Ciao a tutti, oggi vorrei condividere un po’ della mia esperienza con l’alimentazione separata e come la sto combinando con lo yoga per sentirmi più energica e flessibile. Da quando ho iniziato a praticare yoga regolarmente, ho notato che il modo in cui mangio influisce tantissimo sulla mia performance e sul mio benessere generale. Per questo ho deciso di provare l’alimentazione separata, che si basa sull’idea di non mischiare certi gruppi di alimenti nello stesso pasto per favorire la digestione e avere più vitalità.
In pratica, l’alimentazione separata divide i cibi in tre categorie principali: proteine, carboidrati e grassi. L’idea è che ogni gruppo richiede enzimi digestivi diversi, e mescolarli può rallentare il processo, facendoci sentire pesanti o gonfi. Per esempio, io cerco di non mangiare carne o pesce (proteine) insieme a pasta o riso (carboidrati). Invece, abbino le proteine a verdure non amidacee, come zucchine, spinaci o broccoli, che sono più neutre e non creano conflitto. I carboidrati, come patate o cereali, li mangio con verdure o un po’ di grassi sani, tipo olio d’oliva.
Un esempio di come organizzo i miei pasti? Al mattino, prima di una sessione di yoga, scelgo qualcosa di leggero e a base di carboidrati, come una ciotola di avena con frutta fresca. Questo mi dà energia senza appesantirmi durante le asana. A pranzo, se ho voglia di proteine, preparo del pollo alla griglia con un’insalata di rucola e cetrioli. La sera, invece, punto su verdure cotte al vapore con un filo d’olio o magari una zuppa di legumi, che considero più neutra. Ho notato che, evitando di mischiare troppi gruppi, mi sento meno stanca e il mio corpo risponde meglio agli allungamenti e alle posizioni.
Un altro aspetto che mi piace di questo approccio è che mi aiuta a essere più consapevole di quello che mangio, un po’ come lo yoga mi insegna ad ascoltare il mio corpo. Non è una dieta restrittiva, ma piuttosto un modo per capire cosa mi fa stare bene. Per esempio, dopo una lezione intensa di vinyasa, un piatto di verdure e riso integrale mi ricarica senza appesantirmi. E se voglio qualcosa di più sostanzioso, scelgo un pasto proteico, ma sempre tenendo a mente di non esagerare con le combinazioni.
Ovviamente, non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ma per me sta funzionando. La digestione è migliorata, ho meno gonfiore e mi sento più leggera durante le pratiche. Inoltre, credo che questo stile alimentare si sposi bene con lo yoga perché entrambi puntano all’equilibrio e all’ascolto di sé. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? O magari avete altri trucchi per combinare alimentazione e yoga per avere più energia? Mi piacerebbe sapere come vi trovate!
In pratica, l’alimentazione separata divide i cibi in tre categorie principali: proteine, carboidrati e grassi. L’idea è che ogni gruppo richiede enzimi digestivi diversi, e mescolarli può rallentare il processo, facendoci sentire pesanti o gonfi. Per esempio, io cerco di non mangiare carne o pesce (proteine) insieme a pasta o riso (carboidrati). Invece, abbino le proteine a verdure non amidacee, come zucchine, spinaci o broccoli, che sono più neutre e non creano conflitto. I carboidrati, come patate o cereali, li mangio con verdure o un po’ di grassi sani, tipo olio d’oliva.
Un esempio di come organizzo i miei pasti? Al mattino, prima di una sessione di yoga, scelgo qualcosa di leggero e a base di carboidrati, come una ciotola di avena con frutta fresca. Questo mi dà energia senza appesantirmi durante le asana. A pranzo, se ho voglia di proteine, preparo del pollo alla griglia con un’insalata di rucola e cetrioli. La sera, invece, punto su verdure cotte al vapore con un filo d’olio o magari una zuppa di legumi, che considero più neutra. Ho notato che, evitando di mischiare troppi gruppi, mi sento meno stanca e il mio corpo risponde meglio agli allungamenti e alle posizioni.
Un altro aspetto che mi piace di questo approccio è che mi aiuta a essere più consapevole di quello che mangio, un po’ come lo yoga mi insegna ad ascoltare il mio corpo. Non è una dieta restrittiva, ma piuttosto un modo per capire cosa mi fa stare bene. Per esempio, dopo una lezione intensa di vinyasa, un piatto di verdure e riso integrale mi ricarica senza appesantirmi. E se voglio qualcosa di più sostanzioso, scelgo un pasto proteico, ma sempre tenendo a mente di non esagerare con le combinazioni.
Ovviamente, non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ma per me sta funzionando. La digestione è migliorata, ho meno gonfiore e mi sento più leggera durante le pratiche. Inoltre, credo che questo stile alimentare si sposi bene con lo yoga perché entrambi puntano all’equilibrio e all’ascolto di sé. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? O magari avete altri trucchi per combinare alimentazione e yoga per avere più energia? Mi piacerebbe sapere come vi trovate!