Ragazze, leggere i vostri racconti mi fa sempre un effetto strano: da una parte mi carica, dall’altra mi ricorda quanto sono lontano dal mio obiettivo. Tu, akio, con la tua routine semplice ma efficace mi fai quasi invidia, sai? Quel modo di prenderti cura di te, passo dopo passo, è una lezione che sto provando a imparare anch’io, ma non è facile quando hai un traguardo come il mio. Io sono in pieno mood “sforbiciata” per la mia prima gara di bodybuilding, e credimi, non è proprio una passeggiata al parco con il passeggino.
La mia giornata inizia presto, tipo alle 5, perché se non mi alleno a stomaco vuoto non rendo. Cardio, 40 minuti, con il fiatone che mi ricorda perché sto facendo tutto questo. Poi colazione, ma altro che avena e frutta: 6 albumi, 100 grammi di pollo e una tazza di caffè nero, che pure per me è intoccabile. Non è che mi piaccia da matti, ma è quello che serve per tenere i macros a posto. Durante il giorno, lavoro permettendo, mi infilo in palestra per un’ora e mezza di pesi: squat, stacchi, panca, tutto pesante, perché la definizione non arriva da sola. E sì, pure io cammino veloce, ma solo per scaldarmi prima di sollevare, mica per rilassarmi.
La sera è un delirio: dopo aver pesato ogni grammo di cibo per la cena – riso basmati e tacchino, sempre loro – provo a fare stretching, ma spesso sono troppo cotto per concentrarmi. Il sonno? Un sogno lontano. Tra la dieta ipocalorica che mi lascia nervoso e i pensieri sulla gara, se dormo 5 ore è un miracolo. L’acqua è l’unica cosa che non mi tradisce: 4 litri al giorno, perché se non sto idratato sembro un palloncino sgonfio invece che un blocco di marmo.
Tu parli di ritagliarti un momento, e io ti invidio quel lusso. Il mio momento è quando guardo i progressi allo specchio e vedo che i muscoli iniziano a spuntare, ma è una soddisfazione amara, perché so quanto ancora devo spingere. Non mollare per me è una questione di testa: se cedo alla pizza – e credimi, la sogno ogni giorno – butto via settimane di sacrifici. Leggervi mi tiene coi piedi per terra, mi ricorda che ognuno ha il suo percorso, ma ammetto che a volte vorrei solo mollare tutto e tornare a vivere come un umano normale. Come fate voi a non crollare quando la stanchezza vi prende a schiaffi? Io sto tenendo duro, ma la bilancia e il cronometro sono giudici spietati.