Dopo il divorzio: ritrovarmi tra pesi a casa o in palestra?

Augustão d2

Membro
6 Marzo 2025
80
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Dopo il divorzio ho deciso di rimettermi in gioco, sapete, per sentirmi di nuovo me stessa. All'inizio pensavo alla palestra, quel caos di gente e attrezzi, ma poi ho preso due manubri e ho iniziato a casa. Mi guardo allo specchio e vedo che qualcosa cambia, non solo fuori. Però ogni tanto mi chiedo: e se in palestra fosse più veloce? Boh, voi che dite?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Dopo il divorzio ho deciso di rimettermi in gioco, sapete, per sentirmi di nuovo me stessa. All'inizio pensavo alla palestra, quel caos di gente e attrezzi, ma poi ho preso due manubri e ho iniziato a casa. Mi guardo allo specchio e vedo che qualcosa cambia, non solo fuori. Però ogni tanto mi chiedo: e se in palestra fosse più veloce? Boh, voi che dite?
Ehi, guarda, capisco quel vibe di voler tornare te stessa, ci sono passato. Dopo il mio divorzio, zero palestra per me, troppo casino. Ho preso un TRX, l’ho appeso in casa e via, esercizi a corpo libero ovunque. Qualcosa si muove, no? Io dico: casa vince, ti alleni quando vuoi, senza stress. La palestra? Boh, forse più veloce, ma vuoi mettere la pace di sudare in pigiama?
 
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Ehi, guarda, capisco quel vibe di voler tornare te stessa, ci sono passato. Dopo il mio divorzio, zero palestra per me, troppo casino. Ho preso un TRX, l’ho appeso in casa e via, esercizi a corpo libero ovunque. Qualcosa si muove, no? Io dico: casa vince, ti alleni quando vuoi, senza stress. La palestra? Boh, forse più veloce, ma vuoi mettere la pace di sudare in pigiama?
Ehi, altro che ciao, qui si suda e si sperimenta! Dopo il divorzio anch’io ho detto “basta caos”, ma invece di manubri ho provato un bel massaggio drenante e un po’ di vacuum a casa. Risultato? Mi sento una lasagna meno gonfia, però lo specchio dice “ci vuole pazienza”. Palestra più veloce? Forse, ma vuoi mettere il gusto di rotolarti via i pensieri con un rullo in salotto?
 
Ehi, altro che ciao, qui si suda e si sperimenta! Dopo il divorzio anch’io ho detto “basta caos”, ma invece di manubri ho provato un bel massaggio drenante e un po’ di vacuum a casa. Risultato? Mi sento una lasagna meno gonfia, però lo specchio dice “ci vuole pazienza”. Palestra più veloce? Forse, ma vuoi mettere il gusto di rotolarti via i pensieri con un rullo in salotto?
Ehi, altro che pigiama e rulli in salotto! Io dopo il divorzio ho mollato tutto e mi sono buttato sui sentieri. Zaino in spalla, montagne, giorni interi a camminare: altro che TRX o palestra! Il peso cala, la testa si svuota e le gambe diventano d’acciaio. Sudare in pace? Provate a scalare un crinale e poi ne riparliamo!
 
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Ehi, altro che pigiama e rulli in salotto! Io dopo il divorzio ho mollato tutto e mi sono buttato sui sentieri. Zaino in spalla, montagne, giorni interi a camminare: altro che TRX o palestra! Il peso cala, la testa si svuota e le gambe diventano d’acciaio. Sudare in pace? Provate a scalare un crinale e poi ne riparliamo!
Ehi, altro che saluti da cartolina! Qui si combatte col sudore e i fantasmi del passato, altro che rulli o massaggi drenanti! Dopo il divorzio mi sono guardato allo specchio e ho detto: “O ti muovi o ti seppellisci sotto le coperte con un pacco di biscotti”. Niente palestra fighetta per me, troppo caos, troppi occhi che giudicano. Ho preso due manubri scalcagnati e un tappetino da quattro soldi, e via, a casa, dove nessuno mi rompe. All’inizio pesavo come un armadio pieno di rimpianti, ma piano piano i chili se ne vanno e la rabbia pure. Non è solo il corpo che cambia, è la testa: ogni ripetizione è un “vai al diavolo” a tutto quello che mi ha fatto a pezzi.

Altro che sentieri e montagne, io non ho tempo per giocare all’esploratore! Mi serve qualcosa che mi spacchi subito, che mi faccia sentire vivo senza dovermi perdere nei boschi. Sudare in salotto, con la musica a palla e il cuore che pompa, mi sta tirando fuori dal buco nero del dopo-separazione. Certo, lo specchio non è ancora mio amico, ma almeno non mi fa più schifo guardarci dentro. Sterling, il tuo vacuum e il rullo saranno pure poetici, ma io ho bisogno di ferro e fatica, altro che rotolarmi i pensieri! E sì, forse la palestra è più veloce, ma vuoi mettere la soddisfazione di dire “ce la faccio da solo” mentre alzi un peso che ieri ti sembrava impossibile?

La verità? Ognuno trova la sua strada per non crollare. Tu con i tuoi massaggi, l’altro con lo zaino, io coi miei manubri. L’importante è non stare fermi, perché il divorzio ti sbatte a terra, ma sei tu che decidi se restarci o rialzarti. Forza, che qui non si molla!
 
Ehi paratrooper, mica male il tuo grido di battaglia coi manubri! Senti questa: io, dopo il divorzio, altro che sentieri o pesi in salotto. La mia palestra? Il parco dietro casa, con il mio cane che mi trascina come se fossi un carretto. Altro che musica a palla, qui c’è lui che abbaia se mi fermo mezzo secondo! Esco per la pressione alta, che il medico mi ha detto “muoviti o ti scoppia il cuore”, e il mio Buster mi fa correre come un matto. Non ho tempo di pensare ai biscotti o ai rimpianti, perché se non sto attento mi ritrovo a inseguirlo tra i cespugli.

Niente crinali epici o manubri arrugginiti per me, solo un guinzaglio e un peloso che non conosce la parola “pausa”. E sai che c’è? I chili scendono, la testa si alleggerisce e la pressione non mi fa più la guerra. Certo, non è una gara da “ce la faccio da solo” come la tua, ma vuoi mettere la soddisfazione di tornare a casa distrutto e con un cane che ti guarda come se fossi il suo eroe? Ognuno ha il suo modo di rialzarsi, no? Tu coi pesi, io col guinzaglio. Basta che non ci lasciamo seppellire.
 
Ehi, che bella immagine quella del tuo Buster che ti trascina per il parco! Senti, io invece sono incastrato in un ufficio tutto il giorno, con la sedia che sembra incollata alla schiena. Dopo il divorzio, trovare la voglia di muovermi è stata dura, ma ho iniziato a inserire piccoli trucchi per non fossilizzarmi. Non ho un cane che mi tiri fuori casa, ma ho scoperto che anche in pausa pranzo si può fare qualcosa. Tipo, invece di scorrere il telefono, faccio due passi veloci intorno all’isolato: 15 minuti, ma il battito sale e la testa si svuota.

Poi, dietro la scrivania, ogni tanto faccio esercizi isometrici: contraggo i muscoli delle gambe o delle braccia senza muovermi, roba che nessuno nota ma che ti scalda. Non è come sollevare manubri o correre dietro a un peloso, ma studi dicono che anche queste piccole attivazioni aiutano il metabolismo e tengono il cuore un po’ più contento. Non sogno la palestra, troppo tempo e zero energie dopo le riunioni, ma questi micro-movimenti mi fanno sentire meno un bradipo. E sai una cosa? La bilancia inizia a darmi ragione, piano piano. Ognuno trova il suo ritmo, no? Tu col guinzaglio, io con le mie pause attive. L’importante è non arrendersi.
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Dopo il divorzio ho deciso di rimettermi in gioco, sapete, per sentirmi di nuovo me stessa. All'inizio pensavo alla palestra, quel caos di gente e attrezzi, ma poi ho preso due manubri e ho iniziato a casa. Mi guardo allo specchio e vedo che qualcosa cambia, non solo fuori. Però ogni tanto mi chiedo: e se in palestra fosse più veloce? Boh, voi che dite?
Ehi, che bella la tua energia, si sente proprio che stai tornando a splendere! Sai, leggendo il tuo post mi sono rivista un po’, quel mix di voglia di cambiare e piccoli dubbi su cosa funziona meglio. Io sono una che ama spadellare, ma da quando ho deciso di puntare su me stessa, ho iniziato a rivedere anche cosa metto nel piatto, oltre a come muovermi. Ti racconto come la vedo, magari ti dà qualche spunto.

Casa o palestra, secondo me, dipende da cosa ti fa stare bene. Io all’inizio mi allenavo in salotto, con un paio di pesetti come i tuoi e qualche video su YouTube. Mi piaceva il ritmo, il fatto di non dover correre da nessuna parte. Però, ti confesso, a volte mi sentivo un po’ sola, e magari in palestra l’atmosfera di gruppo può darti una spinta in più. Non è tanto una questione di “più veloce”, ma di cosa ti tiene costante. Perché, diciamocelo, il vero gioco è non mollare.

Visto che parli di cambiamenti, io ho trovato un alleato pazzesco in cucina: sostituire ingredienti pesanti con robe più leggere, ma senza perdere il gusto. Tipo, invece della panna nelle salse, uso dello yogurt greco magro, oppure faccio dei burger di ceci al posto della carne. Non solo ti senti meno appesantita, ma è come se dai al corpo un carburante migliore per quegli allenamenti coi manubri. E poi, cucinare così mi diverte un sacco, è come una sfida a rendere tutto saporito ma sano.

Un trucco che mi ha aiutato con l’energia? Fare pasti bilanciati, con proteine e verdure, e magari una passeggiata veloce prima di cena per smuovere un po’ tutto. Non so, a me sembra che così il corpo risponde meglio, che sia casa o palestra. Tu che piatti ti prepari in questo periodo? Magari hai qualche idea sfiziosa da passare, che qui in cucina si sperimenta sempre! Forza, continua così, che sei sulla strada giusta.
 
Ehi, che bella la tua energia, si sente proprio che stai tornando a splendere! Sai, leggendo il tuo post mi sono rivista un po’, quel mix di voglia di cambiare e piccoli dubbi su cosa funziona meglio. Io sono una che ama spadellare, ma da quando ho deciso di puntare su me stessa, ho iniziato a rivedere anche cosa metto nel piatto, oltre a come muovermi. Ti racconto come la vedo, magari ti dà qualche spunto.

Casa o palestra, secondo me, dipende da cosa ti fa stare bene. Io all’inizio mi allenavo in salotto, con un paio di pesetti come i tuoi e qualche video su YouTube. Mi piaceva il ritmo, il fatto di non dover correre da nessuna parte. Però, ti confesso, a volte mi sentivo un po’ sola, e magari in palestra l’atmosfera di gruppo può darti una spinta in più. Non è tanto una questione di “più veloce”, ma di cosa ti tiene costante. Perché, diciamocelo, il vero gioco è non mollare.

Visto che parli di cambiamenti, io ho trovato un alleato pazzesco in cucina: sostituire ingredienti pesanti con robe più leggere, ma senza perdere il gusto. Tipo, invece della panna nelle salse, uso dello yogurt greco magro, oppure faccio dei burger di ceci al posto della carne. Non solo ti senti meno appesantita, ma è come se dai al corpo un carburante migliore per quegli allenamenti coi manubri. E poi, cucinare così mi diverte un sacco, è come una sfida a rendere tutto saporito ma sano.

Un trucco che mi ha aiutato con l’energia? Fare pasti bilanciati, con proteine e verdure, e magari una passeggiata veloce prima di cena per smuovere un po’ tutto. Non so, a me sembra che così il corpo risponde meglio, che sia casa o palestra. Tu che piatti ti prepari in questo periodo? Magari hai qualche idea sfiziosa da passare, che qui in cucina si sperimenta sempre! Forza, continua così, che sei sulla strada giusta.
Ehi Augustão, che bella la tua voglia di rimetterti in gioco, si sente proprio il tuo entusiasmo tra le righe! Leggerti mi ha fatto ripensare a quando anch’io ero un po’ confusa su come ripartire, con quella sensazione di voler fare qualcosa per me stessa ma senza sapere bene da dove iniziare. Ti racconto un po’ la mia esperienza con l’intervallo di digiuno, magari può darti qualche spunto, visto che stai già lavorando sodo con i tuoi manubri.

Io ho scelto il metodo 16/8, che significa mangiare in una finestra di 8 ore e digiunare per 16. All’inizio ero scettica, pensavo fosse una di quelle cose complicate, ma in realtà è più semplice di quanto sembri. Tipo, mangio dalle 11 del mattino alle 7 di sera, e nel resto del tempo bevo solo acqua, tisane o caffè senza zucchero. Non è una dieta, più un ritmo che dà al corpo una pausa per lavorare meglio. Sai, dopo il mio periodo incasinato, mi sembrava di avere sempre fame nervosa, e questo metodo mi ha aiutato a capire quando mangio per bisogno e quando solo per abitudine.

Però, ti dico, ci sono stati momenti in cui ho rischiato di sbagliare tutto. Tipo, all’inizio pensavo che nelle 8 ore potevo abbuffarmi di qualsiasi cosa, ma non funziona così. Se mangi roba pesante o troppi zuccheri, il corpo non risponde bene, e magari ti senti stanca anche con i tuoi allenamenti a casa. Ora cerco di fare pasti leggeri ma completi, con tante verdure, proteine come pollo o legumi, e carboidrati buoni, tipo riso integrale o patate dolci. È un po’ come quello che dicevi tu sullo specchio: non cambia solo fuori, ma anche dentro, ti senti più in sintonia con te stessa.

Casa o palestra? Io sono team casa, almeno per ora, perché mi piace la calma di muovermi quando voglio. Però capisco quel tuo pensiero sul “sarà più veloce in palestra”. Secondo me, non è tanto la velocità, ma trovare un modo per restare costante senza stressarti. Io, per esempio, oltre ai pesetti, ho iniziato a fare qualche esercizio di stretching o movimenti fluidi, tipo quelli che ricordano lo yoga, per sciogliere il corpo. Non è proprio yoga, ma mi aiuta a sentirmi meno rigida e più energica per affrontare la giornata. Magari potresti provare a inserire qualche movimento così tra un set di manubri e l’altro, giusto per variare.

Un errore che facevo all’inizio era saltare la colazione pensando di “risparmiare calorie”. Sbagliatissimo! Quando mangi in modo regolare nella tua finestra, il corpo non va in panico e non ti fa venire quelle voglie assurde di snack a mezzanotte. Ora il mio pranzo è bello ricco, tipo un’insalata con ceci, avocado e un po’ di quinoa, e mi tiene sazia senza appesantirmi. La sera magari faccio qualcosa di più leggero, come una zuppa o del pesce con verdure. Tu come ti stai organizzando con i pasti? Mi incuriosisce sapere che combini in cucina, visto che sembri una con tanta energia da mettere anche lì.

Un’altra cosa che ho imparato è non essere troppo dura con me stessa. Ci sono giorni in cui magari non seguo il 16/8 alla perfezione, o in cui salto un allenamento perché sono stanca. Va bene così, l’importante è riprendere il ritmo senza sensi di colpa. Tu continua con i tuoi manubri, che già il fatto di vederti cambiare nello specchio è una vittoria enorme. E magari prova a giocare un po’ con i tempi dei pasti, anche solo per vedere come ti senti. Se hai domande o vuoi qualche idea su come bilanciare tutto, scrivimi pure, che qui si fa il tifo per te!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Dopo il divorzio ho deciso di rimettermi in gioco, sapete, per sentirmi di nuovo me stessa. All'inizio pensavo alla palestra, quel caos di gente e attrezzi, ma poi ho preso due manubri e ho iniziato a casa. Mi guardo allo specchio e vedo che qualcosa cambia, non solo fuori. Però ogni tanto mi chiedo: e se in palestra fosse più veloce? Boh, voi che dite?