Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui a condividere un po’ della mia esperienza con l’ipotiroidismo e il tentativo di perdere peso, che diciamocelo, non è proprio una passeggiata. Vivo con questa condizione da qualche anno ormai, e ho imparato sulla mia pelle quanto possa complicare le cose quando si tratta di bilanciare dieta, sport e salute generale.
All’inizio è stato frustrante: mangiavo poco, mi muovevo, ma la bilancia non si spostava di un grammo. Poi ho capito che il problema non era solo "mangiare meno e muoversi di più". Con l’ipotiroidismo, il metabolismo è come un motore che gira al rallentatore, e se non stai attento, rischi di fare più danni che altro. Sono andata da un endocrinologo – fondamentale, credetemi – e dopo un po’ di analisi abbiamo aggiustato la dose di levotiroxina. Non è stato magico dall’oggi al domani, ma piano piano ho iniziato a sentirmi meno stanca e gonfia.
Per la dieta, ho dovuto fare pace con l’idea che non potevo seguire i soliti piani "standard". Ho lavorato con una nutrizionista che mi ha aiutato a puntare su alimenti che supportano la tiroide: niente di assurdo, solo più verdure come spinaci e cavoli (ma cotti, perché crudi possono interferire), pesce per lo iodio e selenio, e ho tagliato un po’ di zuccheri e carboidrati semplici che mi facevano sentire uno straccio. Non è una dieta drastica, mangio ancora pasta e pane, ma sto attenta alle porzioni e cerco di tenere un equilibrio. La fame nervosa è un altro nemico, soprattutto nei giorni no, ma sto imparando a gestirla con tisane o qualche noce invece di buttarmi sui biscotti.
L’attività fisica è un capitolo a parte. Con la stanchezza cronica dell’ipotiroidismo, andare in palestra sembrava un sogno lontano. Ho iniziato con camminate, anche solo 20 minuti, poi ho aggiunto un po’ di yoga per sciogliere il corpo. Ora riesco a fare qualche sessione leggera di pesi, ma sempre ascoltando il mio corpo: se esagero, il giorno dopo sono ko. Il trucco è stato trovare un ritmo sostenibile, non ammazzarmi di fatica per poi mollare tutto.
Non vi nego che ci sono momenti in cui mi guardo allo specchio e penso "ma chi me lo fa fare?". Però poi vedo i piccoli progressi: non solo il peso che scende (lentamente, eh), ma anche più energia e meno nebbia mentale. Il supporto del medico è stato cruciale, e consiglio a chiunque sia nella mia situazione di non fare tutto da soli. L’ipotiroidismo non è una scusa, ma una variabile che va gestita con pazienza e strategia. Qualcuno di voi ha trucchi o esperienze da condividere? Mi piacerebbe sapere come ve la cavate!
All’inizio è stato frustrante: mangiavo poco, mi muovevo, ma la bilancia non si spostava di un grammo. Poi ho capito che il problema non era solo "mangiare meno e muoversi di più". Con l’ipotiroidismo, il metabolismo è come un motore che gira al rallentatore, e se non stai attento, rischi di fare più danni che altro. Sono andata da un endocrinologo – fondamentale, credetemi – e dopo un po’ di analisi abbiamo aggiustato la dose di levotiroxina. Non è stato magico dall’oggi al domani, ma piano piano ho iniziato a sentirmi meno stanca e gonfia.
Per la dieta, ho dovuto fare pace con l’idea che non potevo seguire i soliti piani "standard". Ho lavorato con una nutrizionista che mi ha aiutato a puntare su alimenti che supportano la tiroide: niente di assurdo, solo più verdure come spinaci e cavoli (ma cotti, perché crudi possono interferire), pesce per lo iodio e selenio, e ho tagliato un po’ di zuccheri e carboidrati semplici che mi facevano sentire uno straccio. Non è una dieta drastica, mangio ancora pasta e pane, ma sto attenta alle porzioni e cerco di tenere un equilibrio. La fame nervosa è un altro nemico, soprattutto nei giorni no, ma sto imparando a gestirla con tisane o qualche noce invece di buttarmi sui biscotti.
L’attività fisica è un capitolo a parte. Con la stanchezza cronica dell’ipotiroidismo, andare in palestra sembrava un sogno lontano. Ho iniziato con camminate, anche solo 20 minuti, poi ho aggiunto un po’ di yoga per sciogliere il corpo. Ora riesco a fare qualche sessione leggera di pesi, ma sempre ascoltando il mio corpo: se esagero, il giorno dopo sono ko. Il trucco è stato trovare un ritmo sostenibile, non ammazzarmi di fatica per poi mollare tutto.
Non vi nego che ci sono momenti in cui mi guardo allo specchio e penso "ma chi me lo fa fare?". Però poi vedo i piccoli progressi: non solo il peso che scende (lentamente, eh), ma anche più energia e meno nebbia mentale. Il supporto del medico è stato cruciale, e consiglio a chiunque sia nella mia situazione di non fare tutto da soli. L’ipotiroidismo non è una scusa, ma una variabile che va gestita con pazienza e strategia. Qualcuno di voi ha trucchi o esperienze da condividere? Mi piacerebbe sapere come ve la cavate!