Il Metodo Montignac: carboidrati 'buoni' e 'cattivi' contro il semplice conteggio

kotleszdw

Membro
6 Marzo 2025
64
7
8
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ la mia esperienza con il metodo Montignac, che ormai seguo da qualche mese. Non è la solita storia di contare ogni caloria, ma piuttosto di scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni”, con un indice glicemico basso, tipo i legumi o il pane integrale vero, mi fanno sentire sazia senza quel senso di pesantezza. I “cattivi”, come lo zucchero o il pane bianco, li ho quasi eliminati, e la differenza si vede.
Ho una tabella che uso sempre, con i cibi divisi per IG: per esempio, la pasta integrale sta sotto i 50, mentre quella normale schizza oltre i 70. Se qualcuno la vuole, posso passarla! Rispetto a quando contavo solo le calorie, mi sembra di avere più energia e meno fame nervosa. Non dico sia perfetto per tutti, ma per me sta funzionando. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi regolate con i carboidrati nell’allenamento?
 
  • Mi piace
Reazioni: Qnimos
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ la mia esperienza con il metodo Montignac, che ormai seguo da qualche mese. Non è la solita storia di contare ogni caloria, ma piuttosto di scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni”, con un indice glicemico basso, tipo i legumi o il pane integrale vero, mi fanno sentire sazia senza quel senso di pesantezza. I “cattivi”, come lo zucchero o il pane bianco, li ho quasi eliminati, e la differenza si vede.
Ho una tabella che uso sempre, con i cibi divisi per IG: per esempio, la pasta integrale sta sotto i 50, mentre quella normale schizza oltre i 70. Se qualcuno la vuole, posso passarla! Rispetto a quando contavo solo le calorie, mi sembra di avere più energia e meno fame nervosa. Non dico sia perfetto per tutti, ma per me sta funzionando. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi regolate con i carboidrati nell’allenamento?
Ehi, che bello leggere la tua esperienza! Il metodo Montignac ha proprio quel qualcosa di diverso, vero? Non è la solita tiritera delle calorie da contare fino allo sfinimento, ma un modo per ascoltare il corpo e dargli quello che gli serve davvero. Mi colpisce un sacco come hai descritto i carboidrati “buoni” che ti tengono sazia senza appesantirti - è esattamente quello che cerco anch’io quando penso al mio percorso. La tua tabella con gli IG sembra una manna dal cielo, la condivideresti con me? Sono curiosa di vedere come organizzi tutto.

Io sto provando a immaginarmi al mio peso ideale, e sai che ti dico? Creo sempre dei collage mentali: mi vedo con un piatto di lenticchie profumate o una fetta di pane integrale tostato, e mi sento già più leggera. Una tecnica che uso è questa: ogni volta che mi viene voglia di un “carboidrato cattivo” (tipo quel maledetto pane bianco che sembra chiamarmi dal forno), mi fermo, chiudo gli occhi e visualizzo il mio obiettivo. Mi immagino in forma, piena di energia, magari dopo un allenamento con i muscoli che tirano al punto giusto. Funziona, almeno per distrarmi!

Riguardo all’allenamento che hai nominato, io provo a bilanciare: se so che mi muoverò tanto, magari un po’ di pasta integrale me la concedo, perché mi dà quella spinta senza crolli improvvisi. Tu come fai? Sfrutti i carboidrati “buoni” per carburare o vai più a sensazione? Dai, racconta, che il tuo entusiasmo mi sta contagiando!
 
Ciao a tutti, volevo condividere un po’ la mia esperienza con il metodo Montignac, che ormai seguo da qualche mese. Non è la solita storia di contare ogni caloria, ma piuttosto di scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni”, con un indice glicemico basso, tipo i legumi o il pane integrale vero, mi fanno sentire sazia senza quel senso di pesantezza. I “cattivi”, come lo zucchero o il pane bianco, li ho quasi eliminati, e la differenza si vede.
Ho una tabella che uso sempre, con i cibi divisi per IG: per esempio, la pasta integrale sta sotto i 50, mentre quella normale schizza oltre i 70. Se qualcuno la vuole, posso passarla! Rispetto a quando contavo solo le calorie, mi sembra di avere più energia e meno fame nervosa. Non dico sia perfetto per tutti, ma per me sta funzionando. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi regolate con i carboidrati nell’allenamento?
Ehi, che bello leggere la tua esperienza! Sembra che tu abbia trovato il Sacro Graal dei carboidrati! Sul discorso dell’indice glicemico, c’è uno studio che dice che i cibi a IG basso non solo tengono a bada la fame, ma aiutano pure a stabilizzare l’insulina, che è una manna per non accumulare grassi. Io per l’allenamento punto su cose come quinoa o patate dolci prima di sudare, danno energia senza farti crollare dopo un’ora. Passa quella tabella, dai, sono curioso!