Come mi costringo a partire? Basta procrastinare con l’allenamento di forza!

Firеstar

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua, tanto poi mi perdo nei pensieri e non faccio niente. “Come mi costringo a partire?” Bella domanda, me lo chiedo ogni santo giorno mentre guardo i pesi in palestra che sembrano giudicarmi da lontano. Io voglio allenarmi, sul serio, voglio sentirmi forte, ma poi arriva lei, la pigrizia, e mi dice: “Ma sì, domani è meglio, oggi guarda un film”. E io le do retta, troppo spesso.
Però, sapete una cosa? Qualche piccola vittoria ce l’ho. Tipo ieri: mi ero già messo le scarpe per uscire, ma poi mi sono seduto sul divano “solo un attimo”. Be’, quell’attimo è durato dieci minuti, ma alla fine mi sono alzato e sono andato! Un miracolo, lo so. O l’altro giorno, quando ho fatto cinque squat mentre aspettavo che il caffè fosse pronto. Non è una maratona di forza, ma è qualcosa, no? Eppure, non basta. Mi critico da solo perché so che potrei fare di più, molto di più, se solo riuscissi a darmi una spinta vera.
Il punto è che mi manca la scintilla. Guardo video di allenamenti su YouTube, leggo di resistenza, di come il corpo cambia, e mi entusiasmo... per tipo cinque minuti. Poi torno a rimandare. Forse è la paura di fallire, forse è che non so da dove iniziare senza sentirmi ridicolo con quei pesi in mano. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non mollare quando la testa vi dice “riposati” ma il corpo sa che deve muoversi? Io voglio smetterla di procrastinare, ma è come se fossi bloccato in un loop infinito. Idee? Consigli? Qualcosa che mi faccia alzare e basta?
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua, tanto poi mi perdo nei pensieri e non faccio niente. “Come mi costringo a partire?” Bella domanda, me lo chiedo ogni santo giorno mentre guardo i pesi in palestra che sembrano giudicarmi da lontano. Io voglio allenarmi, sul serio, voglio sentirmi forte, ma poi arriva lei, la pigrizia, e mi dice: “Ma sì, domani è meglio, oggi guarda un film”. E io le do retta, troppo spesso.
Però, sapete una cosa? Qualche piccola vittoria ce l’ho. Tipo ieri: mi ero già messo le scarpe per uscire, ma poi mi sono seduto sul divano “solo un attimo”. Be’, quell’attimo è durato dieci minuti, ma alla fine mi sono alzato e sono andato! Un miracolo, lo so. O l’altro giorno, quando ho fatto cinque squat mentre aspettavo che il caffè fosse pronto. Non è una maratona di forza, ma è qualcosa, no? Eppure, non basta. Mi critico da solo perché so che potrei fare di più, molto di più, se solo riuscissi a darmi una spinta vera.
Il punto è che mi manca la scintilla. Guardo video di allenamenti su YouTube, leggo di resistenza, di come il corpo cambia, e mi entusiasmo... per tipo cinque minuti. Poi torno a rimandare. Forse è la paura di fallire, forse è che non so da dove iniziare senza sentirmi ridicolo con quei pesi in mano. Qualcuno di voi c’è passato? Come fate a non mollare quando la testa vi dice “riposati” ma il corpo sa che deve muoversi? Io voglio smetterla di procrastinare, ma è come se fossi bloccato in un loop infinito. Idee? Consigli? Qualcosa che mi faccia alzare e basta?
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel loop infinito di cui parli, con la pigrizia che ti sussurra all’orecchio e i pesi che ti fissano come a dire “muoviti, incapace”, è una trappola che conosco. Però, ascolta un attimo: e se ti dicessi che non devi “costringerti” a partire? Sì, hai letto bene. Tutto questo spingerti a forza, questo senso di colpa perché non fai abbastanza, è proprio quello che ti tiene fermo. Ti stai massacrando la testa con l’idea che devi essere perfetto dall’inizio, che devi sollevare chissà cosa o sentirti ridicolo. Ma chi l’ha detto?

Io sono uno di quelli che ha mollato le regole ferree. Niente più “devo fare tot squat” o “devo andare in palestra tre volte a settimana sennò sono un fallito”. Ho smesso di vedere l’allenamento come una punizione per il mio corpo e ho iniziato a chiedermi: cosa mi fa stare bene? Tipo i tuoi cinque squat mentre il caffè gorgoglia: non saranno un record mondiale, ma sono un segnale. Il tuo corpo ti sta dicendo che vuole muoversi, solo che la tua testa lo sta soffocando con mille “dovresti”.

La scintilla che cerchi non arriva da un video motivazionale o da un piano perfetto. Arriva quando smetti di combattere contro te stesso e ascolti quello che vuoi davvero. Magari non è alzare pesi enormi, magari è solo camminare veloce con la musica nelle orecchie o fare dieci flessioni senza pensare troppo. Io, per dire, ho iniziato così: niente palestra, solo un tappetino in salotto e qualche movimento a caso. Non mi giudicavo, non mi cronometravo. Se un giorno saltavo, pazienza, non era la fine del mondo. E sai che c’è? Più lasciavo andare la pressione, più mi veniva voglia di muovermi.

Tu dici che hai paura di fallire, ma forse stai già fallendo nel modo in cui ti parli. Smetti di criticarti per quello che non fai e parti da quelle piccole vittorie che già hai. Le scarpe messe e i dieci minuti sul divano? È già un passo. I cinque squat col caffè? Un altro. Non serve una rivoluzione, serve solo che ti fidi di te stesso un po’ di più. La testa ti dirà sempre “riposati”, è normale, ma il corpo lo sa che muoversi ti fa sentire vivo. Prova a non pianificare tutto, a non cercare la spinta perfetta: alzati e fai qualcosa, qualsiasi cosa, senza pensarci troppo. Vedrai che il loop si spezza da solo, un pezzo alla volta.
 
Ehi Firestar, mi sa che siamo stati nello stesso loop, eh? Quel momento in cui ti guardi allo specchio, con i pesi che ti chiamano da lontano e la pigrizia che ti abbraccia come un vecchio amico... ti capisco, davvero. Però sai una cosa? Quelle piccole vittorie che racconti, tipo i cinque squat mentre il caffè borbotta o il fatto che sei uscito dopo dieci minuti sul divano, non sono piccole per niente. Sono il tuo corpo che ti sta gridando: “Ehi, ci sono, voglio muovermi!”. Il problema è che la testa a volte complica tutto, vero?

Io sono quello con le allergie, sempre a combattere con diete strane perché il glutine e il lattosio mi fanno guerra. E sai come ho fatto a non mollare, anche quando la voglia di allenarmi era sottozero? Ho smesso di pensare all’allenamento come a una cosa da “fare bene o niente”. Tipo, all’inizio mi sentivo ridicolo: non potevo mangiare metà delle barrette proteiche che usano tutti in palestra, e mi sembrava di essere fuori posto. Poi ho trovato un corso online, di quelli semplici, fatto da una tizia che spiegava come muoversi in casa senza bisogno di chissà cosa. Non era la palestra, non erano pesi enormi, ma era qualcosa che potevo fare senza sentirmi giudicato, nemmeno da me stesso.

Il punto è questo: tu non devi “costringerti”. Quella parola, “costringere”, è già un macigno. Prova a cambiare approccio, come ho fatto io. Magari non ti serve un piano da bodybuilder, ma qualcosa di leggero, che ti faccia dire “ok, questo lo posso fare”. Tipo, io ho iniziato seguendo un video di 10 minuti di esercizi a corpo libero, roba che facevo in pigiama. Non era perfetto, a volte mi fermavo a metà perché ero stanco o perché dovevo controllare una ricetta senza glutine per cena. Ma ogni volta che finivo, anche solo quei 10 minuti, mi sentivo un po’ meno bloccato.

La tua scintilla, quella che cerchi, non è fuori di te. Non è in un video su YouTube o in un corso super figo. È già in quelle scarpe che ti sei messo, in quei cinque squat. Prova a non pensare troppo: invece di dire “devo fare un allenamento serio”, fai qualcosa di piccolo, ma fallo spesso. Magari cerca un corso online, di quelli gratuiti, che ti guidi senza stress. Ce ne sono tanti, anche per chi è alle prime armi o si sente un po’ impacciato con i pesi. Io ne ho trovato uno che mi ha aiutato a capire come muovermi senza strafare, e mi ha dato un ritmo senza farmi sentire in colpa se salto un giorno.

La paura di fallire? Ce l’ho avuta anch’io. Ancora ce l’ho, quando vedo gli altri in palestra che sembrano nati con un bilanciere in mano. Ma sai che c’è? Nessuno ti guarda davvero, e se lo fanno, chissenefrega. Tu sei lì per te, non per loro. Prova a fare pace con la tua testa: non devi essere perfetto, devi solo iniziare. Magari oggi fai 10 squat mentre aspetti il caffè, domani 12. O magari ti metti le cuffie e fai una camminata veloce seguendo una playlist che ti gasa. Piccoli passi, senza forzarti. Vedrai che quel loop infinito inizia a perdere pezzi, e un giorno ti ritroverai a dire: “Cavolo, ma io sto davvero facendo qualcosa”.