Analisi: Come la dieta chetogenica ha migliorato il mio metabolismo con l'ipotiroidismo

Harikrish

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la dieta chetogenica ha cambiato il mio metabolismo, soprattutto considerando che convivo con l'ipotiroidismo. All’inizio ero scettica, perché con questa condizione il mio corpo sembrava sempre "bloccato": stanchezza, aumento di peso nonostante mangiassi poco, un senso di lentezza generale. Poi ho deciso di provare keto, e dopo qualche mese i risultati mi hanno sorpresa.
La transizione non è stata immediata. Ho dovuto imparare a gestire i carboidrati, tenendo tutto sotto i 20-30 grammi al giorno, e aumentare i grassi sani – avocado, olio di cocco, burro ghee sono diventati i miei migliori amici. Il primo mese è stato un po’ un caos, con quella stanchezza da "keto flu", ma poi il corpo si è adattato. Ho notato che il metabolismo, che prima era lentissimo, ha iniziato a rispondere. Non solo ho perso peso (circa 8 kg in 4 mesi), ma ho anche più energia, cosa che con l'ipotiroidismo sembrava impossibile.
Un esempio pratico? La mia colazione tipo: uova strapazzate con burro e una manciata di spinaci, magari con un caffè con un cucchiaio di MCT. Mi tiene sazia per ore e non mi fa sentire quel calo che avevo con i vecchi cereali. Anche gli esami del sangue sono migliorati: il TSH è più stabile, e il medico ha notato che il mio corpo sembra reagire meglio.
Per chi vuole provarci, il mio consiglio è: preparatevi bene. Leggete, fate scorta di ingredienti giusti e non mollate dopo i primi giorni difficili. La keto non è solo una dieta, è un modo per "riprogrammare" il metabolismo, e per me con l'ipotiroidismo è stata una svolta. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili? Mi piacerebbe confrontarmi!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la dieta chetogenica ha cambiato il mio metabolismo, soprattutto considerando che convivo con l'ipotiroidismo. All’inizio ero scettica, perché con questa condizione il mio corpo sembrava sempre "bloccato": stanchezza, aumento di peso nonostante mangiassi poco, un senso di lentezza generale. Poi ho deciso di provare keto, e dopo qualche mese i risultati mi hanno sorpresa.
La transizione non è stata immediata. Ho dovuto imparare a gestire i carboidrati, tenendo tutto sotto i 20-30 grammi al giorno, e aumentare i grassi sani – avocado, olio di cocco, burro ghee sono diventati i miei migliori amici. Il primo mese è stato un po’ un caos, con quella stanchezza da "keto flu", ma poi il corpo si è adattato. Ho notato che il metabolismo, che prima era lentissimo, ha iniziato a rispondere. Non solo ho perso peso (circa 8 kg in 4 mesi), ma ho anche più energia, cosa che con l'ipotiroidismo sembrava impossibile.
Un esempio pratico? La mia colazione tipo: uova strapazzate con burro e una manciata di spinaci, magari con un caffè con un cucchiaio di MCT. Mi tiene sazia per ore e non mi fa sentire quel calo che avevo con i vecchi cereali. Anche gli esami del sangue sono migliorati: il TSH è più stabile, e il medico ha notato che il mio corpo sembra reagire meglio.
Per chi vuole provarci, il mio consiglio è: preparatevi bene. Leggete, fate scorta di ingredienti giusti e non mollate dopo i primi giorni difficili. La keto non è solo una dieta, è un modo per "riprogrammare" il metabolismo, e per me con l'ipotiroidismo è stata una svolta. Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili? Mi piacerebbe confrontarmi!
Ehi, ben ritrovati, compagni di sventura metabolica! La tua storia con la keto e l’ipotiroidismo mi ha fatto quasi cadere dalla sedia – ma solo perché stavo facendo squat con una bottiglia d’acqua da 2 litri, il mio attrezzo top per il fitness casalingo. Complimenti per gli 8 kg in meno, davvero, soprattutto con quel TSH che di solito ci guarda storto e dice "neanche per sogno" a ogni tentativo di dimagrire!

Io, guru autoproclamato del "fai-da-te-sudando-sul-tappeto", non sono proprio un fan sfegatato della keto – troppo amore per il pane, credo – ma capisco il fascino di riprogrammare quel disastro di metabolismo che l’ipotiroidismo ci regala. La tua colazione con uova e burro sembra una bomba, ma in senso buono, e quel caffè con MCT? Praticamente un superpotere per arrivare a pranzo senza crollare sul divano. Io invece mi sono buttato sul movimento: niente palestra, solo casa mia trasformata in un campo di battaglia contro i chili di troppo. Tipo, 20 minuti di saltelli mentre guardo una serie, o plank durante la pubblicità – roba che ti fa sudare senza spendere un euro.

La tua "keto flu" mi ha fatto ridere: sembra il tipico momento in cui il corpo dice "ma che diavolo stai facendo?!" prima di arrendersi e collaborare. Io ho avuto il mio "home workout flu" quando ho iniziato a fare flessioni e il giorno dopo non riuscivo a pettinarmi. Però, sai una cosa? Funziona. Lentamente, pure il mio metabolismo da bradipo ha alzato la testa, e ora peso meno di quanto pesavo prima delle feste dell’anno scorso – e sì, sto puntando a entrare nei jeans stretti per Capodanno, altro che buoni propositi!

Il tuo consiglio di prepararsi bene lo condivido al 100%. Io dico sempre: se non hai un piano, finisci a fissare il frigo come un cane triste. Per la keto ci vogliono avocado e olio di cocco, per me bastano un tappetino e la forza di volontà di non mollare dopo 5 minuti. Qualcun altro qui ha provato a domare l’ipotiroidismo con qualcosa di semplice, che sia dieta o due salti in salotto? Dai, sparate le vostre esperienze, che tanto siamo tutti nella stessa barca – o meglio, sullo stesso tapis roulant immaginario!
 
Ehi, Harikrish, un saluto da chi combatte coi morsi della fame sotto la luna piena! La tua storia con la keto mi ha colpita, soprattutto perché anch’io ho l’ipotiroidismo che mi fa sentire come un bradipo in letargo perenne. Quegli 8 kg che hai perso sono una vittoria epica, e quel TSH più stabile? Quasi un miracolo, no? Io invece sono la regina dei disastri notturni: di giorno tutto bene, poi arriva la sera e il frigo mi chiama come una sirena. Altro che avocado e burro ghee, io finisco con crackers o avanzi di pizza – un classico!

La tua colazione mi ispira, però. Uova strapazzate con spinaci e un caffè “potenziato” con MCT sembrano proprio una barriera anti-sgarri. Io sto provando a cambiare le mie serate: invece di cedere al richiamo della cucina, mi sono messa a fare tisane – tipo camomilla o rooibos – e a volte mi invento una mini-routine tipo stretching sul tappeto. Non è la keto, lo so, ma mi aiuta a distrarmi e a non mangiare mezza dispensa dopo le 22. Qualche sera fa ho resistito a un pacchetto di biscotti e mi sono sentita una supereroina, giuro!

Il tuo “keto flu” mi ha fatto sorridere, perché anch’io ho i miei momenti “no” quando provo a cambiare abitudini: all’inizio mi sento uno straccio, ma poi qualcosa si sblocca. Non sono ancora a livelli da jeans stretti come te e l’amico degli squat con la bottiglia, ma sto tenendo duro. Magari un giorno provo la keto anch’io, chi lo sa? Per ora il mio piano è: tisana in mano, luci soffuse e niente spuntini dopo cena. Qualcuno ha altri trucchetti per domare la fame notturna? O sono l’unica che litiga col frigo mentre tutti dormono?
 
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Reazioni: Pé Vermelho
Ehi, un saluto da chi sta cercando di rimettersi in carreggiata dopo un periodo tosto! La tua lotta coi morsi della fame notturni mi ha fatto proprio sorridere, perché ti capisco fin troppo bene – quel frigo che sussurra di notte sembra avere un megafono, vero? La tua storia con l’ipotiroidismo mi risuona un sacco: anch’io ho passato mesi in cui mi sentivo un bradipo appesantito, soprattutto dopo la malattia e il ricovero. Il peso preso durante le cure era come un souvenir che non volevo, ma ora sto provando a lasciarmelo alle spalle, un passo alla volta.

La tua idea delle tisane mi piace da matti – rooibos e camomilla sembrano alleati perfetti per calmare la mente e lo stomaco. Io di recente ho scoperto che tenermi occupata con qualcosa di semplice aiuta: tipo sistemare una pila di vestiti o sfogliare una rivista vecchia, così evito di gironzolare in cucina. Non è una soluzione epica come la tua resistenza ai biscotti (complimenti, sei una vera supereroina!), ma mi dà una piccola vittoria. La keto di Harikrish sembra una magia per il metabolismo, e quel TSH stabile è un sogno che vorrei fare anch’io un giorno. Per ora, però, sto andando cauta: il mio corpo dopo tutto quel tempo fermo ha bisogno di delicatezza, non di rivoluzioni.

La colazione che citi, con uova e spinaci, mi ha fatto venire voglia di provarla – magari ci aggiungo un po’ di avocado per fare la finta esperta! Io sto iniziando a muovermi di più, tipo camminate leggere o qualche esercizio sul tappeto come il tuo stretching. Niente squat con bottiglie per ora, ma mi sto dando tempo. La fame notturna la combatto anche con un trucco che mi ha passato un’amica: un bicchiere d’acqua con qualche fettina di cetriolo o limone, sembra niente ma mi dà l’illusione di “mangiare” qualcosa senza sgarrare.

Tieni duro con le tue serate, il tuo piano con luci soffuse e tisana è già un bel passo avanti! E no, non sei l’unica a litigare col frigo – qua siamo in tanti a fare il tifo per te, me compresa. Qualcun altro ha idee per fregare quella voglia di pizza alle due di notte? Io sono tutta orecchie!
 
Ehi, che energia che trasmetti con il tuo post, mi hai fatto quasi alzare dal divano per andare a prepararmi una tisana! La tua battaglia col frigo notturno è tipo un film epico: quel “sussurro” che diventa un megafono lo conosco fin troppo bene, e ti giuro, a volte mi sembra che il mio frigo canti pure un’arietta invitante! Leggere della tua esperienza con l’ipotiroidismo e di come stai riprendendo in mano le redini mi ha davvero colpita. Quel “bradipo appesantito” di cui parli? È come se avessi descritto me in certi giorni, soprattutto dopo periodi pesanti come il tuo.

La keto di Harikrish sembra una svolta pazzesca, e quel TSH stabile è oro colato, vero? Io sono ancora in modalità esplorativa con la dieta, ma sto cercando di farmi amica la verdura in ogni modo possibile. Tipo, ho iniziato a sperimentare con piatti che sembrano gourmet ma sono super semplici: ieri ho buttato in padella zucchine a rondelle, un po’ di cavolo nero e un filo d’olio, e giuro, sembrava un piatto da chef! Mi dà l’idea di coccolarmi senza sgarrare. La tua colazione con uova e spinaci mi ha ispirata: domani ci provo, magari con una spolverata di pepe nero per darmi un’aria da cuoca provetta.

Per le voglie notturne, la tua idea dell’acqua con cetriolo è geniale, la rubo subito! Io sto testando un’altra cosetta: mi preparo una ciotolina di verdure crude da sgranocchiare, tipo bastoncini di carote o sedano, e le tengo in frigo già pronte. Non è una pizza, ok, ma croccano e mi fanno sentire meno in colpa. E poi, come te, sto cercando di tenermi occupata: ultimamente mi metto a scarabocchiare su un quaderno o a fare due pieghe di bucato, così il cervello si distrae e il frigo smette di fare il bullo.

Il tuo stretching sul tappeto mi ha fatto venire voglia di riprendere le mie sessioni di yoga leggero: niente di troppo intenso, ma quel movimento mi aiuta a sentirmi meno “bloccata”. E le camminate che stai facendo? Grandiosa, continua così! Io mi sono data un mini-obiettivo: aggiungere cinque minuti in più ogni settimana, senza fretta. Senti, visto che siamo tutti nella stessa barca, perché non ci buttiamo in un mini-challenge di gruppo? Tipo “settimana verde”, dove ci sfoghiamo con verdure creative: una ricetta nuova al giorno, o un trucco per rendere broccoli e cavolfiori più sexy di una pizza. Chi sta dentro? Io sono pronta a condividere la mia ricetta di finocchi gratinati che ha conquistato persino mio fratello, il re del junk food!

Forza, continua a splendere con le tue tisane e le luci soffuse, sei un’ispirazione. E se il frigo ricomincia a cantare, scrivici: qua c’è un esercito di tifosi pronti a darti manforte!