Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "squadra anti-piatto pieno"!
Il tuo post mi ha colpita, sai? Anch’io sono nel tunnel del metodo del piatto, e ti capisco proprio quando dici che all’inizio guardi quelle verdure e ti chiedi se stai scherzando. Io sono la regina della procrastinazione, giuro, potrei vincere un Oscar per quante volte ho detto “domani inizio sul serio”. Però leggere della tua cena mi ha dato una scossa. Zucchine grigliate e cavolo nero? Sembra una roba da chef, ma semplice. Io ieri ho ceduto e ho fatto un piatto mezzo pieno di broccoli al vapore e un po’ di salmone. Non ero convintissima, ma dopo mi sentivo tipo Wonder Woman, leggera e pronta a spaccare.
Come costringo me stessa a iniziare? Bella domanda. Di solito mi dico “solo oggi, dai, non è un impegno a vita”. E funziona, più o meno. La mia piccola vittoria? Lunedì ho resistito al richiamo della pizza e ho tirato fuori una padella per cuocere del tacchino. Un applauso a me stessa, no? Tu come fai a non mollare? Magari mi dai qualche trucco, perché io e la forza di volontà siamo tipo cane e gatto!
Ehi, squadra anti-piatto pieno, mi piace come suona!
Devo dire che il tuo messaggio mi ha fatto sorridere, forse perché mi ci rivedo tantissimo. Anche io sono una che rimanda sempre, tipo "da lunedì cambio vita", e poi mi ritrovo a fissare il frigo con zero voglia di iniziare. Però leggere di te e del tuo salmone con i broccoli mi ha fatto pensare che forse non è poi così impossibile. Io lavoro in ufficio, tutto il giorno seduta, e ti giuro che a volte mi sembra di essere un blocco di cemento. Il metodo del piatto mi piace perché è semplice, ma all’inizio pure io guardavo quelle porzioni minuscole e pensavo "ma sul serio?". Zucchine grigliate e cavolo nero sembrano una cosa sofisticata, ma fattibile anche per una come me che in cucina non è proprio una stella.
Per iniziare, io sto provando a rendere la giornata un po’ meno statica. Tipo, quando sono in pausa pranzo, invece di stare al telefono a scrollare, faccio due passi fuori. Non è una maratona, solo una passeggiata tranquilla, ma mi sento meno in colpa per tutte quelle ore sulla sedia. Oppure, se sono proprio pigra, faccio qualche esercizio veloce alla scrivania: alzo le gambe sotto il tavolo o muovo le spalle per scioglierle. Non sarà palestra, ma è meglio di niente, no? La mia piccola vittoria di ieri è stata resistere al biscotto della macchinetta in ufficio e prendere un tè senza zucchero. Mi sono sentita fiera, anche se poi ho passato il pomeriggio a sognare una torta.
A non mollare mi aiuta pensare che non devo essere perfetta subito. Tipo, se un giorno sgarro, pazienza, riparto il giorno dopo. Però ammetto che la forza di volontà è il mio punto debole, specialmente quando torno a casa stanca e il divano mi chiama. Tu come fai a restare costante? Magari hai qualche trucco per non cedere alla tentazione della pizza o per rendere queste verdure un po’ più invitanti. Io sto provando a condirle con spezie, ma a volte mi sembra comunque di mangiare cartone. Forse sono io che devo ancora abituarmi. Comunque, continua a raccontare, mi piace leggerti, mi dà una spinta a provarci sul serio!