Ciao a tutti, o forse dovrei dire “salve, sopravvissuti del meteo”!
Sono qua, sudato come un gelato dimenticato al sole, a raccontarvi la mia odissea. Mi sono trasferito da un posto dove l’inverno era tipo “benvenuto nella tundra” a una terra dove l’umidità ti abbraccia e non ti molla più. Immaginate: prima combattevo il gelo con zuppe bollenti e coperte, ora combatto il caldo con ventilatori e litri d’acqua. La mia dieta? Un disastro all’inizio, ve lo giuro!
Quando sono arrivato qua, il mio piano di mangiare leggero e allenarmi è andato a farsi benedire. Troppo caldo per cucinare, troppo umido per respirare, figuriamoci per fare squat. Mi sentivo un pollo arrosto, ma senza la parte appetitosa. Poi ho capito: dovevo adattarmi, mica arrendermi! Ho iniziato a giocare con le proteine in polvere – sì, quelle che prima snobbavo perché “eh, tanto mangio carne”. Ora sono il mio salvavita. Frullati freschi con ghiaccio, frutta tropicale e una dose generosa di proteine: colazione pronta in 5 minuti, senza accendere i fornelli e senza sciogliermi.
Le allenamenti? Altro caos. Prima facevo jogging all’aperto, ma qua dopo 10 minuti sembro uscito da una piscina. Soluzione? Palestra con aria condizionata, pesi e tapis roulant. Non sarà poetico come correre nella neve, ma almeno non svengo! E sapete una cosa? Le proteine mi aiutano pure coi muscoli che, diciamocelo, col caldo tendono a fare la siesta. Le prendo post-allenamento, con acqua freddissima, e mi sento un supereroe – o almeno un tizio che non collassa sul divano.
Il meteo qua è un nemico subdolo: un giorno ti frigge, l’altro ti annega con la pioggia. Ma io ho trovato il mio ritmo. Mangio più frutta, meno roba pesante, e le proteine mi tengono sazio senza appesantirmi. Tipo ieri: mango, yogurt greco e un cucchiaione di polvere magica – altro che “dieta triste”! Certo, ogni tanto sogno una polenta fumante, ma poi guardo fuori, vedo 35 gradi e penso: “No, grazie, resto col mio frullato”.
Voi come ve la cavate col clima? Avete qualche trucco proteico da condividere? Perché qua, tra caldo e umidità, mi sa che diventerò il re dei frullati!
Sono qua, sudato come un gelato dimenticato al sole, a raccontarvi la mia odissea. Mi sono trasferito da un posto dove l’inverno era tipo “benvenuto nella tundra” a una terra dove l’umidità ti abbraccia e non ti molla più. Immaginate: prima combattevo il gelo con zuppe bollenti e coperte, ora combatto il caldo con ventilatori e litri d’acqua. La mia dieta? Un disastro all’inizio, ve lo giuro!
Quando sono arrivato qua, il mio piano di mangiare leggero e allenarmi è andato a farsi benedire. Troppo caldo per cucinare, troppo umido per respirare, figuriamoci per fare squat. Mi sentivo un pollo arrosto, ma senza la parte appetitosa. Poi ho capito: dovevo adattarmi, mica arrendermi! Ho iniziato a giocare con le proteine in polvere – sì, quelle che prima snobbavo perché “eh, tanto mangio carne”. Ora sono il mio salvavita. Frullati freschi con ghiaccio, frutta tropicale e una dose generosa di proteine: colazione pronta in 5 minuti, senza accendere i fornelli e senza sciogliermi.
Le allenamenti? Altro caos. Prima facevo jogging all’aperto, ma qua dopo 10 minuti sembro uscito da una piscina. Soluzione? Palestra con aria condizionata, pesi e tapis roulant. Non sarà poetico come correre nella neve, ma almeno non svengo! E sapete una cosa? Le proteine mi aiutano pure coi muscoli che, diciamocelo, col caldo tendono a fare la siesta. Le prendo post-allenamento, con acqua freddissima, e mi sento un supereroe – o almeno un tizio che non collassa sul divano.
Il meteo qua è un nemico subdolo: un giorno ti frigge, l’altro ti annega con la pioggia. Ma io ho trovato il mio ritmo. Mangio più frutta, meno roba pesante, e le proteine mi tengono sazio senza appesantirmi. Tipo ieri: mango, yogurt greco e un cucchiaione di polvere magica – altro che “dieta triste”! Certo, ogni tanto sogno una polenta fumante, ma poi guardo fuori, vedo 35 gradi e penso: “No, grazie, resto col mio frullato”.
Voi come ve la cavate col clima? Avete qualche trucco proteico da condividere? Perché qua, tra caldo e umidità, mi sa che diventerò il re dei frullati!