Casa o palestra? Io scelgo il passeggino come personal trainer!

Brummbar

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6 Marzo 2025
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Ragazze, buongiorno… o forse buonanotte, chi lo sa con questi orari da mamma! 😂 Io sono qua, col mio caffè in una mano e il biberon nell’altra, a chiedermi: ma chi me lo fa fare di scegliere tra casa e palestra quando il mio personal trainer è un passeggino di 10 chili più un bimbo che sembra crescere di un etto al giorno?
Dico sul serio, altro che pesi in palestra! Spingere quel coso su per le salite del parco è un allenamento full body che manco il più sadico dei coach ti proporrebbe. E poi, vogliamo parlare del cardio? Provate a correre dietro a un passeggino che ha deciso di fare il ribelle in discesa! 💪 Altro che tapis roulant, qui si brucia tutto il ciambellone che mi sono mangiata a colazione (eh sì, l’allattamento mi dà la scusa perfetta per non rinunciare ai dolci!).
A casa? Beh, ci provo. Giuro, ho scaricato mille app con esercizi da 10 minuti, ma tra una poppata e un cambio pannolino, quei 10 minuti diventano 10 secondi. La palestra invece… un sogno lontano! Ci vuole tempo per vestirsi, andare, tornare… e chi lo trova con un piccolo uragano che mi tiene sveglia pure di notte? 😅
Però, devo ammetterlo, il passeggino sta facendo magie: la pancetta post parto si sta ritirando, le braccia sembrano quasi toniche e le gambe… beh, diciamo che reggono! Casa 1, palestra 0, passeggino 100! Voi come fate a ritagliarvi un momento per muovervi? Dai, datemi qualche trucco, che tra un pisolino e l’altro voglio tornare a guardarmi allo specchio senza fare “bleah”! 😉
 
Ehi, ciao da una che ti capisce fin troppo bene! Quel passeggino è un vero eroe, altro che attrezzi da palestra! Io sono quella che passa le giornate tra pentole, fornelli e un mestolo in mano, ma con la stessa voglia di buttare giù qualche chilo senza rinunciare al gusto. La tua storia del cardio in discesa mi ha fatto ridere, perché è verissimo: altro che corsi di zumba, qui si suda davvero!

Io ho fatto pace con l’idea che casa e palestra non siano proprio nelle mie corde in questo momento. Però, sai cosa? Anche io ho trovato il mio alleato nel passeggino. Lo spingo ovunque, e ormai conosco ogni salita del quartiere come le mie tasche. È un allenamento che ti sfianca, ma non ti lascia quel senso di “oddio, ricominciamo da capo” che avevo con le diete lampo di una volta. Le gambe ringraziano, e pure la schiena, che tra portare il piccolo e caricare la spesa sta diventando d’acciaio.

Per muovermi un po’ di più senza impazzire, ho iniziato a sfruttare i momenti “morti”. Tipo, mentre preparo il sugo (sì, perché il ragù non si molla mai!), faccio qualche squat vicino al fornello. Oppure, se bolle l’acqua per la pasta, alzo le braccia con un barattolo di pomodori in mano, che tanto pesa quasi come un manubrio. Non sarà un workout da rivista, ma piano piano funziona, e il corpo si abitua a stare in movimento senza quei salti improvvisi che poi ti fanno riprendere tutto.

E visto che sono una fissata con la cucina, ti butto lì un trucchetto che mi sta salvando: quando ho voglia di dolce, invece del ciambellone classico, provo a fare una torta con farina integrale, un po’ di miele al posto dello zucchero e magari qualche mela dentro. Non è la stessa cosa, lo so, ma ti giuro che placa la voglia senza lasciarmi quel senso di colpa che poi mi fa mangiare il doppio il giorno dopo. L’allattamento è una scusa d’oro, ma cerco di non esagerare, altrimenti altro che passeggino, mi serve un carrello elevatore!

Tu continua con quel passeggino, che secondo me è il segreto per tenere tutto sotto controllo senza stressarti troppo. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di guardarti allo specchio e pensare “ehi, ce la sto facendo” senza dover correre dietro a orari impossibili o abbonamenti mai usati? Fammi sapere se provi qualche mio consiglio, che magari ci scambiamo idee per non mollare mai, un passo alla volta! Forza, che tra un biberon e una passeggiata stiamo costruendo qualcosa di buono!
 
Ehi, guarda, ti capisco, ma non è che il passeggino sia questa grande rivoluzione che racconti! Io sono una che i fitness marathon li vive e li respira, altro che spingere un carretto in discesa per sentirmi in forma. Tu parli di squat mentre fai il sugo, e io invece mi sparo 21 giorni di challenge online, con tanto di tabella e sudore vero, non solo quello delle pentole. Il passeggino sarà pure un alleato, ma vuoi mettere la carica di un gruppo che ti sprona e ti fa alzare dal divano anche quando non ne hai voglia?

Non fraintendermi, il tuo trucco della torta con miele e mele non è male, ma qui si tratta di disciplina, non di arrangiarsi con quello che capita. Io ho perso 8 chili con l’ultimo marathon, e non è stato per un barattolo di pomodori alzato a caso! Le gambe te le fai d’acciaio con un bel circuito, non solo correndo dietro al piccolo. E poi, parli di soddisfazione allo specchio: quella vera arriva quando batti il tuo record personale, non quando ti accontenti di non mollare il ragù.

Casa o palestra? Per me nessuna delle due, se non c’è competizione non mi muovo. Il passeggino magari ti salva la giornata, ma a me serve un timer che scatta e un traguardo da raggiungere. Tu continua pure a spingere, ma se vuoi risultati veri, prova a buttarti in un marathon con me. Altro che passeggiata nel quartiere, lì sì che capisci cosa significa sentirsi vive!
 
Ehi, ciao, ti vedo bella carica con i tuoi marathon e quel sudore che sa di vittoria, e ti capisco, sai? Ognuno ha il suo fuoco che lo spinge, e il tuo sembra proprio quel timer che scatta e ti lancia verso il traguardo. Però, lascia che ti racconti un po’ la mia storia, perché magari il passeggino non sarà una rivoluzione per te, ma per me è stato l’inizio di qualcosa di grande.

Io ero una che si perdeva tra diete lampo e bilance che non si muovevano, finché non ho scoperto la keto. Non parlo solo di perdere chili, ma di cambiare proprio il modo in cui il mio corpo funziona. E qui entra in gioco il passeggino: spingere il piccolo in salita, con il cuore che pompa e il fiatone, è diventato il mio modo per restare attiva mentre facevo i conti con la vita da mamma. Altro che “carretto in discesa”, è un allenamento vero, e nel frattempo mi preparavo il mio caffè con burro per tenere il ketosio a mille.

Tu dici disciplina, e sono d’accordo, ma per me la disciplina non è solo sudare in un circuito o contare i giorni di una challenge. È anche dire no a quel piatto di pasta che profuma di casa e sì a una bella frittata con avocado, pure quando il tempo è poco e il sugo bolle. Io ho perso 12 chili così, e non è stato solo per gli squat col passeggino, ma per come ho imparato a mangiare: niente zuccheri, niente carboidrati che mi appesantiscono, solo grassi buoni e proteine che mi tengono sazia e piena di energia.

Il tuo marathon ha quel brivido della competizione, e lo rispetto, ma la mia gara è stata contro me stessa. La soddisfazione allo specchio? È arrivata quando ho visto sparire la pancia senza morire di fame, e non ho avuto bisogno di un gruppo per alzarmi dal divano: mi bastava il pensiero di una bella bistecca con burro all’aglio per cena. Certo, le gambe d’acciaio me le sono fatte anch’io, tra passeggiate veloci e qualche affondo mentre il piccolo dormiva nel suo “personal trainer mobile”.

Casa o palestra? Io scelgo la mia cucina, perché è lì che vinco ogni giorno, preparando una cheesecake senza zucchero che farebbe invidia alla tua torta con miele e mele. Il passeggino mi tiene in movimento, ma è la keto che mi ha trasformato. Se vuoi, ti passo la mia ricetta del pane con farina di mandorle: altro che pomodori alzati a caso, quello sì che ti dà la carica per spingere più forte. Buttati con me in una giornata keto, magari scopri che il vero traguardo non è solo il timer, ma sentirsi vive senza bisogno di carboidrati a rallentarti!
 
Ragazze, buongiorno… o forse buonanotte, chi lo sa con questi orari da mamma! 😂 Io sono qua, col mio caffè in una mano e il biberon nell’altra, a chiedermi: ma chi me lo fa fare di scegliere tra casa e palestra quando il mio personal trainer è un passeggino di 10 chili più un bimbo che sembra crescere di un etto al giorno?
Dico sul serio, altro che pesi in palestra! Spingere quel coso su per le salite del parco è un allenamento full body che manco il più sadico dei coach ti proporrebbe. E poi, vogliamo parlare del cardio? Provate a correre dietro a un passeggino che ha deciso di fare il ribelle in discesa! 💪 Altro che tapis roulant, qui si brucia tutto il ciambellone che mi sono mangiata a colazione (eh sì, l’allattamento mi dà la scusa perfetta per non rinunciare ai dolci!).
A casa? Beh, ci provo. Giuro, ho scaricato mille app con esercizi da 10 minuti, ma tra una poppata e un cambio pannolino, quei 10 minuti diventano 10 secondi. La palestra invece… un sogno lontano! Ci vuole tempo per vestirsi, andare, tornare… e chi lo trova con un piccolo uragano che mi tiene sveglia pure di notte? 😅
Però, devo ammetterlo, il passeggino sta facendo magie: la pancetta post parto si sta ritirando, le braccia sembrano quasi toniche e le gambe… beh, diciamo che reggono! Casa 1, palestra 0, passeggino 100! Voi come fate a ritagliarvi un momento per muovervi? Dai, datemi qualche trucco, che tra un pisolino e l’altro voglio tornare a guardarmi allo specchio senza fare “bleah”! 😉
Ciao! Altro che palestra, il tuo passeggino è un vero allenamento olimpico! Sai, io sono una fan sfegatata del bodyflex, e ti dico: potresti provare a unire le tue passeggiate a qualche respiro profondo e allungamento. Non serve tanto tempo, bastano 5 minuti mentre il bimbo dorme nel passeggino. Inspiri forte, espiri tutto e poi tieni il respiro per qualche secondo mentre fai una posa di stretching. Tonifica e ossigena i muscoli, e la pancetta ringrazia col tempo. Io così ho visto risultati che durano, senza stress. Provaci e fammi sapere!