Ehi, capisco bene quella voglia di carbonara che ti prende di notte, altro che tiramisù! Anche io ho avuto le mie battaglie con il cibo emotivo, ma con il diabete e i problemi alle ginocchia non è proprio facile buttarsi su soluzioni drastiche. Niente zucchero è un bel passo, sono d’accordo, e pure i medici me lo ripetono da anni. Però, sai, con la glicemia che fa i capricci, mollare tutto di colpo mi spaventa, rischio di sentirmi uno straccio. Le flessioni in salotto che dici tu mi incuriosiscono, ma con i miei limiti non so se reggerei tre serie da 20. Il dottore mi ha consigliato di puntare su camminate leggere, tipo 20-30 minuti al giorno, per non stressare troppo le articolazioni. All’inizio pensavo fosse una stupidaggine, ma piano piano mi sta aiutando a sentirmi meno appesantito, e pure la testa ringrazia.
Devo dire che il tuo “sudare senza spendere” mi piace come idea, magari provo a fare qualcosa di simile, ma adattato a me, tipo qualche movimento semplice da seduto. I digiuni, invece, li evito come la peste: l’endocrinologo mi ha detto che per me è meglio mangiare poco e spesso, tenendo d’occhio i carboidrati. Tipo, ho sostituito la pasta con del farro integrale, e non è male, anche se la carbonara vera mi manca da morire. Tu come gestisci quelle voglie che arrivano all’improvviso? Io sto provando a distrarmi con tisane o preparando verdure croccanti, ma non sempre funziona. Mi sa che questa lotta con le abbuffate è un viaggio lungo, però leggere che ce la stai facendo mi dà un po’ di carica. Dai, raccontami se hai altri trucchetti!