Ehi, mentre leggevo del tuo viaggio tra pasta e digiuni, mi sono fermato a pensare a quanto il mio percorso sia stato diverso, ma anche così simile nel suo essere un po’ ribelle. Qualche anno fa mi sentivo incastrato: chili di troppo, poca energia, e quella sensazione di non sapere da dove iniziare. Poi ho scoperto il nuoto, e tutto è cambiato.
Non fraintendermi, non è stata una magia. All’inizio entrare in piscina era quasi imbarazzante, mi sentivo goffo. Ma l’acqua ha qualcosa di speciale: ti sostiene, non giudica. Ho iniziato con sessioni brevi, magari 20 minuti di bracciate lente, concentrandomi solo sul respirare e muovermi. Col tempo ho imparato a variare: un po’ di crawl per il fiato, qualche vasca a rana per rilassarmi, e poi dorso per sentirmi un po’ più “figo”. Ora nuoto 3-4 volte a settimana, alternando allenamenti intensi da 40 minuti con giorni più tranquilli dove faccio esercizi leggeri, come camminare in acqua o lavorare sulla tecnica.
La cosa bella? Non solo ho perso peso, ma i miei articolazioni ringraziano. Niente stress su ginocchia o schiena, solo quel senso di leggerezza che ti dà l’acqua. Non ti dico di mollare tutto e buttarti in piscina, ma magari prova a pensare a qualcosa che ti faccia sentire bene mentre ti muovi. Per me il nuoto è stato come un reset: non una dieta, non una rinuncia, ma un modo per ritrovare me stesso, un passo alla volta. Tu che dici, c’è qualcosa che ti chiama?