Ciao a tutti, oppure no, forse è meglio dire solo un semplice "eccomi qui". Sono uno che ha passato un bel po’ di tempo a guardarsi allo specchio e a chiedersi se sarebbe mai cambiato qualcosa. Pesavo 95 kg, non un numero assurdo per molti, ma per me era un peso che portavo dentro e fuori. Oggi sono a 75 kg, e questo meno 20 kg è il risultato di una scelta che, ripensandoci, sembra quasi banale: ho smesso di mangiare carne e derivati.
Non è stato un colpo di testa o una moda. All’inizio ero scettico, pensavo che senza una bistecca non avrei avuto energie, che mi sarei sentito debole. Invece, è successo il contrario. Ho iniziato piano, eliminando la carne rossa, poi il pollo, e alla fine anche formaggi e uova. Mi sono buttato su verdure, legumi, cereali integrali. Scoprivo sapori nuovi, cose che prima snobbavo: una zuppa di lenticchie, un piatto di ceci con spinaci. Roba semplice, ma che mi riempiva senza appesantirmi.
Le difficoltà? Ci sono state, eccome. I primi mesi mi mancava il gusto di certi piatti, e uscire con amici che ordinavano pizza con mozzarella mentre io stavo lì con la mia marinara era una prova. La testa a volte diceva "ma chi te lo fa fare", soprattutto quando la bilancia non si muoveva per settimane. Però ho tenuto duro, non per eroismo, ma perché sentivo che stavo meglio: meno gonfio, più leggero, con più voglia di muovermi.
Cosa mi ha aiutato davvero? La costanza, più che la forza di volontà. Non ho mai cercato il "tutto e subito", ma ho fatto un passo alla volta. E poi, cucinare. Prepararmi i pasti mi ha dato un controllo che prima non avevo, quando mangiavo quello che capitava. Non sono un fanatico, non vi dirò che è la soluzione per tutti, ma per me ha funzionato.
Oggi non mi sento un supereroe, solo uno che ha trovato un modo per stare bene con sé stesso. Se avete domande o vi va di condividere qualcosa del vostro percorso, sono qui. Alla fine, ognuno trova la sua strada, no?
Non è stato un colpo di testa o una moda. All’inizio ero scettico, pensavo che senza una bistecca non avrei avuto energie, che mi sarei sentito debole. Invece, è successo il contrario. Ho iniziato piano, eliminando la carne rossa, poi il pollo, e alla fine anche formaggi e uova. Mi sono buttato su verdure, legumi, cereali integrali. Scoprivo sapori nuovi, cose che prima snobbavo: una zuppa di lenticchie, un piatto di ceci con spinaci. Roba semplice, ma che mi riempiva senza appesantirmi.
Le difficoltà? Ci sono state, eccome. I primi mesi mi mancava il gusto di certi piatti, e uscire con amici che ordinavano pizza con mozzarella mentre io stavo lì con la mia marinara era una prova. La testa a volte diceva "ma chi te lo fa fare", soprattutto quando la bilancia non si muoveva per settimane. Però ho tenuto duro, non per eroismo, ma perché sentivo che stavo meglio: meno gonfio, più leggero, con più voglia di muovermi.
Cosa mi ha aiutato davvero? La costanza, più che la forza di volontà. Non ho mai cercato il "tutto e subito", ma ho fatto un passo alla volta. E poi, cucinare. Prepararmi i pasti mi ha dato un controllo che prima non avevo, quando mangiavo quello che capitava. Non sono un fanatico, non vi dirò che è la soluzione per tutti, ma per me ha funzionato.
Oggi non mi sento un supereroe, solo uno che ha trovato un modo per stare bene con sé stesso. Se avete domande o vi va di condividere qualcosa del vostro percorso, sono qui. Alla fine, ognuno trova la sua strada, no?