Mangiare sano e perdere peso con il diabete: il mio percorso positivo!

Rushivyas

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un po’ del mio percorso, perché credo che possa essere utile a chi, come me, deve fare i conti con il diabete e vuole comunque perdere peso senza sentirsi perso. Vivo con il diabete di tipo 2 da qualche anno e, all’inizio, pensavo che dimagrire fosse impossibile: i dolori alle ginocchia non aiutavano e ogni dieta che provavo sembrava un fallimento. Ma poi ho deciso di smettere di improvvisare e ho preso sul serio i consigli del mio medico, che mi ha guidato passo dopo passo.
Per me, mangiare sano non significa solo “meno zuccheri”, ma trovare un equilibrio che tenga sotto controllo la glicemia e mi faccia sentire bene. Una delle ricette che ho scoperto e che ormai è un mio cavallo di battaglia è un’insalata di quinoa con verdure grigliate e un po’ di feta leggera. La quinoa mi dà energia senza alzare troppo la glicemia, le verdure mi saziano e la feta dà quel tocco di sapore che mi fa dimenticare di essere “a dieta”. La preparo con zucchine e peperoni cotti sulla piastra, un filo d’olio extravergine e qualche spezia come origano o curcuma, che il mio medico mi ha detto avere anche proprietà antinfiammatorie utili per le articolazioni.
Un’altra cosa che ho imparato è l’importanza delle porzioni: non rinuncio a nulla, ma misuro tutto. Per esempio, adoro la pasta integrale: ne cuocio 60-70 grammi, la condisco con un sugo di pomodoro fresco e basilico, magari con un cucchiaio di ricotta magra per renderla cremosa. È un piatto semplice, ma mi soddisfa e non mi fa sentire in colpa. Il trucco è stato capire cosa funziona per il mio corpo, e questo è arrivato solo provando e ascoltando i consigli di chi ne sa più di me.
Non vi nego che all’inizio ero scettica: pensavo che seguire un piano così strutturato sarebbe stato noioso o troppo complicato con i miei problemi di salute. Invece, mi ha cambiato la vita. Ho perso 8 chili in sei mesi, le ginocchia mi fanno meno male e i valori della glicemia sono più stabili. Certo, non è stato tutto facile, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci o fritti, ma ho trovato alternative che mi piacciono, come una macedonia con cannella o qualche quadratino di cioccolato fondente all’85%.
Spero che la mia esperienza possa ispirare qualcuno. Non sono una super esperta, solo una persona normale che sta cercando di stare meglio, un piatto alla volta. Se avete ricette o trucchi che funzionano per voi, mi farebbe piacere leggerli!
 
Ehi, il tuo racconto mi ha proprio colpito! Mi ritrovo in tante cose che hai scritto, soprattutto nella parte in cui parli di come all’inizio sembri tutto impossibile. Anch’io sto cercando di migliorare la mia salute e, come te, ho il diabete di tipo 2 che mi tiene sempre un po’ sulle spine. La tua storia mi dà speranza, quindi grazie per averla condivisa.

Io sono nel bel mezzo del mio “100 giorni senza zucchero” e, ti dico, le prime settimane sono state un inferno. La voglia di dolce mi prendeva a tradimento, soprattutto la sera dopo cena, quando ero abituata a un biscotto o qualcosa di zuccherato. Mi sentivo nervosa, stanca, e pure un po’ persa senza quel “premietto” quotidiano. Però dopo un po’ è cambiato tutto. Non so se l’hai notato anche tu, ma senza zucchero aggiunto ho iniziato a sentire i sapori in un modo completamente diverso. Tipo, una mela adesso mi sembra dolcissima, quasi come un dessert! È strano come il palato si abitui, no?

La tua insalata di quinoa mi ha incuriosito, la provo di sicuro. Io ultimamente sono fissata con il farro: lo faccio con pomodorini, rucola e un po’ di tonno al naturale. Mi piace perché è semplice, tiene la glicemia a bada e mi dà quella soddisfazione di mangiare qualcosa di buono senza strafare. Anche le spezie le sto riscoprendo: un pizzico di paprika o di pepe nero e sembra di avere un piatto da chef, altro che dieta triste.

Sul discorso delle porzioni ti capisco benissimo. Misurare tutto all’inizio mi scocciava, ma ora è quasi un gioco: trovare il modo di far quadrare i miei piatti preferiti con quello che mi fa stare bene. La pasta integrale è un salvavita anche per me, la faccio spesso con un sugo leggero di zucchine e un filo d’olio. Quel tocco di ricotta che hai nominato lo segno, sembra una genialata per rendere tutto più cremoso senza esagerare.

Il mio percorso senza zucchero mi sta insegnando anche a organizzarmi meglio con i pasti, soprattutto perché se non ho qualcosa di pronto rischio di cedere alle vecchie abitudini. La mattina, per esempio, mi preparo una ciotola di yogurt greco senza zuccheri con qualche mandorla e un frutto, così parto bene e non ho cali durante la giornata. Dopo un mese e mezzo di questa sfida, mi sento più leggera, meno gonfia, e pure il medico ha detto che i miei valori stanno migliorando. Le ginocchia ancora si lamentano un po’, ma niente a che vedere con prima.

La tua idea della macedonia con cannella la sto già copiando! È incredibile come un dettaglio così piccolo possa trasformare un piatto. Io a volte ci aggiungo qualche seme di chia per variare, ma il cioccolato fondente resta il mio sfizio quando proprio mi serve una coccola. Insomma, il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto sia importante non mollare e sperimentare. Se hai altri consigli su come gestire i momenti di “crisi” o su piatti veloci per la settimana, li leggo volentieri!
 
Ehi, il tuo racconto mi ha proprio colpito! Mi ritrovo in tante cose che hai scritto, soprattutto nella parte in cui parli di come all’inizio sembri tutto impossibile. Anch’io sto cercando di migliorare la mia salute e, come te, ho il diabete di tipo 2 che mi tiene sempre un po’ sulle spine. La tua storia mi dà speranza, quindi grazie per averla condivisa.

Io sono nel bel mezzo del mio “100 giorni senza zucchero” e, ti dico, le prime settimane sono state un inferno. La voglia di dolce mi prendeva a tradimento, soprattutto la sera dopo cena, quando ero abituata a un biscotto o qualcosa di zuccherato. Mi sentivo nervosa, stanca, e pure un po’ persa senza quel “premietto” quotidiano. Però dopo un po’ è cambiato tutto. Non so se l’hai notato anche tu, ma senza zucchero aggiunto ho iniziato a sentire i sapori in un modo completamente diverso. Tipo, una mela adesso mi sembra dolcissima, quasi come un dessert! È strano come il palato si abitui, no?

La tua insalata di quinoa mi ha incuriosito, la provo di sicuro. Io ultimamente sono fissata con il farro: lo faccio con pomodorini, rucola e un po’ di tonno al naturale. Mi piace perché è semplice, tiene la glicemia a bada e mi dà quella soddisfazione di mangiare qualcosa di buono senza strafare. Anche le spezie le sto riscoprendo: un pizzico di paprika o di pepe nero e sembra di avere un piatto da chef, altro che dieta triste.

Sul discorso delle porzioni ti capisco benissimo. Misurare tutto all’inizio mi scocciava, ma ora è quasi un gioco: trovare il modo di far quadrare i miei piatti preferiti con quello che mi fa stare bene. La pasta integrale è un salvavita anche per me, la faccio spesso con un sugo leggero di zucchine e un filo d’olio. Quel tocco di ricotta che hai nominato lo segno, sembra una genialata per rendere tutto più cremoso senza esagerare.

Il mio percorso senza zucchero mi sta insegnando anche a organizzarmi meglio con i pasti, soprattutto perché se non ho qualcosa di pronto rischio di cedere alle vecchie abitudini. La mattina, per esempio, mi preparo una ciotola di yogurt greco senza zuccheri con qualche mandorla e un frutto, così parto bene e non ho cali durante la giornata. Dopo un mese e mezzo di questa sfida, mi sento più leggera, meno gonfia, e pure il medico ha detto che i miei valori stanno migliorando. Le ginocchia ancora si lamentano un po’, ma niente a che vedere con prima.

La tua idea della macedonia con cannella la sto già copiando! È incredibile come un dettaglio così piccolo possa trasformare un piatto. Io a volte ci aggiungo qualche seme di chia per variare, ma il cioccolato fondente resta il mio sfizio quando proprio mi serve una coccola. Insomma, il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto sia importante non mollare e sperimentare. Se hai altri consigli su come gestire i momenti di “crisi” o su piatti veloci per la settimana, li leggo volentieri!
Ehi, che bello leggerti! La tua sfida dei “100 giorni senza zucchero” è una di quelle cose che mi fanno dire “ok, forse ce la posso fare anch’io”. Ti capisco perfettamente quando parli delle prime settimane, quel nervoso che ti prende quando il corpo reclama il suo “premietto”. Io sono proprio in quella fase in cui la voglia di mollare mi attacca di continuo, soprattutto quando passo davanti al bar e sento il profumo dei cornetti. Però sapere che dopo un po’ il palato si trasforma mi dà una spinta in più. Una mela che sa di dessert? Non ci avrei mai creduto, ma ora voglio arrivarci anch’io.

Il tuo farro con pomodorini e tonno mi ha fatto venire l’acquolina, lo provo sicuro. Io ultimamente sto cercando di variare con le verdure, tipo zucchine grigliate o cavolo nero saltato in padella con un po’ d’aglio. Niente di complicato, ma mi aiuta a non annoiarmi e a tenere la glicemia sotto controllo. Le spezie sono una scoperta pure per me: un po’ di curcuma o di origano e sembra di mangiare qualcosa di speciale, altro che il solito piatto scondito da dieta.

Sulle porzioni hai ragione, all’inizio misurare tutto mi sembrava una perdita di tempo, ma ora ci ho preso la mano. La pasta integrale è il mio punto fermo, di solito la faccio con un sugo di pomodoro fresco e qualche foglia di basilico. Quel trucco della ricotta lo sto già immaginando sulla mia prossima porzione, potrebbe essere la svolta per non sentire la mancanza di condimenti pesanti. Tu come fai a non cedere quando hai poco tempo? Io spesso mi ritrovo a improvvisare e non sempre va a finire bene.

La tua ciotola di yogurt greco mi ispira un sacco. Io la mattina sono un disastro, di solito afferro un caffè e basta, ma sto cercando di cambiare. Magari provo a prepararmi qualcosa la sera prima, tipo yogurt con un po’ di noci e una pera a pezzi. La parte dell’organizzazione è proprio il mio tallone d’Achille: se non ho niente di pronto, finisco per mangiare la prima cosa che mi capita sotto mano, e con il diabete non è proprio il massimo. Leggere che ti senti più leggera e che i valori migliorano mi dà speranza, perché pure io voglio sentirmi meno appesantita. Le mie caviglie ringrazieranno, ne sono sicura.

La macedonia con cannella è geniale, la sto già mangiando con fragole e kiwi. I semi di chia li ho in dispensa, magari li aggiungo per fare la tua versione. Il cioccolato fondente è il mio salvagente nei momenti no, ma cerco di non esagerare. Quello che mi manca è la costanza: ci sono giorni in cui sono motivata, poi arriva la pigrizia e mi blocco. Tu come affronti le crisi? Tipo, quando sei stanca o hai una giornata piena e non hai voglia di cucinare? Io spesso mi dico “vabbè, domani faccio meglio”, ma poi mi pento.

Il tuo post mi ha fatto pensare che forse devo smettere di vedere tutto come un sacrificio e iniziare a godermi questi piccoli cambiamenti. La quinoa la sto cercando al supermercato, magari ci faccio un’insalata con ceci e un po’ di limone. Se hai qualche idea per piatti veloci da fare durante la settimana, soprattutto quando il tempo è poco, fammi sapere. E grazie per condividere il tuo percorso, mi sta aiutando a non sentirmi sola in questa battaglia contro la pigrizia!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un po’ del mio percorso, perché credo che possa essere utile a chi, come me, deve fare i conti con il diabete e vuole comunque perdere peso senza sentirsi perso. Vivo con il diabete di tipo 2 da qualche anno e, all’inizio, pensavo che dimagrire fosse impossibile: i dolori alle ginocchia non aiutavano e ogni dieta che provavo sembrava un fallimento. Ma poi ho deciso di smettere di improvvisare e ho preso sul serio i consigli del mio medico, che mi ha guidato passo dopo passo.
Per me, mangiare sano non significa solo “meno zuccheri”, ma trovare un equilibrio che tenga sotto controllo la glicemia e mi faccia sentire bene. Una delle ricette che ho scoperto e che ormai è un mio cavallo di battaglia è un’insalata di quinoa con verdure grigliate e un po’ di feta leggera. La quinoa mi dà energia senza alzare troppo la glicemia, le verdure mi saziano e la feta dà quel tocco di sapore che mi fa dimenticare di essere “a dieta”. La preparo con zucchine e peperoni cotti sulla piastra, un filo d’olio extravergine e qualche spezia come origano o curcuma, che il mio medico mi ha detto avere anche proprietà antinfiammatorie utili per le articolazioni.
Un’altra cosa che ho imparato è l’importanza delle porzioni: non rinuncio a nulla, ma misuro tutto. Per esempio, adoro la pasta integrale: ne cuocio 60-70 grammi, la condisco con un sugo di pomodoro fresco e basilico, magari con un cucchiaio di ricotta magra per renderla cremosa. È un piatto semplice, ma mi soddisfa e non mi fa sentire in colpa. Il trucco è stato capire cosa funziona per il mio corpo, e questo è arrivato solo provando e ascoltando i consigli di chi ne sa più di me.
Non vi nego che all’inizio ero scettica: pensavo che seguire un piano così strutturato sarebbe stato noioso o troppo complicato con i miei problemi di salute. Invece, mi ha cambiato la vita. Ho perso 8 chili in sei mesi, le ginocchia mi fanno meno male e i valori della glicemia sono più stabili. Certo, non è stato tutto facile, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci o fritti, ma ho trovato alternative che mi piacciono, come una macedonia con cannella o qualche quadratino di cioccolato fondente all’85%.
Spero che la mia esperienza possa ispirare qualcuno. Non sono una super esperta, solo una persona normale che sta cercando di stare meglio, un piatto alla volta. Se avete ricette o trucchi che funzionano per voi, mi farebbe piacere leggerli!
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un po’ del mio percorso, perché credo che possa essere utile a chi, come me, deve fare i conti con il diabete e vuole comunque perdere peso senza sentirsi perso. Vivo con il diabete di tipo 2 da qualche anno e, all’inizio, pensavo che dimagrire fosse impossibile: i dolori alle ginocchia non aiutavano e ogni dieta che provavo sembrava un fallimento. Ma poi ho deciso di smettere di improvvisare e ho preso sul serio i consigli del mio medico, che mi ha guidato passo dopo passo.
Per me, mangiare sano non significa solo “meno zuccheri”, ma trovare un equilibrio che tenga sotto controllo la glicemia e mi faccia sentire bene. Una delle ricette che ho scoperto e che ormai è un mio cavallo di battaglia è un’insalata di quinoa con verdure grigliate e un po’ di feta leggera. La quinoa mi dà energia senza alzare troppo la glicemia, le verdure mi saziano e la feta dà quel tocco di sapore che mi fa dimenticare di essere “a dieta”. La preparo con zucchine e peperoni cotti sulla piastra, un filo d’olio extravergine e qualche spezia come origano o curcuma, che il mio medico mi ha detto avere anche proprietà antinfiammatorie utili per le articolazioni.
Un’altra cosa che ho imparato è l’importanza delle porzioni: non rinuncio a nulla, ma misuro tutto. Per esempio, adoro la pasta integrale: ne cuocio 60-70 grammi, la condisco con un sugo di pomodoro fresco e basilico, magari con un cucchiaio di ricotta magra per renderla cremosa. È un piatto semplice, ma mi soddisfa e non mi fa sentire in colpa. Il trucco è stato capire cosa funziona per il mio corpo, e questo è arrivato solo provando e ascoltando i consigli di chi ne sa più di me.
Non vi nego che all’inizio ero scettica: pensavo che seguire un piano così strutturato sarebbe stato noioso o troppo complicato con i miei problemi di salute. Invece, mi ha cambiato la vita. Ho perso 8 chili in sei mesi, le ginocchia mi fanno meno male e i valori della glicemia sono più stabili. Certo, non è stato tutto facile, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci o fritti, ma ho trovato alternative che mi piacciono, come una macedonia con cannella o qualche quadratino di cioccolato fondente all’85%.
Spero che la mia esperienza possa ispirare qualcuno. Non sono una super esperta, solo una persona normale che sta cercando di stare meglio, un piatto alla volta. Se avete ricette o trucchi che funzionano per voi, mi farebbe piacere leggerli!
Ehi, che bella ventata di ispirazione il tuo post! Leggerti mi ha fatto venir voglia di condividere un po’ della mia lotta quotidiana con la bilancia e, soprattutto, con quella vocina interna che mi dice “ma dai, inizia domani”. Sono anch’io in questo viaggio per perdere peso, con il diabete di tipo 2 che mi tiene d’occhio come un allenatore severo, e la tua storia mi ha dato una spinta in più.

Devo ammetterlo, il mio problema più grande è sempre stato iniziare. Tipo, so cosa dovrei fare: mangiare meglio, muovermi di più, controllare le porzioni. Ma poi mi ritrovo a fissare il frigo o a rimandare la palestra perché “oggi non è il giorno giusto”. Però, come te, ho capito che aspettare il momento perfetto è solo una scusa. Una cosa che mi ha aiutato tantissimo è stata rendere le cose semplici e... misurabili. Non so se usi una bilancia per alimenti, ma per me è stata una svolta. Pesare gli ingredienti mi dà un senso di controllo, come se stessi costruendo il mio piatto con precisione, senza dover rinunciare al gusto. Per esempio, ora preparo una bowl con 50 grammi di farro, un po’ di salmone affumicato, avocado (sì, solo un quarto, misurato!) e una manciata di rucola. Un filo d’olio, succo di limone e via. È veloce, mi riempie e non mi fa schizzare la glicemia.

Una piccola vittoria di cui vado fiero è stata la settimana scorsa: per la prima volta in mesi, sono riuscito a non saltare neanche un giorno di camminata. Niente di epico, eh, 20-30 minuti al parco vicino casa, ma per me, che trovavo scuse anche per non alzarmi dal divano, è stato un traguardo. Mi sono pure comprato un contapassi per curiosità, e ora è quasi un gioco vedere quanti passi faccio. Piccole cose, ma mi fanno sentire che sto andando nella direzione giusta.

La tua insalata di quinoa mi ha incuriosito, la proverò di sicuro! Io di recente ho scoperto i ceci tostati come snack. Li condisco con un po’ di paprika e li metto in forno: croccanti, saporiti e non mi fanno rimpiangere le patatine. Sul discorso dolci, invece, sto ancora lavorando... il cioccolato fondente è il mio salvagente, ma a volte sogno una fetta di torta senza sentirmi in colpa.

Grazie per aver condiviso il tuo percorso, mi ha ricordato che non serve essere perfetti, basta essere costanti. Se hai qualche trucco per non cedere alla tentazione di un cornetto la mattina, sono tutto orecchi! E tu, come fai a rimanere motivata quando la voglia di mollare bussa alla porta?