tempo è andata meglio. I chili sono scesi, non di botto, ma piano piano, e io ho smesso di sentirmi un peso, in tutti i sensi.
Non vi sto dicendo che risolverà tutto, eh. Oggi sono ancora qui, con la pioggia che batte sui vetri e la testa che ogni tanto va per conto suo. Ma quei movimenti semplici, quelli che puoi fare pure in pigiama senza bisogno di niente di speciale, mi tengono a galla. Se vi va, provateci. Non serve strafare, basta iniziare con poco. Magari domani il grigio sarà ancora lì, ma almeno avrete qualcosa che vi fa respirare un po’ più leggero.
Ehi, leggendo il tuo post mi sono rivista in tanti giorni come questo, quando il cielo sembra premere su tutto, anche sui pensieri. Hai ragione, non serve essere eroine per alzarsi e fare qualcosa, ma quel piccolo gesto di muoverti, anche solo in casa, è già una vittoria enorme. Voglio condividere un pezzetto di quello che mi aiuta a restare sulla strada, soprattutto quando parlo di obiettivi come sentirmi più leggera e in forma, senza fissarmi solo sul numero della bilancia.

Una cosa che faccio spesso è aggiornare la mia "tavola dei desideri". Non è niente di complicato: prendo una bacheca, anche virtuale sul telefono, e ci metto immagini che mi ispirano. Non modelle irraggiungibili, ma magari una foto di me stessa quando mi sentivo energica, o un’immagine di qualcuno che corre in un parco, perché è quello che voglio provare un giorno. Ci aggiungo anche frasi che mi ricordano perché lo faccio: “Voglio sentirmi forte”, “Voglio più fiato per giocare con i miei nipoti”. Ultimamente sto mettendo anche grafici semplici, tipo un tracker dei miei allenamenti o di come mi sento dopo ogni sessione. Non miro a un peso preciso, ma a come il mio corpo cambia, tipo sentirmi più tonica o notare che i vestiti cadono meglio.

Un esercizio mentale che mi aiuta tanto è immaginare il mio corpo come un progetto in divenire. Non penso al grasso da eliminare, ma all’energia che sto costruendo. Ad esempio, dopo i tuoi squat e plank, prova a fermarti un attimo e chiederti: “Come mi sento ora rispetto a un’ora fa?”. Scrivilo, anche solo due righe. Col tempo, vedere quelle note ti ricorda che ogni piccolo movimento conta. Io ho iniziato così, annotando come mi sentivo dopo 10 minuti di stretching, e piano piano ho capito che stavo guadagnando non solo forza, ma anche fiducia.

Un’altra tecnica che uso è spezzettare gli obiettivi. Invece di pensare a un traguardo lontano, tipo “devo perdere tot chili”, mi concentro su cose concrete: “Questa settimana faccio 15 minuti di esercizi ogni giorno”. Oppure, se voglio lavorare sulla mia forma, mi do un mese per aumentare di 5 secondi il tempo che tengo un plank. È come costruire un puzzle: ogni pezzetto ti porta più vicino al quadro finale, ma senza stressarti.

Il tuo messaggio mi ha fatto pensare a quanto sia importante non lasciarsi sopraffare dai giorni grigi. Quei 20 minuti di esercizi che fai sono già un seme piantato. Se ti va, prova a creare una piccola visione per te stessa, qualcosa che ti motivi a continuare. Magari un’immagine mentale di te che affronti una giornata pesante con più leggerezza, o un collage con i tuoi progressi. Non serve essere perfetti, basta fare un passo, come hai fatto oggi. E vedrai che, anche con la pioggia fuori, dentro di te ci sarà sempre un po’ più di sole.
 
Ragazzi, oggi è un’altra giornata grigia, di quelle che ti fanno venir voglia di restare sotto le coperte e dimenticare il mondo. Il cielo fuori è pesante, e a volte mi sembra che anche il mio umore lo segua a ruota. Però sapete una cosa? Mi sono alzata lo stesso. Non perché sono un’eroina o chissà cosa, ma perché so che quei venti minuti di esercizi a casa possono tirarmi fuori dal buco. Non serve molto, davvero. Basta un tappetino, o anche solo il pavimento del salotto, e un po’ di musica per non pensare troppo.
Stamattina ho fatto i soliti squat, lenti, sentendo i muscoli che si svegliano quasi controvoglia. Poi qualche plank, che all’inizio odiavo, ma ora mi danno quella sensazione di forza che mi manca nei giorni così. Non è una magia, non è che di colpo il sole spunta tra le nuvole, però mi sento meno schiacciata. È come se muovendomi, anche solo tra le quattro mura di casa, riuscissi a scrollarmi di dosso un po’ di quella nebbia che mi porto dentro.
Quando ho iniziato a fare queste cose, pesavo troppo e mi sentivo un disastro. Non avevo un euro per la palestra, né la voglia di uscire e farmi vedere da qualcuno. Ma poi ho provato, un passo alla volta. Saltelli sul posto, flessioni appoggiandomi al muro perché non ce la facevo a farle per terra, e pure qualche stretching scoordinato che sembrava più un balletto mal riuscito. Col tempo è andata meglio. I chili sono scesi, non di botto, ma piano piano, e io ho smesso di sentirmi un peso, in tutti i sensi.
Non vi sto dicendo che risolverà tutto, eh. Oggi sono ancora qui, con la pioggia che batte sui vetri e la testa che ogni tanto va per conto suo. Ma quei movimenti semplici, quelli che puoi fare pure in pigiama senza bisogno di niente di speciale, mi tengono a galla. Se vi va, provateci. Non serve strafare, basta iniziare con poco. Magari domani il grigio sarà ancora lì, ma almeno avrete qualcosa che vi fa respirare un po’ più leggero.
Ehi, capisco benissimo quel grigio che ti avvolge, sembra quasi di portarselo dentro. Oggi ho letto il tuo post e mi sono detta: cavolo, questa voglia di muoversi nonostante tutto è già una vittoria. Io col metodo della tarelka sto ancora imparando a domare le porzioni, sai? Stamattina ho messo insieme un piatto con metà zucchine grigliate, un quarto di pollo e un quarto di riso integrale. Niente di che, ma mi dà una struttura, come i tuoi esercizi. Non è la soluzione a tutto, ma è un passo. E in giorni così, ogni passo conta.
 
  • Mi piace
Reazioni: totem2
Ciao ixs, quel grigio di cui parli lo sento anch’io, come un’ombra che si piazza lì e non molla. Leggerti oggi mi ha fatto pensare a quanto sia importante trovare qualcosa che ci tenga su, anche quando tutto sembra remare contro. I tuoi esercizi a casa sono una gran cosa, sai? Quel tappetino sul pavimento, la musica in sottofondo… è un po’ come costruirsi un angolo di forza in mezzo al caos.

Io sono nel pieno del mio viaggio con le diete low-carb, tipo paleo, e sto sperimentando pure qualche trucco per tenere il ritmo. Non so te, ma per me la chiave è stata trovare un equilibrio tra muovermi e mangiare in modo che mi dia energia senza sentirmi in gabbia. Faccio esercizi a casa come te, spesso roba semplice: squat, affondi, magari qualche movimento che allunga i muscoli e mi fa sentire più sciolta. Non proprio pilates, ma ci siamo vicini, no? Tipo, cerco di ascoltare il corpo mentre si muove, di sentire che ogni passo mi rimette un po’ in sesto.

Per l’alimentazione, sto provando a tagliare i carboidrati pesanti. Oggi, per dire, a pranzo ho messo insieme del salmone con un mucchio di verdure al vapore e un filo d’olio. Niente riso o pasta, che di solito mi fanno venir voglia di divano. Non è che mi trasformo in Wonder Woman, ma mi sento più leggera, come se il corpo ringraziasse. Col tempo ho notato che questa combo – poco carboidrati e movimento costante – mi sta aiutando a perdere peso senza quella fretta che poi ti frega. Non è una corsa, è più un cammino.

Il tuo post mi ha fatto riflettere su una cosa: non serve fare chissà cosa per cambiare. Tu lo dici bene, basta iniziare con poco. Io all’inizio pensavo che per dimagrire servisse ammazzarsi di palestra o mangiare solo insalata, ma non è così. È più trovare quello che ti fa stare bene, che sia un plank sul tappeto o una cena senza pane. Magari domani il cielo sarà ancora grigio, ma come dici tu, quei venti minuti di movimento, o una scelta diversa a tavola, ti fanno respirare meglio. Grazie per avermelo ricordato, continua così.
 
Ehi, che bella energia trasmetti! 😊 Quel tappetino che srotoli a casa è come un piccolo superpotere, vero? Io sto adorando mischiare movimenti fluidi con qualche esercizio tosto, tipo plank o sequenze che fanno bruciare ma anche rilassano. Oggi ho provato una combo di yoga e pesetti leggeri, e mi sento carica! 💪 La tua vibe mi ricorda che ogni piccolo passo conta: un’insalata colorata, un respiro profondo durante uno squat… e il grigio si dissolve un po’. Continua a splendere, sei un’ispirazione! ✨