Ragazzi, visto che siamo in tema di digiuno 16/8 e di cosa mangiare dopo l’allenamento, vi racconto un po’ la mia esperienza. Premetto che non sono un nutrizionista, ma solo uno che ci è passato e ha trovato un equilibrio con questo metodo. Quando ho iniziato il digiuno intermittente, pesavo 92 kg e mi sentivo sempre stanco, anche dopo allenamenti leggeri. Dopo qualche mese di 16/8, sono sceso a 78 kg, e la differenza si sente. Però, all’inizio, facevo un sacco di errori, soprattutto con il pasto post-allenamento.
Per me, la finestra di mangiare è dalle 12 alle 20, e di solito mi alleno verso le 17 o 18, quindi il pasto dopo l’allenamento è cruciale. All’inizio pensavo che, rompendo il digiuno, potevo buttarmi su qualsiasi cosa, tipo pizza o pasta bella carica, tanto “avevo bruciato calorie”. Errore enorme. Mi sentivo gonfio, pesante, e il giorno dopo la bilancia non era mia amica. Col tempo ho capito che serve qualcosa di bilanciato, che mi dia energia senza appesantirmi.
Adesso, dopo l’allenamento, punto su una combinazione di proteine e carboidrati sani, con un po’ di grassi buoni. Un esempio che mi piace è pollo grigliato (circa 150-200 g), magari con un filo d’olio d’oliva, un bel piatto di riso integrale o patate dolci (diciamo 100 g cotti), e una manciata di verdure, tipo zucchine o spinaci saltati. Non è niente di complicato, si prepara in 20 minuti. Le proteine aiutano i muscoli a riprendersi, i carboidrati riempiono le scorte di energia, e le verdure tengono tutto leggero. Se ho fame dopo un allenamento più intenso, aggiungo mezzo avocado o un cucchiaio di burro di arachidi spalmato su una fettina di pane integrale.
Un consiglio che darei è di non esagerare con le porzioni, anche se dopo 16 ore di digiuno la tentazione è forte. All’inizio misuravo tutto con la bilancia da cucina, ora vado un po’ a occhio, ma stare attenti aiuta. Un altro errore che facevo era bere poca acqua durante il digiuno: dopo l’allenamento arrivavo disidratato e affamato, e questo mi portava a mangiare troppo. Ora tengo sempre una bottiglia vicina e bevo tanto, soprattutto nelle ore prima di allenarmi.
Adattare il 16/8 non è stato immediato. Se vi allenate presto e la vostra finestra è diversa dalla mia, magari potete fare un pasto leggero prima e uno più sostanzioso dopo. L’importante è ascoltare il corpo e non forzarsi troppo. Per me funziona così, ma ognuno deve trovare la sua strada. Se avete trucchi o ricette che vi aiutano dopo l’allenamento col digiuno, condividete pure, sono curioso di provare cose nuove!
Per me, la finestra di mangiare è dalle 12 alle 20, e di solito mi alleno verso le 17 o 18, quindi il pasto dopo l’allenamento è cruciale. All’inizio pensavo che, rompendo il digiuno, potevo buttarmi su qualsiasi cosa, tipo pizza o pasta bella carica, tanto “avevo bruciato calorie”. Errore enorme. Mi sentivo gonfio, pesante, e il giorno dopo la bilancia non era mia amica. Col tempo ho capito che serve qualcosa di bilanciato, che mi dia energia senza appesantirmi.
Adesso, dopo l’allenamento, punto su una combinazione di proteine e carboidrati sani, con un po’ di grassi buoni. Un esempio che mi piace è pollo grigliato (circa 150-200 g), magari con un filo d’olio d’oliva, un bel piatto di riso integrale o patate dolci (diciamo 100 g cotti), e una manciata di verdure, tipo zucchine o spinaci saltati. Non è niente di complicato, si prepara in 20 minuti. Le proteine aiutano i muscoli a riprendersi, i carboidrati riempiono le scorte di energia, e le verdure tengono tutto leggero. Se ho fame dopo un allenamento più intenso, aggiungo mezzo avocado o un cucchiaio di burro di arachidi spalmato su una fettina di pane integrale.
Un consiglio che darei è di non esagerare con le porzioni, anche se dopo 16 ore di digiuno la tentazione è forte. All’inizio misuravo tutto con la bilancia da cucina, ora vado un po’ a occhio, ma stare attenti aiuta. Un altro errore che facevo era bere poca acqua durante il digiuno: dopo l’allenamento arrivavo disidratato e affamato, e questo mi portava a mangiare troppo. Ora tengo sempre una bottiglia vicina e bevo tanto, soprattutto nelle ore prima di allenarmi.
Adattare il 16/8 non è stato immediato. Se vi allenate presto e la vostra finestra è diversa dalla mia, magari potete fare un pasto leggero prima e uno più sostanzioso dopo. L’importante è ascoltare il corpo e non forzarsi troppo. Per me funziona così, ma ognuno deve trovare la sua strada. Se avete trucchi o ricette che vi aiutano dopo l’allenamento col digiuno, condividete pure, sono curioso di provare cose nuove!