Pianificare i pasti con diabete: idee pratiche per stare meglio

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djsemi

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, spero stiate trovando idee utili in questo thread! Io sono diabetica da qualche anno e, credetemi, pianificare i pasti è stata una delle cose più complicate da imparare. Non si tratta solo di perdere peso, ma di farlo in modo sicuro senza sballare la glicemia o peggiorare altri problemi, come i miei dolori alle ginocchia. Il mio endocrinologo mi ha dato qualche dritta che ormai seguo quasi sempre, e volevo condividerle con voi, magari a qualcuno possono servire.
Per me la chiave è stata dividere i pasti in porzioni piccole ma frequenti: colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda e cena. Questo mi aiuta a non arrivare affamata ai pasti principali, altrimenti rischio di mangiare troppo e poi la glicemia schizza. A colazione di solito punto su qualcosa di semplice ma saziante, tipo yogurt greco con un po’ di fiocchi d’avena e qualche mandorla. Niente zuccheri aggiunti, ovvio, e cerco di tenere i carboidrati sotto controllo. Il medico mi ha detto di preferire quelli integrali, quindi via libera a riso integrale o quinoa, ma sempre pesati: 50-60 grammi a crudo per pasto, non di più.
A pranzo e cena invece cerco di bilanciare: una porzione di proteine magre (pollo, tacchino o pesce), verdure in abbondanza e un po’ di grassi sani, tipo olio extravergine d’oliva. Le verdure crude o cotte al vapore sono le mie alleate, perché riempiono senza appesantire. Il mio nutrizionista mi ha consigliato di stare attenta ai condimenti: niente salse pronte o robe troppo elaborate, meglio semplice ma gustoso. Per esempio, ieri ho fatto un’insalata di spinaci con petto di pollo grigliato e un filo d’olio, e mi sono sentita soddisfatta senza esagerare.
Un altro trucco che ho imparato è preparare tutto in anticipo. La domenica mi metto lì e cucino le basi per la settimana: verdure già lavate e tagliate, proteine porzionate, cereali cotti. Così durante i giorni feriali non devo pensare troppo e non cedo alla tentazione di mangiare qualcosa di veloce ma poco sano. Certo, ci vuole un po’ di organizzazione, ma per me ne vale la pena: la glicemia è più stabile e le ginocchia ringraziano, perché sto lentamente perdendo peso senza forzare troppo.
Voi come fate con la pianificazione? Avete qualche ricetta sfiziosa ma leggera da consigliare? Io a volte mi stanco di mangiare sempre le stesse cose, ma con il diabete non voglio rischiare esperimenti strani! Grazie a chi vorrà rispondermi, ogni idea è benvenuta!
 
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Ciao a tutti, spero stiate trovando idee utili in questo thread! Io sono diabetica da qualche anno e, credetemi, pianificare i pasti è stata una delle cose più complicate da imparare. Non si tratta solo di perdere peso, ma di farlo in modo sicuro senza sballare la glicemia o peggiorare altri problemi, come i miei dolori alle ginocchia. Il mio endocrinologo mi ha dato qualche dritta che ormai seguo quasi sempre, e volevo condividerle con voi, magari a qualcuno possono servire.
Per me la chiave è stata dividere i pasti in porzioni piccole ma frequenti: colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda e cena. Questo mi aiuta a non arrivare affamata ai pasti principali, altrimenti rischio di mangiare troppo e poi la glicemia schizza. A colazione di solito punto su qualcosa di semplice ma saziante, tipo yogurt greco con un po’ di fiocchi d’avena e qualche mandorla. Niente zuccheri aggiunti, ovvio, e cerco di tenere i carboidrati sotto controllo. Il medico mi ha detto di preferire quelli integrali, quindi via libera a riso integrale o quinoa, ma sempre pesati: 50-60 grammi a crudo per pasto, non di più.
A pranzo e cena invece cerco di bilanciare: una porzione di proteine magre (pollo, tacchino o pesce), verdure in abbondanza e un po’ di grassi sani, tipo olio extravergine d’oliva. Le verdure crude o cotte al vapore sono le mie alleate, perché riempiono senza appesantire. Il mio nutrizionista mi ha consigliato di stare attenta ai condimenti: niente salse pronte o robe troppo elaborate, meglio semplice ma gustoso. Per esempio, ieri ho fatto un’insalata di spinaci con petto di pollo grigliato e un filo d’olio, e mi sono sentita soddisfatta senza esagerare.
Un altro trucco che ho imparato è preparare tutto in anticipo. La domenica mi metto lì e cucino le basi per la settimana: verdure già lavate e tagliate, proteine porzionate, cereali cotti. Così durante i giorni feriali non devo pensare troppo e non cedo alla tentazione di mangiare qualcosa di veloce ma poco sano. Certo, ci vuole un po’ di organizzazione, ma per me ne vale la pena: la glicemia è più stabile e le ginocchia ringraziano, perché sto lentamente perdendo peso senza forzare troppo.
Voi come fate con la pianificazione? Avete qualche ricetta sfiziosa ma leggera da consigliare? Io a volte mi stanco di mangiare sempre le stesse cose, ma con il diabete non voglio rischiare esperimenti strani! Grazie a chi vorrà rispondermi, ogni idea è benvenuta!
Ehi, ciao! La tua routine mi sembra tosta, complimenti per la costanza! Io col diabete non ho esperienza, ma ti capisco sul bisogno di cambiare sapori senza sballare tutto. Faccio yoga per bruciare calorie e lo mixo con un po’ di cardio, quindi sto attenta a non appesantirmi coi pasti. Un’idea che uso? Faccio una bowl con quinoa, zucchine grigliate e un po’ di feta light – leggera ma gustosa, e la glicemia non dovrebbe risentirne. Tu che ne pensi, provi qualcosa del genere o sei più da pollo e basta? Dai, fammi sapere!
 
Ciao! Senti, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma al contrario. Anche io sto lottando per rimettere in sesto il mio rapporto con il cibo, però per me è più una guerra mentale che una questione di glicemia – ho passato anni a saltare pasti o a strafogarmi, e ora sto cercando di capirci qualcosa. La tua organizzazione mi fa quasi invidia, sai? Io invece sono un disastro: c’è chi dice che mangiare poco e spesso sia la chiave, come fai tu, ma io a volte mi incasino pure con quello. Tipo, mi preparo lo yogurt greco con l’avena come te, ma poi mi parte l’ansia che sia troppo e finisco per buttarlo via. Oppure mi abbuffo di verdure e dopo mi sento gonfia e arrabbiata con me stessa.

La tua storia della pianificazione mi colpisce, però. Io ci provo, davvero, ma spesso mollo dopo due giorni perché mi stufo di pesare tutto – 50 grammi di quinoa, 60 di riso… uffa, sembra un compito di matematica! Però capisco che per te col diabete è una questione seria, e forse dovrei prendere spunto. Ultimamente sto tentando di fare pace coi pasti senza fissarmi troppo sulle calorie, ma è un casino. Tipo, ieri ho fatto un esperimento: tacchino grigliato con broccoli al vapore e un cucchiaino d’olio, come dici tu, ma dopo mezz’ora avevo già fame e ho sbranato una manciata di mandorle senza neanche pensarci. Risultato? Mi sono sentita uno schifo, perché non so mai se sto esagerando o se sto morendo di fame per niente.

Mi irrita da morire ‘sta cosa di dover controllare tutto, sai? Tu parli di non arrivare affamata ai pasti, e io invece mi ritrovo a digiunare mezza giornata perché mi sembra l’unico modo per non perdere il controllo. Poi però la sera crollo e mi mangio qualsiasi cosa mi capiti sotto mano – altro che glicemia stabile, io sono un ottovolante emotivo! La tua bowl con quinoa e zucchine mi ispira, magari ci provo, ma con la feta light non so, mi sa troppo di “cibo da dieta” e mi viene l’orticaria solo a pensarci. Magari ci metto un po’ di spezie per non annoiarmi, che dici? Tu come fai a non sbottare con ‘sta routine sempre uguale? Io dopo tre giorni di verdure al vapore vorrei lanciare il piatto dalla finestra!

Comunque, rispetto per come tieni botta con le ginocchia e tutto il resto. Io sto cercando di muovermi di più – cammino veloce quando ce la faccio, perché lo yoga mi annoia da morire – ma il cibo resta il mio incubo. Hai mai giorni in cui ti va tutto storto e molli i piani? O sei sempre così disciplinata? Fammi sapere, magari mi dai uno spunto per non sclerare ogni volta che apro il frigo!
 
Ehi, capisco benissimo il tuo casino mentale col cibo, ci sono passato anch’io quando ho iniziato a correre e volevo ottimizzare il peso senza morire di fame. La tua bowl tacchino-broccoli? Ottima base, ma se dopo mezz’ora sei a caccia di mandorle, forse ti serve più carburante: prova a buttarci 30-40 grammi di riso integrale, così tieni l’energia senza crollare. La feta light la salto pure io, troppo triste – spezie come paprika o curcuma spaccano, altro che dieta da ospedale! Io la routine la rompo variando: un giorno quinoa, un altro farro, sennò impazzisco. Giorni storti? Certo, capita: ieri ho divorato mezzo pacco di noci dopo un allenamento schifoso, ma poi si riparte. Tu col cammino veloce sei già sulla strada giusta, magari prova a pianificare solo un pasto al giorno per iniziare, senza pesare tutto. Fammi sapere come va!
 
Ciao a tutti, spero stiate trovando idee utili in questo thread! Io sono diabetica da qualche anno e, credetemi, pianificare i pasti è stata una delle cose più complicate da imparare. Non si tratta solo di perdere peso, ma di farlo in modo sicuro senza sballare la glicemia o peggiorare altri problemi, come i miei dolori alle ginocchia. Il mio endocrinologo mi ha dato qualche dritta che ormai seguo quasi sempre, e volevo condividerle con voi, magari a qualcuno possono servire.
Per me la chiave è stata dividere i pasti in porzioni piccole ma frequenti: colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda e cena. Questo mi aiuta a non arrivare affamata ai pasti principali, altrimenti rischio di mangiare troppo e poi la glicemia schizza. A colazione di solito punto su qualcosa di semplice ma saziante, tipo yogurt greco con un po’ di fiocchi d’avena e qualche mandorla. Niente zuccheri aggiunti, ovvio, e cerco di tenere i carboidrati sotto controllo. Il medico mi ha detto di preferire quelli integrali, quindi via libera a riso integrale o quinoa, ma sempre pesati: 50-60 grammi a crudo per pasto, non di più.
A pranzo e cena invece cerco di bilanciare: una porzione di proteine magre (pollo, tacchino o pesce), verdure in abbondanza e un po’ di grassi sani, tipo olio extravergine d’oliva. Le verdure crude o cotte al vapore sono le mie alleate, perché riempiono senza appesantire. Il mio nutrizionista mi ha consigliato di stare attenta ai condimenti: niente salse pronte o robe troppo elaborate, meglio semplice ma gustoso. Per esempio, ieri ho fatto un’insalata di spinaci con petto di pollo grigliato e un filo d’olio, e mi sono sentita soddisfatta senza esagerare.
Un altro trucco che ho imparato è preparare tutto in anticipo. La domenica mi metto lì e cucino le basi per la settimana: verdure già lavate e tagliate, proteine porzionate, cereali cotti. Così durante i giorni feriali non devo pensare troppo e non cedo alla tentazione di mangiare qualcosa di veloce ma poco sano. Certo, ci vuole un po’ di organizzazione, ma per me ne vale la pena: la glicemia è più stabile e le ginocchia ringraziano, perché sto lentamente perdendo peso senza forzare troppo.
Voi come fate con la pianificazione? Avete qualche ricetta sfiziosa ma leggera da consigliare? Io a volte mi stanco di mangiare sempre le stesse cose, ma con il diabete non voglio rischiare esperimenti strani! Grazie a chi vorrà rispondermi, ogni idea è benvenuta!
Ehilà, ben trovati! Devo dire che leggerti mi ha fatto sentire meno sola con questa faccenda del diabete e dei pasti da organizzare. Anch’io sono nella tua stessa barca, con qualche anno in più sulle spalle e un corpo che non collabora come una volta. Ho 68 anni e sto cercando di perdere peso per stare meglio, soprattutto per non affaticare troppo il cuore e le articolazioni, che ormai scricchiolano a ogni passo. La glicemia è un bel guaio da tenere a bada, e concordo con te: pianificare è una fatica, ma è l’unico modo per non combinare pasticci.

Io pure ho dovuto imparare a dividere i pasti, perché se salto uno spuntino poi mi ritrovo a mangiare come un lupo e la glicemia fa i capricci. La mattina mi arrangio con una fetta di pane integrale tostato e un velo di ricotta magra, magari con qualche fettina di mela per non annoiarmi. Niente di complicato, che a una certa età la voglia di stare ai fornelli non è più quella di un tempo. I carboidrati li peso sempre, come dici tu: 50 grammi di riso integrale o farro, e guai a sgarrare, altrimenti me ne pento subito.

A pranzo e cena cerco di fare qualcosa di leggero ma che mi riempia, perché il problema dell’età è che il metabolismo è lento come una tartaruga. Di solito punto su una fettina di pesce o un po’ di tacchino alla piastra, con un bel piatto di verdure cotte – zucchine o broccoli al vapore, che non mi appesantiscono. L’olio lo uso con il contagocce, giusto un cucchiaino, perché il medico mi ha detto che i grassi vanno tenuti d’occhio, anche se sono quelli buoni. Preparare in anticipo è una gran cosa, lo faccio anch’io: la domenica mi metto lì a cuocere un po’ di tutto e poi durante la settimana tiro fuori dal frigo quello che serve. È una scocciatura, ma almeno non mi ritrovo a improvvisare con schifezze.

Il mio cruccio, però, è che dopo un po’ mi stufo. Sempre le solite verdure, le solite proteine… con il diabete e l’età non è che posso permettermi chissà quali esperimenti. Tu hai scritto di spinaci e pollo, e mi piace l’idea, magari ci provo. Io di mio ogni tanto faccio una zuppa di lenticchie, poca roba, giusto 30-40 grammi a crudo, con un po’ di carote e sedano: mi scalda lo stomaco e non mi fa sentire troppo a dieta. Però, dico la verità, vorrei qualcosa di diverso, che non mi mandi la glicemia alle stelle e che non sia troppo pesante per le mie povere ossa. Voi come fate a non annoiarvi? Qualche idea semplice ma gustosa da condividere con una vecchia come me? Grazie, che ogni consiglio è oro!
 
Ehilà, ben trovati! Devo dire che leggerti mi ha fatto sentire meno sola con questa faccenda del diabete e dei pasti da organizzare. Anch’io sono nella tua stessa barca, con qualche anno in più sulle spalle e un corpo che non collabora come una volta. Ho 68 anni e sto cercando di perdere peso per stare meglio, soprattutto per non affaticare troppo il cuore e le articolazioni, che ormai scricchiolano a ogni passo. La glicemia è un bel guaio da tenere a bada, e concordo con te: pianificare è una fatica, ma è l’unico modo per non combinare pasticci.

Io pure ho dovuto imparare a dividere i pasti, perché se salto uno spuntino poi mi ritrovo a mangiare come un lupo e la glicemia fa i capricci. La mattina mi arrangio con una fetta di pane integrale tostato e un velo di ricotta magra, magari con qualche fettina di mela per non annoiarmi. Niente di complicato, che a una certa età la voglia di stare ai fornelli non è più quella di un tempo. I carboidrati li peso sempre, come dici tu: 50 grammi di riso integrale o farro, e guai a sgarrare, altrimenti me ne pento subito.

A pranzo e cena cerco di fare qualcosa di leggero ma che mi riempia, perché il problema dell’età è che il metabolismo è lento come una tartaruga. Di solito punto su una fettina di pesce o un po’ di tacchino alla piastra, con un bel piatto di verdure cotte – zucchine o broccoli al vapore, che non mi appesantiscono. L’olio lo uso con il contagocce, giusto un cucchiaino, perché il medico mi ha detto che i grassi vanno tenuti d’occhio, anche se sono quelli buoni. Preparare in anticipo è una gran cosa, lo faccio anch’io: la domenica mi metto lì a cuocere un po’ di tutto e poi durante la settimana tiro fuori dal frigo quello che serve. È una scocciatura, ma almeno non mi ritrovo a improvvisare con schifezze.

Il mio cruccio, però, è che dopo un po’ mi stufo. Sempre le solite verdure, le solite proteine… con il diabete e l’età non è che posso permettermi chissà quali esperimenti. Tu hai scritto di spinaci e pollo, e mi piace l’idea, magari ci provo. Io di mio ogni tanto faccio una zuppa di lenticchie, poca roba, giusto 30-40 grammi a crudo, con un po’ di carote e sedano: mi scalda lo stomaco e non mi fa sentire troppo a dieta. Però, dico la verità, vorrei qualcosa di diverso, che non mi mandi la glicemia alle stelle e che non sia troppo pesante per le mie povere ossa. Voi come fate a non annoiarvi? Qualche idea semplice ma gustosa da condividere con una vecchia come me? Grazie, che ogni consiglio è oro!
Ciao a tutti, mi sa che questo thread mi sta salvando la vita in questi giorni! Leggervi è un bel modo per tirarmi su, soprattutto quando la bilancia sembra prendersi gioco di me. Io sono in piena missione "dimagrire per la mia estate", perché a luglio ho un matrimonio – il mio! – e voglio sentirmi bene con me stessa quel giorno, senza arrancare dietro al vestito o sfinirmi dopo due passi. Il diabete, però, è una bella rogna da gestire, e come dite voi, pianificare i pasti è un lavoro a tempo pieno. Non si tratta solo di perdere chili, ma di farlo senza mandare tutto all’aria con la glicemia.

Anch’io ho preso l’abitudine di spezzettare i pasti, perché se arrivo affamata a pranzo o cena è la fine: mangio troppo e poi i valori schizzano. La mattina parto con qualcosa di veloce ma che mi tenga su, tipo uno yogurt greco senza zuccheri con qualche noce e un cucchiaio di semi di chia – mi piace quel tocco croccante, e mi riempie senza appesantirmi. I carboidrati li tengo d’occhio, sempre integrali e pesati: 50 grammi di quinoa o avena a crudo, che misuro con la bilancia come se fosse un rito sacro. Non sgarrare è dura, ma per il gran giorno ne vale la pena.

A pranzo e cena mi sbizzarrisco un po’, ma sempre con juicio. Proteine magre come petto di pollo o filetto di merluzzo, verdure a volontà – adoro le insalatone con rucola, pomodorini e un filo d’olio extravergine – e magari una fettina di avocado se voglio coccolarmi. Le verdure sono il mio trucco per non sentirmi a stecchetto: zucchine grigliate, finocchi crudi, cavolo al vapore… cambiano il piatto senza complicarmi la vita. Preparare in anticipo è diventato il mio mantra: la domenica mi chiudo in cucina e faccio scorta di pollo cotto, verdure già pronte e cereali porzionati. Durante la settimana è un salvavita, perché con i preparativi del matrimonio non ho tempo di improvvisare, e così evito di cedere a schifezze.

Leggendo il tuo post, djsemi, mi sono segnata l’idea dell’insalata di spinaci col pollo, sembra semplice ma sfiziosa. Anche tu, con la zuppa di lenticchie, mi hai dato uno spunto: magari provo a farla con un po’ di curcuma, che mi piace il sapore e dicono faccia bene. Però, confesso, a volte mi stanco anch’io di mangiare sempre le stesse cose. Il diabete mi tiene con le briglie corte, e per il matrimonio voglio perdere ancora qualche chilo senza impazzire. Voi come fate a rendere i pasti meno monotoni? Avete qualche ricetta leggera ma con un twist, che non mi faccia pentire davanti allo specchio o al glucometro? Io per esempio ieri ho provato a grigliare del tacchino con un po’ di limone e rosmarino, ed è venuto buono senza strafare coi condimenti. Ogni suggerimento è benvenuto, che tra glicemia e preparativi sto cercando di non perdere la testa! Grazie a chi mi darà una mano!
 
Ehi, devo dire che leggervi mi sta dando una bella spinta, anche se alla fine ognuno pensa un po’ per sé, no? Io sono qui a combattere con i chili di troppo dopo un infortunio che mi ha tenuta ferma per mesi. Una caviglia rotta, niente di drammatico, ma abbastanza per farmi perdere il ritmo e mettere su peso come se non ci fosse un domani. Ora sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma con il diabete che mi tiene d’occhio e un corpo che non risponde più come prima, è una guerra quotidiana. Pianificare i pasti? Una rottura, ma se non lo faccio mi ritrovo a mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto mano, e la glicemia ringrazia.

Io mi sono organizzata così: la mattina mi butto su qualcosa che mi riempia senza troppi pensieri. Ultimamente sto andando avanti con una fetta di pane integrale, un po’ di formaggio spalmabile magro e qualche fettina di cetriolo per non morire di noia. I carboidrati li peso sempre, 50 grammi di farro o riso integrale, perché se sgarro me ne accorgo subito. Non è che abbia tutta questa voglia di stare a contare, ma almeno mi evita di sentirmi uno straccio dopo. La fame però è una bestia, e se non mi riempio per bene rischio di crollare a metà giornata.

A pranzo e cena cerco di tenere tutto leggero ma sostanzioso, perché dopo l’infortunio il metabolismo è diventato un bradipo. Di solito punto su una porzione di tacchino o pesce, tipo sogliola, con un mucchio di verdure – cavolfiori al forno o spinaci saltati con un goccio d’olio, niente di più. Preparo tutto prima, tipo il weekend, così durante la settimana non devo pensare troppo: apro il frigo, scaldo e mangio. Funziona, ma dopo un po’ mi stufo anch’io. Sempre le solite cose, sempre lo stesso sapore… con il diabete non è che posso inventarmi chissà cosa, e le articolazioni che ancora si lamentano non aiutano.

Tu parlavi della zuppa di lenticchie, e sì, potrebbe essere una buona idea per cambiare. Io ci metterei un po’ di pepe o paprika, giusto per non sentirmi troppo in punizione. Però, dico la verità, sto cercando qualcosa che mi sazi davvero senza farmi sentire una monaca di clausura. Tipo, ieri ho provato a fare del pollo al forno con un po’ di senape e un filo di miele – poco, eh, che la glicemia non perdona – ed è venuto decente, mi ha tenuta a bada senza troppi drammi. Voi che fate per non annoiarvi? Qualcosa di semplice, che riempia e non mi mandi i valori alle stelle? Perché io tra il recupero, il diabete e la bilancia sto cercando di non buttarmi giù dal balcone. Ogni idea è buona, purché mi tenga lo stomaco pieno e la testa a posto!
 
Ehi, che bello leggere tutte le vostre idee per gestire i pasti con il diabete! Vi confesso una cosa: per me, il cibo è sempre stato un rifugio, soprattutto nei momenti di stress o quando le emozioni prendono il sopravvento. Ma da quando ho iniziato a pianificare i pasti in modo furbo, senza spendere una fortuna, la mia vita è cambiata. Voglio condividere con voi qualche trucchetto che mi sta aiutando a stare meglio, senza svuotare il portafoglio.

Prima di tutto, ho scoperto la magia delle verdure di stagione. Al mercato vicino casa mia, carote, zucchine e cavoli costano pochissimo, e con un po’ di creatività diventano piatti super gustosi. Per esempio, faccio spesso una zuppa di verdure miste: butto tutto in pentola con un po’ di spezie (tipo curcuma o origano, che costano poco e danno sapore) e il gioco è fatto. Riempie, è sana e tiene a bada la voglia di sgranocchiare schifezze quando sono nervoso.

Un altro trucco che adoro è preparare porzioni in anticipo. La domenica mi metto a cucinare per un paio di giorni: riso integrale, lenticchie, magari del pollo al forno con limone e rosmarino. Divido tutto in contenitori e così, quando arrivo a casa stanco o giù di morale, non cado nella trappola di ordinare cibo spazzatura. A proposito, il riso integrale è un salvavita: costa poco, sazia a lungo e non fa impennare la glicemia.

Per i momenti in cui sento quella voglia irresistibile di dolce (e chi non la conosce?), ho trovato un’alternativa economica: yogurt greco naturale con un cucchiaino di miele e qualche fettina di mela. Sembra una sciocchezza, ma mi dà quella soddisfazione senza sensi di colpa. E poi, le mele sono sempre un affare al supermercato!

Per muovermi senza spendere, ho iniziato a fare camminate veloci nel parco vicino casa. Non serve una palestra: metto le cuffie, ascolto musica che mi carica e via. Mi aiuta a scaricare le emozioni senza buttarmi sul cibo. E se piove, ci sono un sacco di video di esercizi gratuiti su YouTube, tipo yoga o workout leggeri, che si possono fare in salotto.

Insomma, sto imparando che pianificare i pasti e ascoltare il mio corpo non è solo una questione di diabete, ma anche di volermi bene senza stressare il conto in banca. Se avete altri consigli per piatti economici o modi per resistere alla tentazione di mangiare per noia, sono tutto orecchie! Forza, che ce la facciamo!