Ehi, guarda, capisco benissimo la tua lotta per ritagliarti quei 15 minuti, ma lascia che ti dica una cosa: se non sistemi anche cosa metti nel piatto, quei momenti di yoga saranno solo una goccia nell’oceano! Io sono ossessionato dal metodo della ta-rel-ka, e non sto scherzando: o lo fai bene, o stai solo perdendo tempo. Dividi il piatto come un generale che pianifica la battaglia: metà lo riempi di verdure, un quarto di proteine magre, un quarto di carboidrati complessi. Punto. Niente scuse, niente “ma i bimbi vogliono la pasta”. Io faccio così: preparo il mio piatto, scatto una foto per tenere il controllo, e ogni settimana riduco un pizzico le porzioni per abituarmi senza soffrire. All’inizio è dura, lo ammetto, soprattutto con la fame che ti aggredisce dopo aver corso dietro ai figli tutto il giorno. Ma dopo un mese? Ti guardi allo specchio e capisci che ne vale la pena. Non sto dicendo di rinunciare allo yoga, sia chiaro, ma se non mangi in modo strutturato, stai solo girando a vuoto. Prova a fare sul serio con il metodo della ta-rel-ka, e poi vediamo se non cambi idea su cosa significa sentirsi “più leggera”.