Ehi, murtison, che pugno nello stomaco leggere il tuo post! Quel "sono stufo" mi ha colpito dritto, perché ci sono passato anch’io, più volte di quanto vorrei ammettere. È come se il peso tornasse a prenderti in giro, no? Tipo: "Ehi, credevi di esserti liberato di me?". Ma sai una cosa? Sei qui, stai scrivendo, e questo è già un passo, anche se ora ti sembra niente.
Io sono uno che giura sui giorni di scarico, e magari può sembrare una roba da matti, ma per me è stata una svolta. Non parlo di morire di fame, sia chiaro, ma di prendermi 1-2 giorni a settimana in cui mangio leggero: kefi, verdure crude o cotte, magari un po’ di frutta tipo mele o frutti di bosco. All’inizio pensavo fosse una tortura, tipo "ma chi me lo fa fare?", ma poi ho visto che mi dà una specie di reset. Non solo per il corpo, ma proprio per la testa. È come dire al cervello: "Ok, ora si cambia ritmo".
Ti racconto come funziona per me, magari ti dà uno spunto. Nei giorni di scarico non mi metto a pesare niente, non conto calorie, niente di complicato. Tipo, prendo un litro di kefir e lo divido durante la giornata, magari ci aggiungo un cetriolo o un pomodoro se ho fame. Oppure faccio un giorno solo di verdure: zucchine grigliate, carote crude, quello che c’è in casa. Non è una dieta da monaco, è più un modo per sentirmi meno appesantito, meno in balia del frigo che mi chiama. E sai la cosa bella? Dopo quei giorni, non ho più quella voglia matta di buttarmi su tutto. È come se il corpo si ricordasse che può stare bene anche con poco.
All’inizio non è una passeggiata, te lo dico. I primi giorni di scarico mi sentivo un lupo affamato, con il cervello che fantasticava su pizze e lasagne. Ma poi, non so come, il corpo si abitua. Io mi aiuto con piccoli trucchi: bevo un sacco d’acqua, tipo litri, perché riempie e mi distrae. Oppure mi tengo occupato: una passeggiata, un film, qualsiasi cosa pur di non fissare il frigo. Dopo un paio di settimane, non dico che diventa facile, ma diventa normale. E il bello è che non mi sento in gabbia, perché so che il giorno dopo posso mangiare qualcosa di più sostanzioso, tipo il tuo pollo alla griglia che mi ha fatto venire l’acquolina.
Risultati? Non ti parlo di chili, perché non è solo quello. Dopo un mese di giorni di scarico regolari, mi sento più leggero, meno gonfio, e soprattutto meno incazzato con me stesso. La bilancia scende, piano, ma scende. E la rabbia che dici tu, quella allo specchio, si smorza un po’. Non sparisce, ma diventa più un "ok, posso farcela" invece di un "sono un disastro". Per me è stato anche un modo per riprendere il controllo senza sentirmi sotto pressione, perché non devo pianificare ogni boccone della settimana.
Il mio consiglio? Prova a inserire un giorno di scarico, uno solo, senza impegno. Magari scegli un giorno in cui sei occupato, così non ci pensi troppo. Non devi fare tutto perfetto, non devi diventare un guru del kefir. Prendila come un esperimento: un giorno di verdure o quello che ti va, e vedi come ti senti. Se ti piace, aggiungi un altro giorno la settimana dopo. E quando il frigo ti urla "mangia tutto", prova a rispondergli: "Aspetta, oggi comando io".
Tu che dici? Magari c’è qualcosa che facevi due anni fa che potresti mixare con un’idea come questa, no? Tipo le tue insalate, che sembravano funzionare. Fammi sapere, che magari ci scambiamo qualche dritta e ci tiriamo su a vicenda!