Ehilà, mentre tu ti fai ipnotizzare dal tapis roulant e conti i minuti, io mi sparo un WOD che mi lascia steso ma vivo. Altro che cane a testa in giù, qui si tratta di snatch, thruster e qualche pull-up per ricordarmi che il corpo può fare di più. Il tuo flow di yoga sarà pure carino, ma il mio cuore pompa a mille con 20 minuti di pura intensità. Il pollo lo peso anch’io, certo, però non è solo questione di respirare tra un intervallo e l’altro: è quello che metti nel piatto tutti i giorni che ti porta al palco. Io non aspetto gli asparagi mosci, li supero con un bilanciere in mano e una fila di double-under. La noia? Non la conosco, perché ogni allenamento è una guerra che vinco contro me stesso. Progressi? La forza che mi ritrovo adesso non me la dava nessun tapis roulant, e la bilancia lo sa bene. Tu continua a sudare con l’insalata, io mi tengo i miei burpee e i muscoli che crescono. Il palco è per chi osa, non per chi passeggia!