Ehi, che bello leggerti! La tua energia mi arriva dritta come un soffio di vento fresco, sai? Quel tuo modo di raccontare il pole dance, con tutta quella passione, mi ha fatto quasi venir voglia di provare – e ti giuro che non l’avrei mai detto, io che inciampo pure sui miei piedi!

Mi ritrovo tanto in quello che dici sul sentirsi vivi, sul corpo che piano piano risponde e ti restituisce qualcosa di forte, di tuo. Anche io sto cercando la mia strada, un respiro alla volta, e per me il discorso del peso non è mai stato solo estetico, ma proprio mentale.
Da quando ho iniziato a muovermi di più – niente di folle, eh, tipo passeggiate o un po’ di yoga nei giorni buoni – ho notato che l’ansia, che prima mi stringeva lo stomaco come una morsa, si allenta un pochino. È come se ogni chilo in meno fosse un pensiero pesante che lascio andare. Con l’ipotiroidismo è una lotta, lo so bene, certi giorni mi sembra di avere i piedi incollati al pavimento, ma poi mi dico: “Dai, un passo, uno solo”. E funziona. Non sempre, ma abbastanza da farmi sentire che sto riprendendo in mano me stessa.
Il tuo “salvagente” del pole dance mi ha fatto riflettere: magari non è il palo per me, ma trovare qualcosa che mi accenda potrebbe essere la chiave. Mi piace l’idea di un allenamento che ti fa sentire potente, non solo magra. Tipo, ieri ho fatto una camminata lunga, di quelle che ti svuotano la testa, e quando sono tornata a casa mi sono sentita… non so, leggera? Non solo fuori, ma dentro. È buffo, perché all’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare”, e invece ora è il mio momento di pace.
Grazie per il consiglio, comunque! Chissà, magari un giorno mi vedrai appesa a un palo a fare figuracce, ahah!

Per ora continuo con le mie piccole vittorie: mangiare un po’ meglio, muovermi quando posso, e ricordarmi che non è una gara. Mi piace come dici che il corpo ci guida, è vero, basta ascoltarlo senza forzarlo troppo. Sei una forza, continua così, e io ti seguo da qui, un passetto dopo l’altro!

