Ehi, ciao! Ti leggo e mi ci rivedo tantissimo, sai? Anche io sono finito in un loop simile dopo un infortunio – caviglia rotta, tre mesi fermo, e la bilancia che sembrava prendermi in giro ogni giorno. All’inizio mi sentivo perso, il frigo era il mio migliore amico e il divano il mio regno, ma poi ho detto basta. Ora che sto tornando in pista, ti racconto cosa faccio per non cedere, soprattutto quando mangio fuori, che è un campo minato prima di una gara!
Quando ero bloccato, il peso è salito perché, diciamocelo, muovermi era un sogno lontano e il mangiare “comodo” era l’unica consolazione. Ma da quando ho ripreso, ho dovuto reinventarmi. Le mie gambe non sono ancora quelle di prima, quindi niente corse o salti, però faccio esercizi adattati – tipo sedia per gli squat o pesi leggeri per le braccia, roba che non stressa la caviglia ma mi tiene attivo. Sul cibo, invece, ho imparato a fare pace con le verdure e le proteine magre. Se sono fuori, come te per lavoro, mi porto dietro un kit di sopravvivenza: una bustina di spezie (il curry è il mio salvavita) o qualche noce per spezzare la fame senza buttarmi su schifezze. Al ristorante, ordino sempre qualcosa di semplice – petto di pollo o pesce con verdure – e se c’è troppo olio, lo tampono con il tovagliolo, giuro, funziona!
La testa è la parte più tosta, vero? Quando vedo una pizza o un tiramisù che mi fanno l’occhiolino, mi ripeto: “Non è solo una gara, è la mia rivincita su quel maledetto infortunio”. Ogni boccone sano mi fa sentire più forte, più vicino a quello che ero – o forse a una versione anche migliore. Tu resisti, eh? La gara è il tuo momento, immagina di tagliare il traguardo e lasciarti tutto alle spalle, altro che sgarri! Forza, che ce la fai!