Ho paura di non farcela più a perdere peso alla mia età!

eugene90

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
 
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Ehi, cara, ti ho letta tutta d’un fiato e, sai, mi sembra di guardarmi allo specchio in certi momenti, anche se magari ho qualche anno in meno. Pure io sono qui a combattere con i chili di troppo, non per vanità, ma perché il medico mi ha messo davanti una lista di rischi – diabete, pressione alta – e mi ha detto chiaro e tondo: “Se non cambi, finisci male”. All’inizio mi sentivo persa come te, con quella paura che il corpo non rispondesse più, che fosse troppo tardi. Ti capisco, eccome.

Io ho iniziato piano, senza strafare, perché pure a me le gambe pesano e il fiato corto mi fa compagnia più spesso di quanto vorrei. Ti racconto com’è andata: all’inizio ero spaventata, mi sembrava di non farcela, ma poi ho trovato un ritmo mio, piccolo piccolo. Camminavo dieci minuti al giorno, magari fino al parco vicino casa, e mi fermavo a guardare gli alberi, a respirare. Non è una maratona, ma per me era già tanto. Col tempo, quei dieci minuti sono diventati venti, e il cuore ha smesso di battermi così forte per lo sforzo. Non è che ho perso chissà quanti chili subito, eh, però mi sentivo meno “bloccata”, meno prigioniera di me stessa.

Sul mangiare, ti dico, anch’io ho dovuto dire addio a certe cose che amavo – il mio debole non è il pane, ma il tiramisù della mia vicina! – però ho scoperto che aggiungere qualcosa di buono e semplice mi aiutava. Tipo, una zuppa calda con tante verdure, o un pezzetto di frutta quando mi veniva voglia di dolce. Non è una dieta da fame, è più un modo per coccolarmi senza appesantirmi. Il medico mi ha anche suggerito di provare cose che mi dessero energia senza strafare, e piano piano ho visto che il corpo rispondeva, anche se lento come una tartaruga.

Sai cosa mi ha aiutato tanto? Non sentirmi sola. Ho trovato un gruppetto vicino casa, niente di impegnativo, solo gente che passeggia e chiacchiera. All’inizio avevo il tuo stesso timore, “E se non tengo il passo? E se sono di peso?”, ma ti giuro, nessuno mi ha mai guardata storto. Anzi, mi dicevano “Brava, sei qui, è già tanto”. Magari potresti provare, non per forza un gruppo organizzato, anche solo una amica con cui fare due passi. Ti tira su il morale, e il corpo segue.

Non è troppo tardi, te lo dico col cuore in mano. Il tuo corpo magari è stanco, ma non ti ha abbandonata, sta solo aspettando che gli dai una mano con calma e pazienza. Io c’ho messo mesi a vedere un chilo in meno, ma quel chilo mi ha fatto piangere di gioia, perché significava che ce la potevo fare. E tu pure, ne sono sicura. Non serve correre, non serve spezzarsi: basta un passetto alla volta, e vedrai che qualcosa cambia. Se ti va, scrivimi come va, mi farebbe piacere sapere che non ti arrendi. Un abbraccio grande, di quelli che scaldano!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
Ehi, capisco quel nodo alla gola che senti, sai? Mi ci ritrovo tantissimo in quello che scrivi, quel senso di lotta contro un corpo che sembra non voler collaborare più. Io non ho ancora 70 anni, ma ti assicuro che anche a 60 e passa le cose non sono proprio una passeggiata! Però voglio dirti una cosa: non sei sola a sentirti così, e già questo magari ti scalda un po’ il cuore.

Io ho iniziato a cambiare le cose un passo alla volta, senza strafare, perché pure a me l’idea di correre o di fare chissà che mi spaventava. Tipo, all’inizio mi sono detta: “Ok, oggi provo a bere più acqua”. Niente di che, giusto una bottiglietta in più vicino al tavolo mentre guardo la tele. Non è che ho perso 5 chili in una notte, eh, però mi sentivo un po’ meno gonfia, un po’ più leggera dentro. Poi il giorno dopo ho aggiunto una cosa: cinque minuti di stretching la mattina, roba tranquilla, tipo allungare le braccia o piegare un po’ le ginocchia. Mi sembrava niente, ma piano piano mi sono accorta che le gambe pesavano meno.

Non ti sto dicendo che è facile o che la bilancia inizia a cantare da un giorno all’altro, ma questi passettini mi stanno aiutando a non sentirmi sopraffatta. Magari potresti provare qualcosa di simile? Non so, tipo aggiungere una tisana al pomeriggio al posto di uno spuntino, o fare due passi in casa mentre bolle l’acqua per la pasta. Cose piccole, che non ti spezzano, ma che ti fanno sentire che stai facendo qualcosa per te.

E per quella paura di essere “un peso” negli altri gruppi… guarda, io all’inizio la pensavo uguale. Poi ho scoperto che in quei gruppi di camminate leggere ci sono un sacco di persone come noi, che non vogliono correre la maratona ma solo muoversi un po’ insieme. Magari chiedi al tuo dottore se c’è qualcosa del genere vicino a casa tua, o anche solo una vicina con cui fare due chiacchiere passeggiando. Non devi tenere il passo di nessuno, vai col tuo, e basta.

Non è troppo tardi, te lo dico col cuore in mano. Il tuo corpo magari non è più quello di vent’anni fa, ma sta ancora lì a combattere con te. Io ci credo che puoi trovare un tuo ritmo, qualcosa di dolce e tranquillo come dici tu. E se qualche giorno ti senti giù, scrivici qui, sfogati pure, che una parola buona la troviamo sempre. Un abbraccio forte, davvero.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
Ehi, ciao, ti capisco davvero, sai? Leggendo quello che hai scritto, mi è sembrato di rivedere un po’ di me stesso qualche anno fa, quando mi sentivo perso e pensavo che il mio corpo non avrebbe mai risposto. Prima di tutto, voglio dirti una cosa: non sei sola, e non è troppo tardi. Mai. Io non sono un medico, ma sono uno che ha passato i suoi momenti difficili, e magari qualcosa di quello che ho imparato può esserti utile.

Hai ragione, con l’età il metabolismo cambia, e sembra che tutto quello che funzionava prima ora non funzioni più. Ma sai, il corpo è una macchina incredibile, anche a 70 anni. Certo, non possiamo pretendere di fare quello che facevamo a 30, ma possiamo trovare un modo per ascoltarlo e dargli quello di cui ha bisogno. Io, per esempio, ho scoperto che non è solo una questione di “mangiare meno”, ma di mangiare meglio, e soprattutto di muovermi in modo che mi facesse sentire bene, non distrutto.

Tu dici che hai tagliato il pane e mangi verdure, e questo è già un grande passo. Ma magari, invece di eliminare del tutto quello che ami, puoi provare a bilanciare un po’. Io, per esempio, ho imparato che non devo privarmi di tutto, ma piuttosto fare scelte più consapevoli. Magari quel pane fresco che ami tanto puoi tenerlo per la colazione, ma in una porzione più piccola, e magari accompagnarlo con qualcosa di proteico, tipo un po’ di ricotta o un uovo. Le proteine aiutano tanto, sai, soprattutto con l’età, perché tengono i muscoli più forti e aiutano il metabolismo a non rallentare troppo. E non serve strafare: anche solo aggiungere un po’ di pollo, pesce o legumi ai tuoi pasti può fare la differenza.

Per il movimento, capisco che correre o fare cose pesanti non sia la tua strada, e va benissimo così. Io ho iniziato con il sollevamento pesi leggero, ma non sto dicendo che devi fare lo stesso. Quello che voglio dire è che non serve fare cose estreme. Hai mai pensato a qualcosa di davvero tranquillo, tipo camminare in un parco con qualcuno? Magari quei gruppi di camminata che hai nominato potrebbero essere un’idea. Non devi sentirti un peso per gli altri, sai? Ognuno va al suo ritmo, e sono sicuro che troveresti persone felici di condividere il percorso con te. E se non te la senti, puoi iniziare da sola, magari 10 minuti al giorno, e poi aumentare un po’ alla volta. L’importante è non pensare che devi fare tutto subito.

E poi, ti confido una cosa: anche io avevo paura di non farcela. Mi guardavo allo specchio e pensavo “ma chi è questo qui?”. Ma sai, ho capito che il corpo risponde, a modo suo, se gli dai tempo e pazienza. Non è una gara, non devi dimostrare niente a nessuno. Magari potresti anche parlare con un nutrizionista o un fisioterapista, qualcuno che possa darti un piano su misura, senza stress. Io, per esempio, ho trovato utile lavorare con un professionista che mi ha aiutato a capire cosa funzionava per me, senza sentirmi in colpa se ogni tanto sgarravo.

Infine, voglio dirti una cosa importante: sei già forte per essere qui, per non arrenderti, per scrivere quello che provi. Non sottovalutare questo. Il tuo corpo non è un nemico, è un alleato, e anche se ora ti sembra di combattere contro un muro, piano piano quel muro può diventare una porta. Ti mando un abbraccio virtuale, e se vuoi, scrivimi pure, magari possiamo condividere qualche idea o semplicemente chiacchierare. Ce la puoi fare, un passo alla volta.
 
Ehm, ciao, o forse non proprio un ciao, non sono bravo con queste cose… Ti ho letta, Eugene, e mi sono fermato un attimo a pensare perché, beh, mi sembrava di sentire qualcosa di familiare. Non so se quello che dirò ti sarà utile, ma ci provo, ok? Io non sono uno che parla tanto, però la tua storia mi ha colpito.

Sai, anch’io ho avuto i miei problemi con il peso, soprattutto dopo che mi sono trasferito. Abitavo in un posto fresco, con l’aria leggera, e poi sono finito in una città dove l’umidità ti appiccica la camicia addosso tutto il giorno. All’inizio non capivo perché mi sentivo così stanco, così pesante. Pensavo fosse solo il caldo, ma poi ho realizzato che il mio corpo non si stava adattando bene. Mangiare meno non bastava più, e muovermi come prima era diventato un’impresa. Mi sentivo un po’ come te, come se il mio corpo mi stesse dicendo “ehi, amico, non ce la faccio più”. Però non mi sono arreso, anche se a volte ci sono andato vicino.

Tu parli di bilancia che non si muove, e ti capisco. Qui dove sto io, con quest’umidità assurda, all’inizio sembrava che ogni chilo fosse un macigno impossibile da spostare. Ma poi ho iniziato a cambiare piccole cose. Non so, magari può funzionare anche per te. Tipo, invece di tagliare tutto quello che mi piaceva, ho provato a mangiare più cose fresche, che mi aiutassero a non sentirmi gonfio con questo clima. Non parlo di diete strane, eh, solo più frutta, verdura cruda, cose leggere. Il pane lo amo anch’io, come te, e non l’ho tolto del tutto: ne prendo un pezzetto piccolo e lo mangio con calma, magari con un po’ di pesce o qualcosa che mi sazi senza appesantirmi. Ho scoperto che queste cose aiutano, soprattutto quando il corpo sembra andare più lento.

Per il movimento, beh, ti dico la verità, all’inizio mi vergognavo pure io. Pensavo “figurati se riesco a fare qualcosa con questo caldo bagnato”. Ma poi ho provato a camminare la mattina presto, quando l’aria è un po’ più leggera. Non tanto, eh, magari 15 minuti, con i miei tempi. Qui sudo come un matto, ma mi sono accorto che dopo mi sento meno stanco, meno “bloccato”. Non è che devi fare chissà cosa, no? Magari per te, con le gambe pesanti, potresti provare a fare due passi vicino casa, o anche solo alzarti e sederti qualche volta, giusto per non sentirti ferma. Io ho capito che il segreto è non strafare, altrimenti mi blocco del tutto.

E poi, sai, anch’io ho avuto quel pensiero che dici tu, quello del “e se fosse troppo tardi?”. Mi guardavo e pensavo che forse il mio corpo aveva deciso di arrendersi. Ma non è vero, te lo assicuro. Certo, non è più come a 20 anni, ma qualcosa si può fare, sempre. Magari non perdi chili in fretta, ma ti senti meglio, più leggera dentro. Io ho chiesto aiuto a un’amica che ne sa di più, e mi ha dato qualche consiglio semplice, tipo bere tanta acqua – qui con l’umidità è una salvezza – e non saltare i pasti, anche se sono piccoli. Forse potresti provare a chiedere a qualcuno, un dottore o anche qui sul forum, qualcosa che sia fatto per te, senza stress.

Non so, forse sto parlando troppo, scusa. Non sono uno che ha tutte le risposte, e magari quello che faccio io non va bene per te. Però volevo dirti che ti capisco, e che non sei un peso per nessuno. Quelle camminate di gruppo di cui parli? Secondo me potresti provarci, anche solo per vedere com’è. Io all’inizio mi sentivo fuori posto, ma poi ho visto che ognuno ha il suo ritmo, e nessuno ti guarda storto. O magari, se non te la senti, inizia da sola, piano piano. Il tuo corpo non è contro di te, ha solo bisogno di un po’ di tempo per capire cosa vuoi fare.

Ti scrivo questo con un po’ di timore, perché non sono bravo a dare consigli, ma spero che qualcosa ti arrivi. Non arrenderti, ok? Anche solo essere qui a scrivere è già tanto. Se ti va, fammi sapere come stai, o anche solo se trovi qualcosa che ti aiuta. Io sono qui, un po’ impacciato magari, ma ci sono. Forza, un passo alla volta.
 
Ehi, Eugene, un saluto un po’ bagnato da parte mia! 💦 Ti ho letta e, mamma mia, mi sembrava di rivedere me stesso qualche anno fa, con quella sensazione di “non ce la farò mai” che ti pesa addosso come un costume zuppo d’acqua. Non sono uno di quelli che saluta con grandi “ciao a tutti”, quindi spero mi perdonerai se entro dritto nel discorso!

Sai, anch’io ero arrivato a un punto in cui la bilancia sembrava inchiodata, e pure il mio umore con lei. Ero sempre stanco, le gambe pesanti, e pensavo che alla mia età (non proprio giovanissima!) fosse tutto finito. Poi, quasi per caso, una amica mi ha trascinato a una lezione di acquafitness. All’inizio ridevo da solo, pensavo “io, in piscina, con l’acqua fino al collo? Ma chi sono, un pesce?”. E invece… sorpresa! È stata la svolta. Non sto dicendo che devi buttarti in piscina domani, eh, ma ti racconto com’è andata per me, magari ti accende una lampadina.

L’acqua è magica, te lo giuro. Ti sostiene, non ti fa sentire quel peso che ti schiaccia quando cammini o provi a fare altro. Io avevo perso tipo 15 chili con l’acquaaerobica, un po’ alla volta, senza nemmeno accorgermene troppo. Facevo queste lezioni due volte a settimana, movimenti semplici, tipo saltelli o bracciate, ma sott’acqua tutto sembra più leggero. E il bello? Non sudi come un matto (beh, sei già bagnato! 😅), e le articolazioni non si lamentano. Per me, che avevo sempre le ginocchia che scricchiolavano, è stato un sollievo.

Non fraintendermi, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. All’inizio mi sentivo un po’ un pesce fuor d’acqua (gioco di parole voluto! 😉), ma poi ho preso il ritmo. La cosa bella dell’acquafitness è che vai al tuo passo: non devi correre o sollevare pesi assurdi. E poi, vuoi sapere un segreto? Mi divertivo! La musica, il gruppo, l’acqua che ti coccola… dopo un po’ non vedevo l’ora di andare. Certo, all’inizio ero timido, mi nascondevo dietro agli altri, ma nessuno ti giudica, ognuno pensa a sé.

Tu parli di gambe pesanti, e ti capisco benissimo. L’acqua mi ha aiutato proprio lì: dopo qualche lezione sentivo meno quel blocco, come se il corpo si sgonfiasse piano piano. Non parlo solo di chili, ma di energia. Magari per te potrebbe essere un’idea, no? Non devi per forza fare acquaaerobica, anche solo entrare in piscina e muoverti un po’ potrebbe darti una spinta. Io ho iniziato con 30 minuti, poi sono passato a un’oretta, e ogni tanto ci buttavo dentro qualche chiacchiera con gli altri del corso – fa bene anche alla testa!

E poi, senti, quel “e se fosse troppo tardi?” me lo sono detto anch’io mille volte. Ma non è vero, promesso. Il corpo risponde, magari non corre come a 20 anni, ma si muove eccome. Io ho scoperto che pure la mia bilancia, alla fine, ha ceduto: non chili in meno subito, ma un po’ alla volta, e soprattutto mi sentivo meno “fermo”. Magari potresti provare a cercare un corso vicino a te, o anche solo chiedere a qualcuno qui sul forum se conosce posti carini per iniziare. Io ho trovato il mio per caso, e non me ne pento.

Scusa se mi sono dilungato, non sono uno che scrive romanzi di solito! 😄 Spero che qualcosa di quello che ho detto ti sia utile, anche solo per farti sorridere un attimo. Non mollare, ok? Se ti va, scrivimi come va, o anche solo se trovi una piscina che ti ispira. Un passo alla volta, e vedrai che l’acqua ti porta lontano! 💧 Forza!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
Ehi, un respiro profondo e partiamo! 😊 Capisco ogni tua parola, sai? Quel senso di lotta contro il corpo che non risponde più come prima… è tosto. Ma ascolta qua: hai mai provato le tecniche di Wim Hof? Non servono salti o corse, solo respiri speciali e magari un po’ di freddo (tranquilla, niente di estremo!). Riaccendono il metabolismo, calmano lo stress e ti fanno sentire viva. Io, a 60 suonati, ho iniziato così: qualche respiro profondo e una doccia fresca. Non è magia, ma giuro che mi ha dato una spinta. Provaci, dolcezza, un passo alla volta. Non è mai troppo tardi per coccolare il tuo corpo! 💪 Forza, ti leggo presto!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
Ehi, ti capisco eccome, quel senso di lotta contro il tempo e il corpo che sembra non collaborare più. Io ho passato i 60 e credevo fosse finita, ma poi ho provato l’acquafitness. Non devi correre o strafare, l’acqua ti sostiene e ti muovi quasi senza accorgertene. A primavera ho iniziato, con il sole che scaldava la piscina all’aperto, e piano piano ho perso chili senza sentirmi distrutta. Le gambe pesanti? Migliorate. Il fiato? Torna. Non è una magia, ma un passo tranquillo che forse potrebbe funzionare anche per te. Dai, non è mai troppo tardi per provare qualcosa di leggero come galleggiare e sentirsi vivi!
 
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Reazioni: t.rysio
Ehi, altro che sfogo, mi hai tirato fuori un nodo dalla gola leggendoti! Io sto sui 55 e ti giuro, quel muro di cui parli lo sento anch’io, come se il corpo dicesse “basta, arrangiati”. Però sai che ti dico? Io mi sono buttata su un coach online, uno che mi segue a distanza, e all’inizio pensavo fosse una cavolata. Invece funziona, perché non devo correre o ammazzarmi in palestra. Mi manda piani con cose fattibili: mangio più verdure, meno schifezze, e cammino quando riesco, senza stress. Tipo ieri, consulta su Zoom, mi ha detto di provare due passi in più nel parco vicino casa e di mangiare una mela invece del biscotto. Piccole cose, ma la bilancia si muove! Certo, a volte vorrei mollare, il metabolismo è un bradipo, e le gambe sembrano di cemento, ma avere uno che mi sprona da lontano mi tiene in pista. Magari per te, con qualcosa di tranquillo così, potrebbe essere meno pesante. Non è troppo tardi, dai, è solo un modo diverso di provarci!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare… Sono qui con il cuore in gola perché davvero, ho paura che il mio corpo non ce la faccia più. Ho passato i 70 da un pezzo, e ogni volta che provo a perdere qualche chilo, mi sembra di combattere contro un muro. Una volta era più facile, sapete? Mangiavo un po’ meno, camminavo di più, e via, i pantaloni tornavano a starmi comodi. Ma ora? Ora mi sento come se il mio metabolismo mi avesse abbandonato, come un vecchio amico che non risponde più al telefono.
Io ci provo, eh. Mangio le mie verdure, ho tagliato il pane – e chi mi conosce sa quanto amo il pane fresco la mattina – ma i numeri sulla bilancia non si muovono. Mi sveglio con le gambe pesanti, faccio due passi e già mi manca il fiato. Il dottore dice che devo dimagrire per il cuore, per la pressione, per tutto… ma come faccio? Mi guardo allo specchio e vedo questa versione di me che non riconosco più, e mi prende il panico. Qualcuno di voi, magari più avanti con gli anni come me, ha trovato un modo che non mi spezzi del tutto? Non so, qualcosa di dolce, di tranquillo… non ce la faccio a correre o a fare chissà cosa. Ho sentito di questi gruppi dove si cammina insieme o si fanno esercizi leggeri, ma ho paura di essere un peso per gli altri, di non tenere il passo.
E poi c’è quel pensiero che non mi lascia: e se fosse troppo tardi? Se il mio corpo avesse deciso che questo è il massimo che può fare? Scusate, forse sto scrivendo troppo, ma ho bisogno di sfogarmi. Non voglio arrendermi, però sto perdendo la speranza. Qualcuno mi capisce? Qualcuno ha una parola buona per una vecchia come me? Grazie, davvero, anche solo per avermi letta fino qui.
Ehi, capisco ogni singola parola che hai scritto, sai? Quel senso di lotta contro un corpo che sembra non voler collaborare è una cosa che mi fa quasi rabbia a volte. Anch’io sono bloccata da mesi sullo stesso peso, e ti giuro, ci sono giorni in cui guardo la bilancia e penso: “Ma davvero? Non ti muovi nemmeno di un grammo?”. Però, leggendoti, mi sono sentita meno sola, quindi grazie per aver condiviso il tuo cuore.

Io sono un po’ più giovane, ma non troppo, e anche per me il metabolismo sembra aver preso le ferie permanenti. Ti racconto cosa sto provando ultimamente, magari c’è qualcosa che può ispirarti. Dopo aver girato in tondo con diete che mi lasciavano affamata e nervosa, ho iniziato a cambiare il modo in cui mangio senza tagliar fuori tutto quello che amo. Tipo, ho ridotto un sacco i carboidrati – non il pane fresco, quello è sacro anche per me – ma cose come pasta, patate, dolci. Non è una dieta rigida, più che altro cerco di riempire il piatto di verdure, proteine magre, un po’ di grassi buoni come l’olio d’oliva. All’inizio pensavo fosse impossibile, ma piano piano mi sono accorta che mi sento meno gonfia, con più energia.

Per il movimento, ti capisco quando dici che correre o fare chissà cosa è fuori portata. Io ho iniziato con passeggiate brevi, ma regolari. Non so se hai un parco vicino casa, ma anche solo 15-20 minuti al giorno, a passo tranquillo, mi hanno aiutata a sentirmi meno “pesante”. A volte ascolto un audiolibro o della musica per non annoiarmi. E sai una cosa? Ho scoperto un gruppo di camminate qui in zona, gente di tutte le età, e nessuno ti guarda storto se vai piano. Magari nella tua città c’è qualcosa di simile, potresti provare a informarti. Non sei un peso, credimi, ognuno va al suo ritmo.

Sul pensiero che sia “troppo tardi”, ti dico una cosa che mi ripeto nei momenti no: il corpo è incredibile, anche alla tua età. Magari non risponde veloce come a 20 anni, ma se gli dai tempo e un po’ di cura, qualcosa si muove. Non parlo solo di chili, ma di come ti senti. Io, per esempio, ho notato che anche se la bilancia non cambia tanto, i vestiti mi stanno meglio e dormo più serena. Piccole vittorie, ma contano.

Un’ultima cosa: il tuo medico potrebbe consigliarti un nutrizionista, qualcuno che capisca davvero cosa serve al tuo corpo adesso. Io l’ho fatto e mi ha aiutata a non sentirmi persa. Non mollare, ok? Non sei sola in questa battaglia, e anche solo scrivere qui è un passo enorme. Se ti va, raccontami come va, magari ci scambiamo qualche idea. Forza, un pezzetto alla volta.