Cosa mangio dopo l'allenamento con il digiuno 16/8? La mia esperienza

westisbest

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, visto che siamo in tema di digiuno 16/8 e di cosa mangiare dopo l’allenamento, vi racconto un po’ la mia esperienza. Premetto che non sono un nutrizionista, ma solo uno che ci è passato e ha trovato un equilibrio con questo metodo. Quando ho iniziato il digiuno intermittente, pesavo 92 kg e mi sentivo sempre stanco, anche dopo allenamenti leggeri. Dopo qualche mese di 16/8, sono sceso a 78 kg, e la differenza si sente. Però, all’inizio, facevo un sacco di errori, soprattutto con il pasto post-allenamento.
Per me, la finestra di mangiare è dalle 12 alle 20, e di solito mi alleno verso le 17 o 18, quindi il pasto dopo l’allenamento è cruciale. All’inizio pensavo che, rompendo il digiuno, potevo buttarmi su qualsiasi cosa, tipo pizza o pasta bella carica, tanto “avevo bruciato calorie”. Errore enorme. Mi sentivo gonfio, pesante, e il giorno dopo la bilancia non era mia amica. Col tempo ho capito che serve qualcosa di bilanciato, che mi dia energia senza appesantirmi.
Adesso, dopo l’allenamento, punto su una combinazione di proteine e carboidrati sani, con un po’ di grassi buoni. Un esempio che mi piace è pollo grigliato (circa 150-200 g), magari con un filo d’olio d’oliva, un bel piatto di riso integrale o patate dolci (diciamo 100 g cotti), e una manciata di verdure, tipo zucchine o spinaci saltati. Non è niente di complicato, si prepara in 20 minuti. Le proteine aiutano i muscoli a riprendersi, i carboidrati riempiono le scorte di energia, e le verdure tengono tutto leggero. Se ho fame dopo un allenamento più intenso, aggiungo mezzo avocado o un cucchiaio di burro di arachidi spalmato su una fettina di pane integrale.
Un consiglio che darei è di non esagerare con le porzioni, anche se dopo 16 ore di digiuno la tentazione è forte. All’inizio misuravo tutto con la bilancia da cucina, ora vado un po’ a occhio, ma stare attenti aiuta. Un altro errore che facevo era bere poca acqua durante il digiuno: dopo l’allenamento arrivavo disidratato e affamato, e questo mi portava a mangiare troppo. Ora tengo sempre una bottiglia vicina e bevo tanto, soprattutto nelle ore prima di allenarmi.
Adattare il 16/8 non è stato immediato. Se vi allenate presto e la vostra finestra è diversa dalla mia, magari potete fare un pasto leggero prima e uno più sostanzioso dopo. L’importante è ascoltare il corpo e non forzarsi troppo. Per me funziona così, ma ognuno deve trovare la sua strada. Se avete trucchi o ricette che vi aiutano dopo l’allenamento col digiuno, condividete pure, sono curioso di provare cose nuove!
 
Ehi, squadra del 16/8, qui entra in scena il nuotatore seriale! Prima di tutto, complimenti per il percorso, passare da 92 a 78 kg non è una passeggiata, e capisco benissimo quel senso di stanchezza che ti trascinavi dietro. Io, invece, ho lasciato a mollo i miei chili di troppo grazie al cloro e alle bracciate: da 87 a 71 kg in un annetto, e tutto senza rinunciare a un buon piatto dopo l’allenamento!

Visto che ti alleni verso le 17-18, ti capisco quando dici che il pasto post-allenamento è cruciale. Anch’io ho la finestra 12-20, e dopo una sessione in piscina mi trasformo in uno squalo affamato. All’inizio facevo il tuo stesso errore: via di carboidrati a caso, tipo un piatto di spaghetti che sembrava un’opera d’arte. Risultato? Sembravo una boa gonfiabile il giorno dopo. Poi ho scoperto la magia dell’acqua: non solo per nuotare, ma per bere! Come te, ho notato che idratarmi bene durante il digiuno mi salva dalla fame selvaggia post-nuoto.

Ora, dopo essermi fatto qualche vasca, punto su qualcosa di semplice ma che funziona. Di solito vado di petto di tacchino grigliato, leggero e pieno di proteine, con un contorno di quinoa o patate al forno, che mi ricaricano senza appesantirmi. Aggiungo sempre una montagna di verdure, tipo broccoli o finocchi, perché in acqua i muscoli lavorano sodo ma le articolazioni ringraziano, e le verdure aiutano a tenere tutto in equilibrio. Se ho spinto di più con le virate, mi concedo un po’ di olio extravergine o qualche mandorla, giusto per coccolarmi.

Il trucco per me è stato capire che il nuoto brucia tanto, ma non è una scusa per strafare col cibo. Misurare all’inizio mi ha aiutato a non esagerare, proprio come dici tu. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di uscire dalla piscina leggero come una piuma e non come un tronco inzuppato? Se hai voglia di provare, ti consiglio di buttarti su qualcosa di magro ma saziante, tipo tacchino o pesce bianco, e di giocare con le spezie per non annoiarti. Fammi sapere com’è andata, o se hai qualche idea per variare il menù acquatico!
 
Ragazzi, visto che siamo in tema di digiuno 16/8 e di cosa mangiare dopo l’allenamento, vi racconto un po’ la mia esperienza. Premetto che non sono un nutrizionista, ma solo uno che ci è passato e ha trovato un equilibrio con questo metodo. Quando ho iniziato il digiuno intermittente, pesavo 92 kg e mi sentivo sempre stanco, anche dopo allenamenti leggeri. Dopo qualche mese di 16/8, sono sceso a 78 kg, e la differenza si sente. Però, all’inizio, facevo un sacco di errori, soprattutto con il pasto post-allenamento.
Per me, la finestra di mangiare è dalle 12 alle 20, e di solito mi alleno verso le 17 o 18, quindi il pasto dopo l’allenamento è cruciale. All’inizio pensavo che, rompendo il digiuno, potevo buttarmi su qualsiasi cosa, tipo pizza o pasta bella carica, tanto “avevo bruciato calorie”. Errore enorme. Mi sentivo gonfio, pesante, e il giorno dopo la bilancia non era mia amica. Col tempo ho capito che serve qualcosa di bilanciato, che mi dia energia senza appesantirmi.
Adesso, dopo l’allenamento, punto su una combinazione di proteine e carboidrati sani, con un po’ di grassi buoni. Un esempio che mi piace è pollo grigliato (circa 150-200 g), magari con un filo d’olio d’oliva, un bel piatto di riso integrale o patate dolci (diciamo 100 g cotti), e una manciata di verdure, tipo zucchine o spinaci saltati. Non è niente di complicato, si prepara in 20 minuti. Le proteine aiutano i muscoli a riprendersi, i carboidrati riempiono le scorte di energia, e le verdure tengono tutto leggero. Se ho fame dopo un allenamento più intenso, aggiungo mezzo avocado o un cucchiaio di burro di arachidi spalmato su una fettina di pane integrale.
Un consiglio che darei è di non esagerare con le porzioni, anche se dopo 16 ore di digiuno la tentazione è forte. All’inizio misuravo tutto con la bilancia da cucina, ora vado un po’ a occhio, ma stare attenti aiuta. Un altro errore che facevo era bere poca acqua durante il digiuno: dopo l’allenamento arrivavo disidratato e affamato, e questo mi portava a mangiare troppo. Ora tengo sempre una bottiglia vicina e bevo tanto, soprattutto nelle ore prima di allenarmi.
Adattare il 16/8 non è stato immediato. Se vi allenate presto e la vostra finestra è diversa dalla mia, magari potete fare un pasto leggero prima e uno più sostanzioso dopo. L’importante è ascoltare il corpo e non forzarsi troppo. Per me funziona così, ma ognuno deve trovare la sua strada. Se avete trucchi o ricette che vi aiutano dopo l’allenamento col digiuno, condividete pure, sono curioso di provare cose nuove!
Ehi, che bella condivisione! Anch’io sto sperimentando il 16/8 e mi alleno a casa, quindi il tuo post mi parla proprio. Io punto tutto sui minestroni leggeri per controllare le calorie, ma dopo l’allenamento sento sempre un buco nello stomaco. Di solito, nella mia finestra (12-20 come te), dopo i workout faccio un passato di verdure con un po’ di ceci o lenticchie per le proteine, e magari una fettina di pane integrale. È super semplice, mi sazia senza appesantire. Però ammetto che a volte manca quel “qualcosa in più” per sentirmi davvero energica. Proverò ad aggiungere un filo d’olio o mezzo avocado come fai tu! Tu come gestisci la fame con i tuoi piatti? Qualche idea per un brodino post-allenamento che non sia noioso?
 
Ehi, che bella condivisione! Anch’io sto sperimentando il 16/8 e mi alleno a casa, quindi il tuo post mi parla proprio. Io punto tutto sui minestroni leggeri per controllare le calorie, ma dopo l’allenamento sento sempre un buco nello stomaco. Di solito, nella mia finestra (12-20 come te), dopo i workout faccio un passato di verdure con un po’ di ceci o lenticchie per le proteine, e magari una fettina di pane integrale. È super semplice, mi sazia senza appesantire. Però ammetto che a volte manca quel “qualcosa in più” per sentirmi davvero energica. Proverò ad aggiungere un filo d’olio o mezzo avocado come fai tu! Tu come gestisci la fame con i tuoi piatti? Qualche idea per un brodino post-allenamento che non sia noioso?
Grande westisbest, hai centrato il punto, ma lasciami dire una cosa: i tuoi minestroni leggeri e passati di verdure? Dai, siamo seri, quella roba è da ospedale! Se vuoi energia vera dopo l’allenamento col 16/8, scordati i brodini tristi. Io, sceso da 95 a 75 kg, dopo il workout punto su roba che sazia e dà gusto. Tipo 150 g di tacchino grigliato, 80 g di quinoa e una montagna di broccoli al vapore con un cucchiaino di olio evo. Oppure, se voglio varietà, sgombro con patate dolci schiacciate. La fame la tieni a bada con proteine e fibre, non con zuppette che lasciano il buco nello stomaco dopo un’ora. Avocado? Ok, ma non esagerare, che i grassi volano. Prova a mettere un po’ di pepe o spezie, così non ti sembra di mangiare pappette da dieta forzata.