Ciao a tutti, vi racconto come le foto mi spingono a non mollare!

Glasgow2050

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6 Marzo 2025
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Ciao ragazzi, oggi voglio condividere con voi un pezzo del mio percorso. Sto lavorando sodo per prepararmi alla mia prossima fotosesione, e devo dire che queste tappe sono diventate il mio carburante! Non è solo una questione di chili da perdere, ma di vedere il mio corpo cambiare, passo dopo passo. Ogni volta che organizzo uno shooting, mi preparo per giorni: scelgo con cura cosa mangiare, mi alleno con un po’ più di grinta e cerco di tirare fuori il meglio di me. Poi, quando arriva il momento di scattare, è come se mettessi un punto fermo: “Ecco, questo è dove sono arrivata oggi”.
Le foto non mentono, sapete? Ti mostrano i progressi, ma anche i punti su cui lavorare ancora. A volte mi guardo e penso: “Cavoli, quel fianco è più morbido di quanto vorrei”, ma poi vedo anche come le spalle si stanno definendo o come la postura è migliorata. È un mix di emozioni: soddisfazione e quella spinta a fare di più. Le tengo tutte in una cartella sul telefono, e nei giorni in cui la voglia di mollare bussa alla porta, le sfoglio. Mi ricordano perché ho iniziato e quanta strada ho già fatto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono momenti in cui la dieta mi stanca o gli allenamenti sembrano un peso, ma sapere che tra qualche settimana avrò un altro appuntamento con l’obiettivo della macchina fotografica mi tiene in carreggiata. È come un gioco: ogni scatto è una sfida con me stessa, e io voglio vincere! Qualcuno di voi usa trucchetti simili per restare motivato? Mi piacerebbe sapere cosa vi dà la carica nei giorni no!
 
Ciao ragazzi, oggi voglio condividere con voi un pezzo del mio percorso. Sto lavorando sodo per prepararmi alla mia prossima fotosesione, e devo dire che queste tappe sono diventate il mio carburante! Non è solo una questione di chili da perdere, ma di vedere il mio corpo cambiare, passo dopo passo. Ogni volta che organizzo uno shooting, mi preparo per giorni: scelgo con cura cosa mangiare, mi alleno con un po’ più di grinta e cerco di tirare fuori il meglio di me. Poi, quando arriva il momento di scattare, è come se mettessi un punto fermo: “Ecco, questo è dove sono arrivata oggi”.
Le foto non mentono, sapete? Ti mostrano i progressi, ma anche i punti su cui lavorare ancora. A volte mi guardo e penso: “Cavoli, quel fianco è più morbido di quanto vorrei”, ma poi vedo anche come le spalle si stanno definendo o come la postura è migliorata. È un mix di emozioni: soddisfazione e quella spinta a fare di più. Le tengo tutte in una cartella sul telefono, e nei giorni in cui la voglia di mollare bussa alla porta, le sfoglio. Mi ricordano perché ho iniziato e quanta strada ho già fatto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono momenti in cui la dieta mi stanca o gli allenamenti sembrano un peso, ma sapere che tra qualche settimana avrò un altro appuntamento con l’obiettivo della macchina fotografica mi tiene in carreggiata. È come un gioco: ogni scatto è una sfida con me stessa, e io voglio vincere! Qualcuno di voi usa trucchetti simili per restare motivato? Mi piacerebbe sapere cosa vi dà la carica nei giorni no!
Ehi, ciao! La tua storia mi ha proprio colpita, sai? Anche io sto cercando di rimettermi in forma, ma non da sola: lo faccio insieme al mio compagno, e ti giuro che condividere questo viaggio con lui è un po’ come avere un superpotere! Le foto di cui parli? Capisco perfettamente quel mix di adrenalina e orgoglio. Noi non abbiamo shooting in programma, ma ci siamo inventati un nostro rituale: ogni due settimane ci misuriamo a vicenda – sì, proprio con il metro da sarta, come due sarti improvvisati! Non è tanto il numero in sé, ma il momento in cui ci guardiamo e diciamo: “Ehi, sta funzionando!”.

La tua idea di prepararti per gli scatti mi piace da matti, è come darsi un traguardo visibile. Io e lui invece ci motiviamo con piccole “scommesse”: se uno dei due sgarra, tipo una pizza di troppo, deve cucinare sano per l’altro per tre giorni. È divertente, e ci tiene sulla corda! Nei giorni no, quelli in cui il divano sembra chiamarmi a gran voce, è lui a tirarmi su: “Dai, non molliamo proprio ora, pensa a come ci staremo bene dopo”. E funziona, perché sapere che c’è qualcuno che crede in te è una spinta pazzesca.

Le foto sul telefono le tengo anch’io, ma più che altro sono scatti rubati: lui che ride mentre proviamo a fare plank insieme, o io che faccio facce buffe dopo una corsa. Non saranno da copertina, ma mi ricordano che non è solo una questione di corpo, è il nostro percorso insieme. Tu come fai a non cedere quando la stanchezza prende il sopravvento? E il tuo partner, ti dà mai una mano a tenere il ritmo? Sono curiosa!
 
Ciao, devo dire che leggerti mi ha fatto un po’ storcere il naso, ma non in senso negativo, eh! Più che altro mi chiedo: ma davvero riesci a trovare tutto questo tempo ed energia per shooting e preparativi? Io sono qua che corro dietro a un bimbo piccolo tutto il giorno, e già riuscire a infilare una passeggiata veloce con il passeggino mi sembra un miracolo. Le foto come motivazione… sì, forse potrebbero funzionare, ma onestamente chi ha il tempo di guardarsi allo specchio così tanto? Qui è già tanto se riesco a non mangiarmi un pacco di biscotti per disperazione alle tre del pomeriggio.

Il tuo discorso sulla grinta e sui progressi mi incuriosisce, però. Magari non avrò un appuntamento con la macchina fotografica, ma potrei provare a farmi una foto ogni tanto, giusto per vedere se qualcosa cambia. Anche se, ti dico, tra pappe e notti in bianco, la mia “sfida con me stessa” è più tipo “sopravvivi fino a sera”. Tu come fai a non mollare quando hai mille cose da fare? Perché io, nei giorni no, mi sa che vincono il divano e un bel cucchiaio di Nutella. Fammi sapere se hai qualche trucco veloce, di quelli che funzionano pure con un neonato urlante attaccato alla gamba!
 
Ciao ragazzi, oggi voglio condividere con voi un pezzo del mio percorso. Sto lavorando sodo per prepararmi alla mia prossima fotosesione, e devo dire che queste tappe sono diventate il mio carburante! Non è solo una questione di chili da perdere, ma di vedere il mio corpo cambiare, passo dopo passo. Ogni volta che organizzo uno shooting, mi preparo per giorni: scelgo con cura cosa mangiare, mi alleno con un po’ più di grinta e cerco di tirare fuori il meglio di me. Poi, quando arriva il momento di scattare, è come se mettessi un punto fermo: “Ecco, questo è dove sono arrivata oggi”.
Le foto non mentono, sapete? Ti mostrano i progressi, ma anche i punti su cui lavorare ancora. A volte mi guardo e penso: “Cavoli, quel fianco è più morbido di quanto vorrei”, ma poi vedo anche come le spalle si stanno definendo o come la postura è migliorata. È un mix di emozioni: soddisfazione e quella spinta a fare di più. Le tengo tutte in una cartella sul telefono, e nei giorni in cui la voglia di mollare bussa alla porta, le sfoglio. Mi ricordano perché ho iniziato e quanta strada ho già fatto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono momenti in cui la dieta mi stanca o gli allenamenti sembrano un peso, ma sapere che tra qualche settimana avrò un altro appuntamento con l’obiettivo della macchina fotografica mi tiene in carreggiata. È come un gioco: ogni scatto è una sfida con me stessa, e io voglio vincere! Qualcuno di voi usa trucchetti simili per restare motivato? Mi piacerebbe sapere cosa vi dà la carica nei giorni no!
Ehi, che bella riflessione! Ti capisco benissimo, sai? Anche io sto puntando tutto sulle fotosesioni per tenere il ritmo, e devo dire che funziona in un modo assurdo. Non è tanto il peso sulla bilancia, ma proprio quel momento in cui ti metti lì, davanti all’obiettivo, e ti rendi conto di cosa hai costruito. Io sono nel pieno della preparazione per la prossima, e sto dando il massimo: mi sto gestendo col cibo come se fosse una missione, e in palestra sto spingendo su dettagli che prima ignoravo, tipo le braccia o la schiena. Quando scatto, è come se congelassi un pezzo di me stessa, un “ok, questo è il mio adesso”.

Le foto sono spietate, hai ragione. A volte mi fisso su quella piega che non mi piace o su una luce che evidenzia troppo qualcosa, ma poi mi fermo e vedo altro: le gambe più toniche, il modo in cui sto dritta senza nemmeno pensarci. È una botta di adrenalina, ma anche un calcio per non fermarmi. Le tengo sempre a portata di mano, sul telefono, e nei giorni in cui mi sento uno straccio o vorrei solo pizza e divano, le guardo e mi dico: “No, dai, non mollo proprio ora”.

Non è una passeggiata, te lo giuro. Ci sono volte in cui contare calorie mi fa uscire di testa o alzarmi per allenarmi sembra impossibile, ma sapere che ho quel momento fissato, quello scatto che mi aspetta, mi rimette in pista. È tipo un patto con me stessa: ogni foto è un livello superato, e io voglio arrivare alla fine del gioco. Tu come gestisci i giorni storti? Mi incuriosisce un sacco sapere se qualcuno ha trovato un sistema simile o magari qualcosa di completamente diverso che però accende la stessa scintilla!
 
Ciao ragazzi, oggi voglio condividere con voi un pezzo del mio percorso. Sto lavorando sodo per prepararmi alla mia prossima fotosesione, e devo dire che queste tappe sono diventate il mio carburante! Non è solo una questione di chili da perdere, ma di vedere il mio corpo cambiare, passo dopo passo. Ogni volta che organizzo uno shooting, mi preparo per giorni: scelgo con cura cosa mangiare, mi alleno con un po’ più di grinta e cerco di tirare fuori il meglio di me. Poi, quando arriva il momento di scattare, è come se mettessi un punto fermo: “Ecco, questo è dove sono arrivata oggi”.
Le foto non mentono, sapete? Ti mostrano i progressi, ma anche i punti su cui lavorare ancora. A volte mi guardo e penso: “Cavoli, quel fianco è più morbido di quanto vorrei”, ma poi vedo anche come le spalle si stanno definendo o come la postura è migliorata. È un mix di emozioni: soddisfazione e quella spinta a fare di più. Le tengo tutte in una cartella sul telefono, e nei giorni in cui la voglia di mollare bussa alla porta, le sfoglio. Mi ricordano perché ho iniziato e quanta strada ho già fatto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono momenti in cui la dieta mi stanca o gli allenamenti sembrano un peso, ma sapere che tra qualche settimana avrò un altro appuntamento con l’obiettivo della macchina fotografica mi tiene in carreggiata. È come un gioco: ogni scatto è una sfida con me stessa, e io voglio vincere! Qualcuno di voi usa trucchetti simili per restare motivato? Mi piacerebbe sapere cosa vi dà la carica nei giorni no!
Ciao! La tua storia mi ha colpita dritto al cuore, sai? Anche io sto cercando di rimettermi in carreggiata dopo il mio divorzio, e ti capisco quando dici che non si tratta solo di chili, ma di vedere un cambiamento vero, tangibile. Le foto come carburante è un’idea geniale! Io non ci avevo mai pensato in questo modo, ma ora che lo dici, mi sa che potrebbe funzionare anche per me.

Da quando ho iniziato questo percorso, dopo mesi a sentirmi uno straccio, ho trovato la mia “ancora” nei progressi fisici, tipo quando i jeans che non mi entravano più hanno smesso di fissarmi con quel ghigno di sfida dall’armadio. Però ammetto che non ho ancora una routine così strutturata come la tua con le fotosesioni. Prepararti per uno shooting, con quella grinta in più, dev’essere una spinta pazzesca. Io invece tendo a crollare nei giorni no, quelli in cui la bilancia sembra prendermi in giro o il frigo mi chiama con voce suadente.

Le tue foto che non mentono... ecco, quello è un pensiero che mi ronza in testa ora. Forse dovrei provare a fare lo stesso: fissare dei momenti, non solo per guardarmi con occhio critico, ma per darmi una pacca sulla spalla ogni tanto. Dopo il mio ex, la mia autostima era sottozero, e sto ancora imparando a volermi bene, un passo alla volta. Vedere le spalle che si definiscono o la postura che cambia, come dici tu, potrebbe essere quel “ehi, ce la stai facendo” che mi serve quando tutto sembra grigio.

Per rispondere alla tua domanda, nei giorni no mi aggrappo a una playlist che mi carica, tipo una colonna sonora da film epico. Oppure mi metto a cucinare qualcosa di sano ma gustoso, così sento di avere il controllo senza sgarrare. Però il tuo trucco delle foto mi intriga, credo che ci proverò. Magari non proprio uno shooting professionale, ma qualche scatto col telefono per segnare i miei “punti fermi”. Tu come hai iniziato a usarle così? È stata una cosa spontanea o l’hai pianificata? Mi incuriosisce un sacco il tuo approccio, sembra quasi un’arte!
 
Ciao ragazzi, oggi voglio condividere con voi un pezzo del mio percorso. Sto lavorando sodo per prepararmi alla mia prossima fotosesione, e devo dire che queste tappe sono diventate il mio carburante! Non è solo una questione di chili da perdere, ma di vedere il mio corpo cambiare, passo dopo passo. Ogni volta che organizzo uno shooting, mi preparo per giorni: scelgo con cura cosa mangiare, mi alleno con un po’ più di grinta e cerco di tirare fuori il meglio di me. Poi, quando arriva il momento di scattare, è come se mettessi un punto fermo: “Ecco, questo è dove sono arrivata oggi”.
Le foto non mentono, sapete? Ti mostrano i progressi, ma anche i punti su cui lavorare ancora. A volte mi guardo e penso: “Cavoli, quel fianco è più morbido di quanto vorrei”, ma poi vedo anche come le spalle si stanno definendo o come la postura è migliorata. È un mix di emozioni: soddisfazione e quella spinta a fare di più. Le tengo tutte in una cartella sul telefono, e nei giorni in cui la voglia di mollare bussa alla porta, le sfoglio. Mi ricordano perché ho iniziato e quanta strada ho già fatto.
Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono momenti in cui la dieta mi stanca o gli allenamenti sembrano un peso, ma sapere che tra qualche settimana avrò un altro appuntamento con l’obiettivo della macchina fotografica mi tiene in carreggiata. È come un gioco: ogni scatto è una sfida con me stessa, e io voglio vincere! Qualcuno di voi usa trucchetti simili per restare motivato? Mi piacerebbe sapere cosa vi dà la carica nei giorni no!
Ehi, capisco perfettamente quel mix di emozioni che descrivi, sai? Anche io mi ritrovo spesso a fissare un traguardo come il tuo shooting, e ti giuro, a volte è l’unica cosa che mi impedisce di buttarmi su un piatto di carbonara senza pensarci due volte. Io sono quella fissata con yoga e un po’ di cardio o pesi, e ti dico, pure per me non è sempre una passeggiata. Leggerti mi ha fatto ripensare a quanto siano importanti questi “punti fermi” di cui parli, tipo le tue foto. Io non ho una cartella sul telefono, ma tengo un diario dove segno come mi sento dopo ogni pratica o allenamento, e quando lo rileggo nei giorni storti mi dà una bella svegliata.

Il tuo discorso sui progressi e sui difetti che saltano all’occhio mi colpisce proprio. Anche io dopo una sessione di yoga con un po’ di plank e affondi mi guardo allo specchio e penso: “Ok, la schiena è più dritta, ma quel rotolino lì non molla mai”. Però hai ragione, vedere il corpo che cambia, anche solo un pochino, è una spinta pazzesca. Io per esempio mi sono accorta che combinando yoga con qualche scatto di corsa o un po’ di kettlebell riesco a bruciare calorie senza sentirmi distrutta, e questo mi fa andare avanti. È tipo un patto con me stessa: se tengo il ritmo, so che il prossimo “controllo” allo specchio sarà un po’ più gentile.

Per i giorni no, oltre al diario, a volte mi metto un timer e faccio una sequenza di yoga super intensa, di quelle che ti fanno sudare e dimenticare tutto il resto. Oppure, se proprio sono a terra, mi butto su un po’ di cardio leggero, giusto per muovermi e non cedere del tutto. Il trucco è non mollare, come dici tu, e avere qualcosa che ti ricordi il “perché” dietro la fatica. Il tuo shooting è una figata come motivazione, davvero. Qualcun altro qui magari ha un evento o un obiettivo che lo tiene in pista? Io sono curiosa, perché a volte rubare idee agli altri è la chiave per non sbandare!