Il dilemma dei grassi: come trovare l’equilibrio perfetto per volare nelle gare?

kubus181818

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono nel bel mezzo di una crisi esistenziale da sportivo! Corro, nuoto, pedalo come un forsennato, ma il mio corpo sembra un campo di battaglia tra energia e peso. Il dilemma dei grassi mi sta facendo impazzire: troppo pochi e mi sento un motore senza benzina, troppi e addio sogni di volare leggero nelle gare.
Vi racconto la mia settimana tipo, così magari mi aiutate a capire dove sto sbagliando. Partiamo dall’allenamento: 5 giorni su 7 sono in pista o in piscina, con sessioni che vanno dai 60 ai 90 minuti. Lunedì e giovedì corro 10-12 km a ritmo sostenuto, mercoledì e venerdì nuoto per 2 km mixando stile libero e dorso, sabato è il giorno del ciclismo con uscite da 50-60 km. Domenica? Recupero attivo, una corsetta leggera o stretching. Il cuore pompa, i muscoli rispondono, ma la bilancia… quella maledetta bilancia mi guarda con aria di sfida.
E ora veniamo al cibo, il vero dramma. Ho provato a tagliare i grassi quasi del tutto: niente avocado, olio d’oliva solo a gocce, mandorle bandite. Risultato? Dopo due settimane mi sentivo uno straccio, zero forza in salita e crampi che mi svegliavano di notte. Poi ho fatto il contrario: burro di arachidi a cucchiaiate, noci a manciate, salmone come se non ci fosse un domani. E lì è successo il disastro: 2 kg in più in un mese e la sensazione di trascinarmi dietro un macigno.
Adesso sto cercando l’equilibrio, ma è come camminare su una corda sospesa. La mia dieta ora è un mix: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana; pranzo con riso integrale, petto di pollo e un filo d’olio; cena leggera con pesce magro e verdure. Spuntini? Una manciata di noci o uno yogurt greco. I carboidrati mi danno la spinta, le proteine riparano i muscoli, ma i grassi? Sono il mistero che non riesco a risolvere.
Mi serve il vostro aiuto, gente! Come fate voi a bilanciare tutto questo? Avete qualche trucco per non crollare né ingrassare? Io voglio volare nelle gare, non arrancare come un’anatra zoppa. Datemi una mano, vi prego, perché sto rischiando di perdere la testa oltre che il ritmo!
 
Ragazzi, sono nel bel mezzo di una crisi esistenziale da sportivo! Corro, nuoto, pedalo come un forsennato, ma il mio corpo sembra un campo di battaglia tra energia e peso. Il dilemma dei grassi mi sta facendo impazzire: troppo pochi e mi sento un motore senza benzina, troppi e addio sogni di volare leggero nelle gare.
Vi racconto la mia settimana tipo, così magari mi aiutate a capire dove sto sbagliando. Partiamo dall’allenamento: 5 giorni su 7 sono in pista o in piscina, con sessioni che vanno dai 60 ai 90 minuti. Lunedì e giovedì corro 10-12 km a ritmo sostenuto, mercoledì e venerdì nuoto per 2 km mixando stile libero e dorso, sabato è il giorno del ciclismo con uscite da 50-60 km. Domenica? Recupero attivo, una corsetta leggera o stretching. Il cuore pompa, i muscoli rispondono, ma la bilancia… quella maledetta bilancia mi guarda con aria di sfida.
E ora veniamo al cibo, il vero dramma. Ho provato a tagliare i grassi quasi del tutto: niente avocado, olio d’oliva solo a gocce, mandorle bandite. Risultato? Dopo due settimane mi sentivo uno straccio, zero forza in salita e crampi che mi svegliavano di notte. Poi ho fatto il contrario: burro di arachidi a cucchiaiate, noci a manciate, salmone come se non ci fosse un domani. E lì è successo il disastro: 2 kg in più in un mese e la sensazione di trascinarmi dietro un macigno.
Adesso sto cercando l’equilibrio, ma è come camminare su una corda sospesa. La mia dieta ora è un mix: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana; pranzo con riso integrale, petto di pollo e un filo d’olio; cena leggera con pesce magro e verdure. Spuntini? Una manciata di noci o uno yogurt greco. I carboidrati mi danno la spinta, le proteine riparano i muscoli, ma i grassi? Sono il mistero che non riesco a risolvere.
Mi serve il vostro aiuto, gente! Come fate voi a bilanciare tutto questo? Avete qualche trucco per non crollare né ingrassare? Io voglio volare nelle gare, non arrancare come un’anatra zoppa. Datemi una mano, vi prego, perché sto rischiando di perdere la testa oltre che il ritmo!
Ehi, capisco la tua frustrazione, sembra proprio una guerra tra corpo e mente! Io ho trovato il mio ritmo con le intervallate sulle scale: sprint a tutta per 20-30 secondi, poi passo lento per recuperare. Ti dico, le gambe e i glutei ringraziano, è un massacro che dà risultati. Per i grassi, non li demonizzo più: un po’ di olio extravergine e qualche noce mi tengono su senza appesantirmi. Prova a inserire qualcosa di intenso ma breve come le scale, magari ti sblocca quel mix tra energia e leggerezza che cerchi. Fammi sapere!
 
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Ragazzi, sono nel bel mezzo di una crisi esistenziale da sportivo! Corro, nuoto, pedalo come un forsennato, ma il mio corpo sembra un campo di battaglia tra energia e peso. Il dilemma dei grassi mi sta facendo impazzire: troppo pochi e mi sento un motore senza benzina, troppi e addio sogni di volare leggero nelle gare.
Vi racconto la mia settimana tipo, così magari mi aiutate a capire dove sto sbagliando. Partiamo dall’allenamento: 5 giorni su 7 sono in pista o in piscina, con sessioni che vanno dai 60 ai 90 minuti. Lunedì e giovedì corro 10-12 km a ritmo sostenuto, mercoledì e venerdì nuoto per 2 km mixando stile libero e dorso, sabato è il giorno del ciclismo con uscite da 50-60 km. Domenica? Recupero attivo, una corsetta leggera o stretching. Il cuore pompa, i muscoli rispondono, ma la bilancia… quella maledetta bilancia mi guarda con aria di sfida.
E ora veniamo al cibo, il vero dramma. Ho provato a tagliare i grassi quasi del tutto: niente avocado, olio d’oliva solo a gocce, mandorle bandite. Risultato? Dopo due settimane mi sentivo uno straccio, zero forza in salita e crampi che mi svegliavano di notte. Poi ho fatto il contrario: burro di arachidi a cucchiaiate, noci a manciate, salmone come se non ci fosse un domani. E lì è successo il disastro: 2 kg in più in un mese e la sensazione di trascinarmi dietro un macigno.
Adesso sto cercando l’equilibrio, ma è come camminare su una corda sospesa. La mia dieta ora è un mix: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana; pranzo con riso integrale, petto di pollo e un filo d’olio; cena leggera con pesce magro e verdure. Spuntini? Una manciata di noci o uno yogurt greco. I carboidrati mi danno la spinta, le proteine riparano i muscoli, ma i grassi? Sono il mistero che non riesco a risolvere.
Mi serve il vostro aiuto, gente! Come fate voi a bilanciare tutto questo? Avete qualche trucco per non crollare né ingrassare? Io voglio volare nelle gare, non arrancare come un’anatra zoppa. Datemi una mano, vi prego, perché sto rischiando di perdere la testa oltre che il ritmo!
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, sembra di combattere contro un nemico invisibile! Anch’io sono in una situazione un po’ particolare, quindi ti racconto come sto cercando di cavarmela, magari qualcosa ti torna utile. Dopo un periodo tosto di malattia, tra cure e ospedale, ho messo su un bel po’ di chili. Non proprio il sogno di uno sportivo, no? Ora sto tornando piano piano alla normalità, con cautela, perché il mio corpo è ancora un po’ un’incognita.

Il tuo ritmo di allenamento è impressionante, davvero, io sono ancora lontana da quei livelli. Faccio camminate veloci di 5-6 km tre volte a settimana e un po’ di nuoto tranquillo il mercoledì, massimo 1 km, per non strafare. Il sabato provo a pedalare, ma per ora mi fermo a 20-30 km, dipende da come mi sento. La domenica è sacra per il riposo, al massimo qualche esercizio leggero a casa. La bilancia? Una vecchia amica che a volte vorrei lanciare dalla finestra, ma sto imparando a non fissarmi troppo sui numeri.

Sul cibo, ti capisco quando dici che i grassi sono un mistero. Dopo la malattia, il mio metabolismo era un disastro, e all’inizio ho fatto come te: ho tagliato tutto, pensando fosse la soluzione. Risultato? Debolezza, stanchezza, e un umore da far paura. Poi ho provato a reintegrarli, ma con moderazione, perché esagerare mi faceva sentire gonfia e pesante. Ora sto trovando un mio equilibrio, simile al tuo: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di noci e una mela; pranzo con riso o quinoa, tacchino o pesce bianco e verdure cotte; cena leggera, tipo zuppa di verdure con un filo d’olio. Per gli spuntini, alterno yogurt magro e qualche mandorla, ma contate, non a manciate!

I grassi per me sono una specie di alleato fragile: ne metto poco, ma ci sono sempre, tipo un cucchiaio d’olio extravergine al giorno o un pezzetto di avocado ogni tanto. Mi aiutano a non crollare, soprattutto ora che il fisico sta ancora recuperando. Il trucco che sto provando è ascoltare il corpo: se dopo un allenamento mi sento uno straccio, aggiungo una noce o due il giorno dopo; se invece mi vedo appesantita, taglio un po’ i carboidrati e tengo i grassi stabili. Non è scienza esatta, ma sto evitando i crampi e quel senso di “macigno” di cui parli.

Per le gare, capisco il tuo sogno di volare leggero, e ci arriverai, ne sono sicura. Forse potresti provare a non cambiare tutto insieme: tieni d’occhio i grassi, ma senza ossessionarti, e magari aggiungi un giorno di riposo in più per vedere come risponde il corpo. Io, che sono ancora in modalità “sopravvivenza”, ho notato che la costanza batte la fretta. Tu che sei già un guerriero, magari hai solo bisogno di aggiustare il tiro. Che ne pensi di provare a pesarti meno spesso e fidarti di più di come ti senti in pista? Fammi sapere, sono curiosa di vedere come va!
 
Ciao kubus181818, il tuo post mi ha colpito, sembra di leggere una pagina del mio diario di qualche anno fa! Quel tira e molla tra energia e peso lo conosco bene, ma ti racconto come il nuoto mi ha salvato da quel caos, magari c’è qualcosa che puoi prendere per te.

Prima di tutto, complimenti per il tuo ritmo, è una dedizione pazzesca. Io sono un fanatico della piscina, ho perso 15 kg nuotando e ancora oggi è il mio rifugio. Quando ho iniziato, facevo 3 sessioni a settimana da 1 km, stile libero e dorso per sciogliere le articolazioni. Poi sono passato a 4 giorni, 1,5-2 km a sessione, mixando anche un po’ di rana per variare. Il bello del nuoto è che ti alleni senza massacrarti le giunture, e per uno come me, che aveva i muscoli rigidi e qualche chilo di troppo, è stato un toccasana. Ora, se mi alleno per una gara, aggiungo qualche sprint da 50 metri per spingere il fiato, ma sempre con calma, il corpo ringrazia.

Sul cibo, capisco il tuo dramma dei grassi, ci sono passato. All’inizio li avevo quasi eliminati, ma dopo una settimana in piscina mi sentivo svuotato, zero resistenza. Poi ho trovato il mio equilibrio: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana, come te; pranzo con riso integrale, tonno o pollo e un filo d’olio; cena leggera, spesso pesce magro con verdure al vapore. Prima di dormire, se ho nuotato tanto, mi concedo un pezzetto di cioccolato fondente o qualche noce, giusto per non andare a letto con lo stomaco che brontola. I grassi li tengo sotto controllo, ma non li demonizzo: un cucchiaio d’olio al giorno e qualche fettina di avocado ogni tanto mi danno la carica senza appesantirmi.

Il mio trucco? Ascolto il corpo e nuoto per sentirmi bene, non solo per la bilancia. Tu che vuoi volare nelle gare, potresti provare a inserire una sessione di nuoto in più, magari al posto di una corsa, per alleggerire il carico sulle gambe e testare come rispondi con i grassi stabili. La piscina ti aiuta a bruciare senza stressare troppo, e magari trovi quel punto dolce tra energia e leggerezza. Che ne dici, ti va di buttarti in acqua un po’ di più? Fammi sapere come va, sono curioso!
 
Ragazzi, sono nel bel mezzo di una crisi esistenziale da sportivo! Corro, nuoto, pedalo come un forsennato, ma il mio corpo sembra un campo di battaglia tra energia e peso. Il dilemma dei grassi mi sta facendo impazzire: troppo pochi e mi sento un motore senza benzina, troppi e addio sogni di volare leggero nelle gare.
Vi racconto la mia settimana tipo, così magari mi aiutate a capire dove sto sbagliando. Partiamo dall’allenamento: 5 giorni su 7 sono in pista o in piscina, con sessioni che vanno dai 60 ai 90 minuti. Lunedì e giovedì corro 10-12 km a ritmo sostenuto, mercoledì e venerdì nuoto per 2 km mixando stile libero e dorso, sabato è il giorno del ciclismo con uscite da 50-60 km. Domenica? Recupero attivo, una corsetta leggera o stretching. Il cuore pompa, i muscoli rispondono, ma la bilancia… quella maledetta bilancia mi guarda con aria di sfida.
E ora veniamo al cibo, il vero dramma. Ho provato a tagliare i grassi quasi del tutto: niente avocado, olio d’oliva solo a gocce, mandorle bandite. Risultato? Dopo due settimane mi sentivo uno straccio, zero forza in salita e crampi che mi svegliavano di notte. Poi ho fatto il contrario: burro di arachidi a cucchiaiate, noci a manciate, salmone come se non ci fosse un domani. E lì è successo il disastro: 2 kg in più in un mese e la sensazione di trascinarmi dietro un macigno.
Adesso sto cercando l’equilibrio, ma è come camminare su una corda sospesa. La mia dieta ora è un mix: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana; pranzo con riso integrale, petto di pollo e un filo d’olio; cena leggera con pesce magro e verdure. Spuntini? Una manciata di noci o uno yogurt greco. I carboidrati mi danno la spinta, le proteine riparano i muscoli, ma i grassi? Sono il mistero che non riesco a risolvere.
Mi serve il vostro aiuto, gente! Come fate voi a bilanciare tutto questo? Avete qualche trucco per non crollare né ingrassare? Io voglio volare nelle gare, non arrancare come un’anatra zoppa. Datemi una mano, vi prego, perché sto rischiando di perdere la testa oltre che il ritmo!
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, sembra di essere su una giostra che non si ferma mai! La tua settimana è intensa, un vero mix di fuoco e passione per lo sport, ma quel dilemma dei grassi… uff, è come cercare di risolvere un puzzle con pezzi che non combaciano. Ti racconto come ho trovato un po’ di equilibrio con le mie allenamenti funzionali a casa, magari c’è qualcosa che può ispirarti.

Parto da una premessa: anch’io ho fatto su e giù con la bilancia prima di capire cosa funzionava per me. Facevo circuiti con il peso del corpo o TRX, tipo squat, plank, burpees, per 40-50 minuti, 4-5 volte a settimana. All’inizio pensavo che bastasse muovermi e tagliare i grassi per “asciugarmi”. Errore madornale: mi sentivo stanco, irritabile, e i muscoli non rispondevano come volevo. Poi ho imparato a non demonizzare i grassi, ma a usarli con testa.

Sul cibo, vedo che sei già su una buona strada con avena, pollo e verdure, ma forse puoi giocare un po’ con le quantità e i tempi. Io, per esempio, ho notato che un cucchiaio di olio di cocco o mezzo avocado prima di un allenamento intenso mi dà una marcia in più, senza appesantirmi. Non è solo questione di energia, ma anche di come il corpo recupera. Tipo, dopo un circuito pesante, uno yogurt greco con qualche noce mi aiuta a non svegliarmi con i muscoli che urlano. La chiave per me è stata non esagerare né in un senso né nell’altro: i grassi ci vogliono, ma devono essere “amici” degli allenamenti, non un ostacolo.

Un trucco che uso è pianificare gli spuntini in base al tipo di giornata. Se so che farò un circuito tosto con TRX, magari la mattina aggiungo un po’ di burro di mandorle alla colazione, ma se è un giorno leggero, punto su frutta e proteine magre. Non so se ci hai mai pensato, ma anche il “quando” mangi i grassi può fare la differenza. Tipo, meglio non esagerare a cena, perché il corpo non li usa subito e rischi di sentirti un po’ fermo il giorno dopo.

Per il tuo caso, con tutto quel correre, nuotare e pedalare, credo che il tuo corpo stia urlando per un po’ di carburante di qualità. Non dico di strafogarti di salmone, ma magari prova a inserire i grassi in modo più regolare, senza tagliarli o esagerare. E un’altra cosa: io ho trovato utile variare gli allenamenti per non stressare sempre gli stessi muscoli. Tipo, una volta a settimana faccio una sessione di mobilità o yoga con TRX, che sembra una sciocchezza ma mi ha aiutato a sentirmi più leggero e scattante.

La bilancia può essere una nemica perfida, lo so bene, ma prova a non guardarla troppo e concentrati su come ti senti in gara o in allenamento. Se hai energia e il ritmo tiene, sei sulla strada giusta. Magari prova a segnarti come rispondi ai piccoli cambiamenti nella dieta per un paio di settimane, tipo un diario, così capisci cosa ti fa “volare” e cosa no. Forza, non sei un’anatra zoppa, sei un razzo che deve solo regolare i motori!
 
Ragazzi, sono nel bel mezzo di una crisi esistenziale da sportivo! Corro, nuoto, pedalo come un forsennato, ma il mio corpo sembra un campo di battaglia tra energia e peso. Il dilemma dei grassi mi sta facendo impazzire: troppo pochi e mi sento un motore senza benzina, troppi e addio sogni di volare leggero nelle gare.
Vi racconto la mia settimana tipo, così magari mi aiutate a capire dove sto sbagliando. Partiamo dall’allenamento: 5 giorni su 7 sono in pista o in piscina, con sessioni che vanno dai 60 ai 90 minuti. Lunedì e giovedì corro 10-12 km a ritmo sostenuto, mercoledì e venerdì nuoto per 2 km mixando stile libero e dorso, sabato è il giorno del ciclismo con uscite da 50-60 km. Domenica? Recupero attivo, una corsetta leggera o stretching. Il cuore pompa, i muscoli rispondono, ma la bilancia… quella maledetta bilancia mi guarda con aria di sfida.
E ora veniamo al cibo, il vero dramma. Ho provato a tagliare i grassi quasi del tutto: niente avocado, olio d’oliva solo a gocce, mandorle bandite. Risultato? Dopo due settimane mi sentivo uno straccio, zero forza in salita e crampi che mi svegliavano di notte. Poi ho fatto il contrario: burro di arachidi a cucchiaiate, noci a manciate, salmone come se non ci fosse un domani. E lì è successo il disastro: 2 kg in più in un mese e la sensazione di trascinarmi dietro un macigno.
Adesso sto cercando l’equilibrio, ma è come camminare su una corda sospesa. La mia dieta ora è un mix: colazione con fiocchi d’avena, un cucchiaino di burro di mandorle e una banana; pranzo con riso integrale, petto di pollo e un filo d’olio; cena leggera con pesce magro e verdure. Spuntini? Una manciata di noci o uno yogurt greco. I carboidrati mi danno la spinta, le proteine riparano i muscoli, ma i grassi? Sono il mistero che non riesco a risolvere.
Mi serve il vostro aiuto, gente! Come fate voi a bilanciare tutto questo? Avete qualche trucco per non crollare né ingrassare? Io voglio volare nelle gare, non arrancare come un’anatra zoppa. Datemi una mano, vi prego, perché sto rischiando di perdere la testa oltre che il ritmo!
Ehi, capisco perfettamente il tuo caos, sembra di stare su una giostra che non si ferma mai! Anch’io sto cercando di trovare quel benedetto equilibrio, perché tra due mesi ho il mio grande giorno e voglio sentirmi al top, non solo per entrare nel vestito, ma per godermi ogni momento senza fiatone. Il tuo piano è super intenso, complimenti per la costanza! Io pure ho fatto qualche esperimento con il cibo, tipo tagliare i carboidrati per una settimana… errore madornale, mi sentivo una lumaca. Ora sto provando a non strafare: mangio un po’ di tutto, ma con porzioni controllate, e cerco di ascoltare il corpo. Per i grassi, sto imparando che un filo d’olio o mezzo avocado non sono nemici, basta non esagerare. Il mio trucco? Pianifico i pasti della settimana e mi concedo un piccolo sfizio ogni tanto, così non impazzisco. Tu come tieni duro mentalmente? Magari rubo qualche idea!
 
Ehi kubus, che viaggio stai facendo, sembra di guardarmi allo specchio! Quel tira e molla con i grassi mi sta mandando fuori di testa pure a me. Corri, nuoti, pedali come un matto, e la bilancia fa i capricci… ti capisco, è frustrante. Io sto lottando con le abbuffate notturne, un disastro: di giorno sono un angelo, ma la sera mi trasformo in un lupo mannaro che saccheggia il frigo. Ho provato di tutto, dal tagliare i carboidrati a mangiare solo verdure, ma finivo sempre col sentirmi uno straccio o con due chili in più.

Ora sto cercando di non fare la guerra al cibo. Tipo, per i grassi ho iniziato a mettere un cucchiaino di olio extravergine a pranzo e cena, oppure un po’ di avocado a colazione, ma senza esagerare. Mi aiuta a sentirmi sazio e non crollo a metà giornata. La sera, per non sbranare tutto, mi preparo una tisana e tengo le mani occupate con un libro o un puzzle, così evito di aprire il frigo. Non è perfetto, cado ancora qualche volta, ma sto imparando ad ascoltare il corpo senza punirmi.

Tu come gestisci la voglia di sgarrare? Magari hai qualche trucco per non sentirti in colpa quando la bilancia fa le bizze. Dai, condividi, che qui siamo tutti sulla stessa barca!