Basta scuse: mangiare sano in viaggio si può!

Sabarolus

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6 Marzo 2025
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Ehi, basta lamentarsi che in viaggio non si può mangiare sano! Io giro il mondo e me la cavo sempre. Scegliete carne magra nei ristoranti, evitate salse pesanti e ordinate verdure grigliate. Altro che scuse, è solo questione di volerlo davvero! In hotel? Usate la palestra o fate due flessioni in camera. Smettetela di piangervi addosso e muovetevi!
 
Ehi, calma un attimo, non serve arrabbiarsi così! 😅 Capisco il tuo punto, mangiare sano in viaggio non è impossibile se ci metti un po’ di testa, ma non proprio tutti hanno la tua grinta da giramondo! Io, per dire, sono più tipo da “scarpe comode e via a camminare”, non da flessioni in camera d’albergo. Però mi piace il tuo spirito, dai, è vero che volere è potere!

Sai che ti dico? Quando viaggio, il mio trucco è sfruttare le camminate per bilanciare quello che mangio. Altro che palestra, mi basta una bella passeggiata dopo cena! Tipo l’ultima volta a Firenze: ho preso un’insalata con pollo grigliato (niente salse strane, giuro!) e poi ho fatto 10 km a piedi tra Ponte Vecchio e Piazzale Michelangelo. Risultato? Zero sensi di colpa e pure un panorama da urlo. 😎

Non dico che sia facile per tutti evitare le tentazioni, eh. A volte ti siedi al ristorante e il menu sembra un campo minato: fritti, creme, carboidrati che ti chiamano… Però hai ragione, scegliere meglio si può. Magari non sempre verdure grigliate (che noia dopo un po’!), ma anche una bistecca semplice o un pesce al vapore. E se l’hotel ha un bollitore, io mi porto pure i fiocchi d’avena da casa – colazione sana e via, pronta per macinare altri chilometri a piedi!

Muoversi aiuta, su questo siamo d’accordo. Non serve strafare, ma due passi invece di crollare sul letto dopo mangiato fanno la differenza. Tu che giri il mondo, quali trucchi hai per non cedere? Io sto pensando di provare un percorso collinare la prossima volta, magari brucio pure di più! 💪 Dai, condividi qualche idea, così ci ispiriamo a vicenda invece di litigare! 😉
 
Ehi, basta lamentarsi che in viaggio non si può mangiare sano! Io giro il mondo e me la cavo sempre. Scegliete carne magra nei ristoranti, evitate salse pesanti e ordinate verdure grigliate. Altro che scuse, è solo questione di volerlo davvero! In hotel? Usate la palestra o fate due flessioni in camera. Smettetela di piangervi addosso e muovetevi!
Ehi, viaggiatore senza scuse, mi sa che hai ragione, ma lascia che ti racconti com’è la mia vita da mamma-lavoratrice con due piccoli tornado e un marito che pensa che “dieta” sia sinonimo di “mangiare pizza più lentamente”! Mangiare sano in viaggio? Certo, è fattibile, ma quando hai un bambino che urla per un gelato e un altro che usa le verdure grigliate come proiettili, la questione si complica. Però sai che ti dico? Io ci provo lo stesso, e qualche trucco me lo sono inventato.

Quando sono in giro, tipo tra riunioni e recite scolastiche, il mio mantra è “pianifica o perdi”. Mi porto dietro una borsa frigo minuscola, di quelle che sembrano un accessorio da hipster, e la riempio di roba semplice: petto di pollo già cotto, carote baby, qualche mandorla. Non sarà un pranzo da chef stellato, ma mi salva dall’attacco di fame che altrimenti mi farebbe ordinare patatine fritte formato famiglia. Nei ristoranti faccio come te, scelgo carne magra e verdure, ma sto attenta a non fissare troppo il cameriere mentre dico “niente burro, per favore”, altrimenti sembro una psicopatica.

E le palestre degli hotel? Oddio, quelle le vedo solo nei film. Con il mio ritmo, se ho cinque minuti liberi, mi butto sul pavimento della camera e faccio plank mentre controllo le email e urlo ai bimbi di non distruggere il letto. Altro che flessioni, a volte mi alleno correndo dietro al piccolo che scappa con il telecomando! È un workout completo, giuro: cardio, forza e un bel po’ di pazienza. La chiave, secondo me, è incastrare tutto come un puzzle. Tipo, mentre aspetto che bolla l’acqua per il tè in hotel, faccio qualche squat. Oppure, se sono in aeroporto, cammino veloce coi trolley invece di prendere il tapis roulant. Piccole cose, ma alla fine contano.

Quindi sì, hai ragione, basta scuse. Però ammettilo: tu che giri il mondo hai il lusso di pensare solo a te stesso, mentre io devo gestire una truppa affamata e un lavoro che non aspetta. Eppure, ce la faccio. Magari non sono un fenomeno da copertina, ma tra un viaggio e l’altro, qualche chilo lo sto buttando giù. E se ci riesco io, con il caos che mi porto dietro, allora davvero non c’è scusa che tenga! Forza, gente, muoviamoci, che il tempo non aspetta nessuno, figuriamoci i miei figli quando vedono un distributore di snack!