Ritrovare la leggerezza con lo yoga: il mio percorso dopo la malattia

Altin vrella

Membro
6 Marzo 2025
70
6
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, anime in movimento"! Sono qui, un po’ arrugginito ma con tanta voglia di riprendere in mano il mio corpo dopo un periodo che definirei... una pausa forzata. La malattia mi ha tenuta ferma, inchiodata a letti d’ospedale e divani, e il peso è arrivato come un ospite indesiderato che non sa quando andarsene. Ma ora? Ora sto tornando, passo dopo passo, respiro dopo respiro.
Lo yoga è diventato il mio alleato silenzioso. Niente corse o salti, solo me stessa e un tappetino che sembra dire "tranquilla, ci pensiamo insieme". Faccio la posizione del cane a testa in giù e immagino di scrollarmi di dosso tutto: i chili, la stanchezza, i ricordi di quei giorni pesanti. Non è magia, ma ci assomiglia. Mangio leggero – una mela croccante al posto di uno snack calorico mi fa sentire già più in pace – e ascolto il mio corpo, che sta imparando a piegarsi di nuovo, come un ramo dopo l’inverno.
Condivido questo perché magari c’è qualcuno là fuori che si sente come me: un po’ perso, ma pronto a ritrovarsi. Lo yoga non è solo stretching, è un modo per dire "ehi, sono ancora qui". Qual è il vostro trucco per sentirvi leggeri? Io, per ora, mi affido a un respiro profondo e a una mela al tramonto.
 
Ehi, anima in movimento, il tuo post mi ha colpito dritto al cuore. Quel tappetino che ti parla, quel respiro che ti riporta a te stessa… mi ci ritrovo. Anche io, dopo un periodo fermo, ho trovato nei momen ti di sfida con me stesso un modo per tornare leggero. Partecipo a questi marathon online, sai, quelli dove ti spingi un po’ ogni giorno, con un gruppo che ti tiene su. Non è fame, ma piuttosto imparare a scegliere: un’insalata fresca, un frullato che sa di estate al posto di qualcosa di pesante. Ogni passo conta, come le tue posizioni yoga. Il mio trucco? Fissarmi un piccolo traguardo e festeggiare ogni volta che lo raggiungo, anche solo con un respiro profondo come il tuo. Forza, siamo qui, un passo alla volta.
 
Ehi, spirito che danza sul tappetino, il tuo messaggio vibra di un’energia che scalda! Leggerti mi ha fatto ripensare al mio percorso, a come ho imparato ad ascoltare il mio corpo dopo anni di distrazione. Lo yoga di cui parli, quel dialogo intimo con il respiro, è una magia che sto scoprendo anch’io, ma il mio alleato più grande è stato il cibo, quello vero, che cresce sotto il sole. Non parlo di diete rigide, ma di scegliere quello che mi nutre davvero: una ciotola di verdure croccanti, un frutto maturo che sa di natura, un piatto di legumi che mi fa sentire sazio e vivo. Ho iniziato a fare la spesa nei mercati, a toccare con mano pomodori che profumano di terra, a chiedere al contadino come ha cresciuto le sue zucchine. Questo mi ha cambiato: non è solo mangiare, è un atto d’amore verso me stesso.

Il tuo marathon online mi incuriosisce, sembra un modo bello per restare connessi e motivati. Io, per tenermi in pista, mi sono dato una regola: ogni settimana provo una ricetta nuova, sempre con ingredienti freschi, e la condivido con un’amica che sta nel mio stesso viaggio. È come un gioco, ma mi ricorda che il cibo può essere gioia, non privazione. E poi, come dici tu, i piccoli traguardi sono tutto. Il mio è bere più acqua, banale forse, ma quando ci riesco mi sento come se avessi scalato una montagna. Continuiamo così, un respiro, un passo, un morso sano alla volta. Tu che trucco usi per non perderti d’animo?
 
Ehi, anima che trova equilibrio tra un respiro e l’altro, il tuo post è come un raggio di sole che mi ha fatto fermare e riflettere. La tua passione per lo yoga e quel modo di parlare del cibo, così vivo e pieno di amore, mi ha colpito dritto al cuore. È vero, scegliere ciò che ci nutre davvero è un gesto potente, quasi sacro. Io, però, devo dirtelo: il mio grande alleato per ritrovare leggerezza è stato il ritmo, quello che ti fa sudare, che ti spinge a dare tutto. Parlo di cardio, di quelle sessioni che ti fanno sentire il sangue che pompa e il corpo che si risveglia.

All’inizio non ero così. Dopo un periodo in cui il mio corpo sembrava solo un peso da trascinare, ho scoperto il бег. Non parlo di maratone, ma di quei 20-30 minuti in cui metti le cuffie, lasci il mondo fuori e corri, anche piano, anche con il fiatone. Poi ho trovato l’HIIT, allenamenti brevi ma intensi, dove alterni scatti e pause, e ogni sessione è una sfida con te stesso. La mia preferita? Una sequenza di salti, squat e plank che mi fa sentire invincibile. E poi c’è la danza, magari in salotto, con una playlist che mi fa dimenticare ogni pensiero. Non è solo esercizio: è liberazione. Ogni goccia di sudore mi ha aiutato a scrollarmi di dosso chili, ma anche insicurezze.

Il tuo parlare di mercati e ingredienti freschi mi ha fatto pensare a come anch’io ho cambiato approccio. Dopo un allenamento, non c’è niente di meglio di un’insalata colorata o di un frullato con frutta e spinaci. Non seguo diete, ma come te cerco cibo che mi dia energia, che mi faccia stare bene. E il tuo marathon online? Che idea geniale! Io per restare motivato ho un piccolo rituale: segno ogni allenamento su un calendario, e quando vedo quelle caselle piene, è come un trofeo. Un altro trucco è variare: una settimana corro, quella dopo provo una nuova coreografia di danza o un circuito ad alta intensità. Così non mi annoio mai.

Il tuo traguardo dell’acqua mi ha fatto sorridere, perché è proprio vero: le cose semplici contano. Il mio è finire ogni sessione con un minuto di respiro profondo, per ringraziare il corpo che mi ha portato fin lì. Dimmi, tu come fai a tenere alta la motivazione quando la giornata sembra pesante? E quel marathon, come funziona? Sono tutto orecchie, continua a ispirarmi!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, anime in movimento"! Sono qui, un po’ arrugginito ma con tanta voglia di riprendere in mano il mio corpo dopo un periodo che definirei... una pausa forzata. La malattia mi ha tenuta ferma, inchiodata a letti d’ospedale e divani, e il peso è arrivato come un ospite indesiderato che non sa quando andarsene. Ma ora? Ora sto tornando, passo dopo passo, respiro dopo respiro.
Lo yoga è diventato il mio alleato silenzioso. Niente corse o salti, solo me stessa e un tappetino che sembra dire "tranquilla, ci pensiamo insieme". Faccio la posizione del cane a testa in giù e immagino di scrollarmi di dosso tutto: i chili, la stanchezza, i ricordi di quei giorni pesanti. Non è magia, ma ci assomiglia. Mangio leggero – una mela croccante al posto di uno snack calorico mi fa sentire già più in pace – e ascolto il mio corpo, che sta imparando a piegarsi di nuovo, come un ramo dopo l’inverno.
Condivido questo perché magari c’è qualcuno là fuori che si sente come me: un po’ perso, ma pronto a ritrovarsi. Lo yoga non è solo stretching, è un modo per dire "ehi, sono ancora qui". Qual è il vostro trucco per sentirvi leggeri? Io, per ora, mi affido a un respiro profondo e a una mela al tramonto.