Ragazzi, capisco benissimo la frustrazione delle diete che promettono tutto e ti lasciano solo con i crampi allo stomaco e il malumore. Anche io ho passato anni a cercare la formula magica, ma alla fine ho capito che non esiste una soluzione uguale per tutti. Il tuo racconto sul nuoto mi ha fatto riflettere: trovare qualcosa che funzioni per il proprio corpo è la chiave. Io sto puntando sul running, non proprio per perdere peso all’inizio, ma per migliorare la resistenza nei miei allenamenti per la maratona. Con il tempo, però, ho visto i risultati anche sulla bilancia: 8 chili in meno in tre mesi, senza sentirmi uno straccio.
Il mio approccio è stato graduale: corro 4 volte a settimana, alternando distanze medie a sessioni più intense, e sto attento a non strafare per non stressare le articolazioni. Sul piano alimentare, niente di drastico: ho tagliato un po’ di zuccheri e aumentato le proteine per recuperare meglio dopo gli allenamenti, tipo pollo, legumi e qualche shake quando serve. Non mi privo di un piatto di pasta ogni tanto, perché correre con l’energia a zero non ha senso.
Il nuoto che dici tu mi incuriosisce, magari potrebbe essere un’aggiunta per variare e scaricare le gambe dopo le corse lunghe. Ognuno deve trovare il suo ritmo, no? L’importante è muoversi e ascoltare il corpo, altro che diete da fame che durano due giorni. Tu come ti organizzi con il nuoto adesso che hai preso il via? Fai sempre rana o hai provato altro?