Ehi, che spunto interessante il tuo post! Mi ha fatto ripensare a come anch’io, sempre in giro per viaggi, ho dovuto fare i conti con il mio modo di mangiare. Sai, essere spesso in movimento, tra aerei, hotel e ristoranti, mi faceva cadere in un loop di scelte sbagliate: mangiavo quello che trovavo, quando capitava, e spesso era solo per placare lo stress o la noia di un’attesa in aeroporto. Poi ho scoperto un approccio che mi ha cambiato la prospettiva, e visto che sei così in sintonia con l’ascolto del corpo, magari ti può incuriosire.
Viaggiando, ho iniziato a sperimentare con i ritmi dei pasti, cercando di capire quando il mio corpo aveva davvero bisogno di cibo. Non seguo diete rigide, ma ho trovato un equilibrio giocando con i momenti in cui mangio e quelli in cui lascio il corpo “riposare”. Tipo, se sono in trasferta e so che la giornata sarà piena, mi organizzo con pasti leggeri e ben distanziati, così non mi sento appesantita e resto lucida. Ho notato che, facendo così, non solo controllo meglio il peso, ma mi sento anche più energica per affrontare le giornate. Per esempio, in hotel spesso salto la colazione super abbondante e preferisco un caffè e qualcosa di leggero più tardi, quando sento che il corpo lo chiede davvero.
La cosa bella è che, stando attenta a questi segnali, ho smesso di mangiare per abitudine. Prima, in viaggio, finivo per ordinare un dolce solo perché “ero in vacanza” o per noia durante un volo lungo. Ora, mi fermo e penso: “Ne ho bisogno? Mi fa stare meglio?”. Spesso la risposta è no, e passo oltre. Non è che sia diventata una guru del controllo, eh, ogni tanto un croissant in una pasticceria parigina me lo concedo, ma è una scelta, non un riflesso automatico.
Il tuo percorso con yoga e meditazione mi sembra perfetto per affinare questa sensibilità, magari potresti provare a integrare un po’ di attenzione ai ritmi dei pasti. Per me, viaggiare mi ha costretto a essere creativa: porto sempre con me snack sani, tipo mandorle o frutta secca, per evitare di cedere a schifezze quando sono in giro. E tu, come gestisci queste cose? Hai mai provato a giocare con i tempi dei pasti per vedere come ti senti? Mi piacerebbe sapere se qualcuno sul forum, magari sempre in viaggio come me, ha trovato trucchi simili per non perdere il controllo del proprio corpo anche lontano da casa.