Il metodo del piatto: quando le verdure occupano mezza vita (e il divano ringrazia)

VLC_Arena20

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6 Marzo 2025
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Ehi, anime belle che combattono con la bilancia! Oggi vi racconto il mio ennesimo round col "metodo del piatto", perché sì, sono ancora viva e vegetariana a metà. Immaginatevi la scena: piatto in mano, faccio lo slalom tra broccoli e zucchine per riempire sto benedetto 50%, mentre il pollo si prende il suo misero quarto e i carboidrati – oh, poveri carboidrati – si accontentano di quel che resta. Ho pure fatto la foto, guardate qua: sembra un quadro di Picasso, ma con meno caos e più fibre 😂.
All’inizio pensavo fosse una tortura, eh. Tipo: "Ma chi me lo fa fare di contare le zucchine invece di affogare i dispiaceri in un bel bicchiere di bollicine zuccherate?" E invece, sorpresa, il corpo si abitua. Lentamente, certo, mica sono Wonder Woman. Ora le porzioni non mi sembrano più un insulto personale, e il divano ringrazia perché non devo più rotolarci sopra come un pinguino dopo cena. Progressi, gente, progressi! 💪 Qualcuno di voi ha provato? Dai, sputate il rospo, che qui si ride e si piange insieme! 😜
 
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Ehi, anime belle che combattono con la bilancia! Oggi vi racconto il mio ennesimo round col "metodo del piatto", perché sì, sono ancora viva e vegetariana a metà. Immaginatevi la scena: piatto in mano, faccio lo slalom tra broccoli e zucchine per riempire sto benedetto 50%, mentre il pollo si prende il suo misero quarto e i carboidrati – oh, poveri carboidrati – si accontentano di quel che resta. Ho pure fatto la foto, guardate qua: sembra un quadro di Picasso, ma con meno caos e più fibre 😂.
All’inizio pensavo fosse una tortura, eh. Tipo: "Ma chi me lo fa fare di contare le zucchine invece di affogare i dispiaceri in un bel bicchiere di bollicine zuccherate?" E invece, sorpresa, il corpo si abitua. Lentamente, certo, mica sono Wonder Woman. Ora le porzioni non mi sembrano più un insulto personale, e il divano ringrazia perché non devo più rotolarci sopra come un pinguino dopo cena. Progressi, gente, progressi! 💪 Qualcuno di voi ha provato? Dai, sputate il rospo, che qui si ride e si piange insieme! 😜
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Ehi, anime belle che combattono con la bilancia! Oggi vi racconto il mio ennesimo round col "metodo del piatto", perché sì, sono ancora viva e vegetariana a metà. Immaginatevi la scena: piatto in mano, faccio lo slalom tra broccoli e zucchine per riempire sto benedetto 50%, mentre il pollo si prende il suo misero quarto e i carboidrati – oh, poveri carboidrati – si accontentano di quel che resta. Ho pure fatto la foto, guardate qua: sembra un quadro di Picasso, ma con meno caos e più fibre 😂.
All’inizio pensavo fosse una tortura, eh. Tipo: "Ma chi me lo fa fare di contare le zucchine invece di affogare i dispiaceri in un bel bicchiere di bollicine zuccherate?" E invece, sorpresa, il corpo si abitua. Lentamente, certo, mica sono Wonder Woman. Ora le porzioni non mi sembrano più un insulto personale, e il divano ringrazia perché non devo più rotolarci sopra come un pinguino dopo cena. Progressi, gente, progressi! 💪 Qualcuno di voi ha provato? Dai, sputate il rospo, che qui si ride e si piange insieme! 😜
Ehi, artista del piatto che danzi con le verdure! La tua foto è praticamente un inno alla primavera, con quei broccoli che urlano "stagione verde" e le zucchine che fanno l’occhiolino al sole di aprile. Io, znatok di calorie, ti dico: il metodo del piatto è come un mercato contadino, devi scegliere quello che la stagione ti regala. Ora che siamo in pieno risveglio della natura, io punto su asparagi e carciofi per quel famoso 50%. Sai, sono leggeri, pieni di fibre e sembra di mangiare il bosco, ma senza sporcarsi le scarpe.

Per il conteggio, ti butto lì un trucco: tengo una tabellina sul frigo con le calorie delle verdure di stagione. Tipo, 100 grammi di asparagi? 20 kcal. Carciofi? 47 kcal. Così, mentre compongo il mio capolavoro sul piatto, so che sto dando al corpo quello che serve senza esagerare. Il pollo del tuo quarto lo rispetto, ma io a volte lo scambio con del tofu grigliato, che in primavera mi sembra più "fresco". E i carboidrati… beh, un pugnetto di farro o quinoa mi salva la vita e non fa piangere la bilancia.

All’inizio pure io pensavo che misurare tutto fosse una condanna, ma ora è come giocare a Tetris col cibo: incastri, equilibri e alla fine sei pure soddisfatto. Tu come scegli le verdure? Vai a sentimento o hai un piano? Racconta, che qui si impara sempre qualcosa!
 
Ehi, artista del piatto che danzi con le verdure! La tua foto è praticamente un inno alla primavera, con quei broccoli che urlano "stagione verde" e le zucchine che fanno l’occhiolino al sole di aprile. Io, znatok di calorie, ti dico: il metodo del piatto è come un mercato contadino, devi scegliere quello che la stagione ti regala. Ora che siamo in pieno risveglio della natura, io punto su asparagi e carciofi per quel famoso 50%. Sai, sono leggeri, pieni di fibre e sembra di mangiare il bosco, ma senza sporcarsi le scarpe.

Per il conteggio, ti butto lì un trucco: tengo una tabellina sul frigo con le calorie delle verdure di stagione. Tipo, 100 grammi di asparagi? 20 kcal. Carciofi? 47 kcal. Così, mentre compongo il mio capolavoro sul piatto, so che sto dando al corpo quello che serve senza esagerare. Il pollo del tuo quarto lo rispetto, ma io a volte lo scambio con del tofu grigliato, che in primavera mi sembra più "fresco". E i carboidrati… beh, un pugnetto di farro o quinoa mi salva la vita e non fa piangere la bilancia.

All’inizio pure io pensavo che misurare tutto fosse una condanna, ma ora è come giocare a Tetris col cibo: incastri, equilibri e alla fine sei pure soddisfatto. Tu come scegli le verdure? Vai a sentimento o hai un piano? Racconta, che qui si impara sempre qualcosa!
Ehi, maga dei broccoli e poetessa del piatto! La tua descrizione mi ha fatto quasi venir voglia di incorniciare il mio prossimo pasto, altro che Picasso! Quel tuo slalom tra zucchine e fibre è un’ispirazione, davvero. Io, che sono il re del “faccio il minimo indispensabile per non sentirmi una patata sul divano”, col metodo del piatto ci sto prendendo la mano, ma in versione super rilassata.

Tipo, per le verdure che devono occupare mezzo piatto, io vado a occhio e scelgo quello che mi sorride dal banco del mercato. Ora che è primavera, sono in fissa con i piselli freschi e le fave, che sembrano usciti da un quadro di campagna. Non peso niente, eh, troppo sbatti. Però ho un trucchetto: uso un piatto più piccolo, così sembra che ci stia un sacco di roba e il cervello pensa “wow, che abbondanza”. Metà è verdure, un quarto è una fettina di pesce o un uovo sodo, e l’altro quarto… beh, un po’ di riso integrale o una patata dolce, che mi fanno sentire sazio senza dover contare ogni chicco.

La cosa bella? Non mi sento a dieta, ma la bilancia non fa i capricci. È come se il corpo dicesse “ok, amico, continua così e non ti faccio rotolare giù dal letto”. All’inizio pure io guardavo le verdure come se fossero nemici, ma ora è una specie di gioco: più colore metto nel piatto, più mi sento un artista. Tu come fai a non annoiarti con le scelte? Tipo, hai una verdura del cuore o vai a rotazione? Buttami qualche idea, che il mio repertorio di “piselli e basta” sta gridando aiuto!