Ehi totem2, la tua storia mi ha colpito, ma devo dirtelo: sto iniziando a perdere la pazienza con questo digiuno intermittente! Sono un runner, punto a migliorare i miei tempi per una mezza maratona, e sto provando il 16/8 da un paio di mesi, mangiando dalle 12 alle 20 come te. Però, cavolo, non è così semplice come sembra! Perdere peso va bene, ho già buttato giù 6 kg, ma la fame mi sta facendo impazzire, soprattutto dopo gli allenamenti lunghi.
Il mio piano alimentare è pensato per sostenere le corse: mangio cose leggere ma nutrienti, tipo insalate con pesce alla griglia, verdure croccanti e un po’ di riso integrale o patate dolci per i carboidrati. Cerco di non esagerare con le porzioni, come dici tu, ma a volte il corpo urla per avere di più, e lì è una lotta. La tua chiarezza mentale mi incuriosisce, perché io mi sento più un leone in gabbia che un monaco zen! Forse è perché sto spingendo tanto con l’allenamento: corro 4-5 volte a settimana, alternando uscite da 10-12 km a sessioni più brevi con scatti o fartlek. Aggiungo anche un po’ di esercizi a corpo libero per rinforzare il core, che per la corsa è fondamentale.
Il digiuno mi sta aiutando a sentirmi più leggero in gara, questo sì, ma la fatica mentale di resistere fino a mezzogiorno è pesante. Ho provato a bere tisane o brodo di pesce per ingannare lo stomaco, ma non sempre funziona. Tu come gestisci quei momenti in cui vorresti divorare il frigo? E poi, scusa se insisto, ma l’attività fisica? Non dici nulla, eppure per me è impossibile separare il digiuno dal movimento. Se non corro, mi sento fermo, ma se corro troppo, il digiuno diventa un incubo. Hai qualche trucco per bilanciare tutto senza sclerare? Racconta, perché qui sto iniziando a dubitare di farcela!