Ragazzi, sono in un loop infinito e non ne esco! Mangio fuori praticamente ogni giorno, tra pranzi di lavoro e cene con amici, e il mio peso? Fermo, immobile, come una statua di marmo. Mi sono stufato di vedere sempre lo stesso numero sulla bilancia, sembra che mi stia prendendo in giro. Ho provato di tutto: ordinare insalate che sembrano un prato, evitare il pane come se fosse il nemico pubblico numero uno, persino dire "no grazie" al tiramisù della nonna del ristorante sotto casa, e vi assicuro che è una tortura. Niente, zero, nada. Il mio corpo ha deciso che questo è il suo punto di non ritorno e non vuole saperne di scendere.
Qualche giorno fa ho pensato: "Ok, forse esagero con le porzioni anche se sono sane". Allora ho iniziato a chiedere mezze porzioni, a dividere il piatto con un collega, ma poi arriva il cameriere con quel sorrisetto e ti piazza davanti un "assaggino" di qualcosa che non avevi ordinato. E io, debole di spirito, cedo. Tipo ieri: insalata di pollo e poi un cucchiaino di crema al mascarpone "perché è leggera". Leggera un cavolo, mi sa che mi ha appesantito l’anima più che lo stomaco.
Però non mi arrendo. Sto provando a fare pace con i menù, a cercare opzioni che non mi facciano sentire un monaco in penitenza ma che tengano anche la bilancia dalla mia parte. Tipo, ho scoperto che se prendo un secondo con verdure grigliate e salto il primo, non mi sento né affamato né in colpa. Ma poi c’è il vino. Un bicchiere non si nega mai, no? O forse sì? Non lo so, sono confuso. Qualcuno di voi ha qualche trucco per non impazzire mangiando fuori senza sabotarsi? Io le ho provate tutte, o almeno credo. Datemi una mano, vi prego, perché sto per dichiarare guerra ai ristoranti e non so se vincerò!
Qualche giorno fa ho pensato: "Ok, forse esagero con le porzioni anche se sono sane". Allora ho iniziato a chiedere mezze porzioni, a dividere il piatto con un collega, ma poi arriva il cameriere con quel sorrisetto e ti piazza davanti un "assaggino" di qualcosa che non avevi ordinato. E io, debole di spirito, cedo. Tipo ieri: insalata di pollo e poi un cucchiaino di crema al mascarpone "perché è leggera". Leggera un cavolo, mi sa che mi ha appesantito l’anima più che lo stomaco.
Però non mi arrendo. Sto provando a fare pace con i menù, a cercare opzioni che non mi facciano sentire un monaco in penitenza ma che tengano anche la bilancia dalla mia parte. Tipo, ho scoperto che se prendo un secondo con verdure grigliate e salto il primo, non mi sento né affamato né in colpa. Ma poi c’è il vino. Un bicchiere non si nega mai, no? O forse sì? Non lo so, sono confuso. Qualcuno di voi ha qualche trucco per non impazzire mangiando fuori senza sabotarsi? Io le ho provate tutte, o almeno credo. Datemi una mano, vi prego, perché sto per dichiarare guerra ai ristoranti e non so se vincerò!