Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia ribelle"! Oggi voglio raccontarvi l’ennesimo capitolo della mia saga con il mio tiroide pigro, che sembra aver deciso che perdere peso sia un optional nella mia vita. Vi giuro, a volte penso che il mio metabolismo stia facendo un pisolino mentre io mi arrabatto tra diete e palestra!
Allora, partiamo dall’inizio: diagnosi di ipotiroidismo un paio d’anni fa. Il medico mi guarda e dice: "Tranquilla, con la terapia giusta si sistema tutto". Spoiler: non proprio! La levotiroxina mi ha dato una svegliata, sì, ma il peso? Quello ha deciso di restare aggrappato a me come un koala a un eucalipto. Così ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e una nutrizionista, che ormai sono i miei supereroi personali.
La dieta è stata una scoperta continua. Ho detto addio ai carboidrati raffinati (ciao ciao, pasta al burro dei miei sogni) e ho fatto pace con verdure a foglia verde e proteine magre. Sapete qual è stata la sorpresa? Il mio corpo risponde meglio se mangio piccole porzioni ma spesso, tipo cinque volte al giorno. La nutrizionista dice che è per tenere il metabolismo “acceso”, ma io sospetto che sia solo un modo per farmi litigare meno con la fame. E poi c’è l’acqua: bevo come se fossi un cammello in preparazione al deserto, perché a quanto pare aiuta anche con la ritenzione idrica che il mio tiroide ama regalarmi.
Sul fronte allenamento, ho dovuto fare i conti con la stanchezza cronica. Niente sessioni da CrossFit addicted per me, ma camminate veloci e un po’ di yoga per non sentirmi un bradipo totale. Ultimamente sto provando pilates: giuro, quei movimenti lenti mi fanno sudare più di quanto immaginassi! L’istruttrice dice che sto rinforzando il “core”, ma io credo che stia solo cercando di farmi smettere di lamentarmi della bilancia.
E la bilancia, parliamone! È dispettosa, lo giuro. Un giorno mi dice che ho perso 300 grammi e io festeggio come se avessi vinto un Oscar, poi il giorno dopo mi tira il pacco e segna mezzo chilo in più. Il mio endocrinologo dice di non fissarmi sui numeri, ma sul come mi sento. E in effetti, energia a parte, sto iniziando a sentirmi meno gonfia e più “me stessa”. Però, dai, un chiletto in meno non guasterebbe, no?
Insomma, tra analisi del TSH, tisane allo zenzero e tentativi di non cedere alla pizza del sabato sera, sto imparando a convivere con questo tiroide birichino. Qualcuno di voi ha trucchi per convincere il metabolismo a collaborare? O magari una bilancia meno sarcastica da consigliarmi? Fatemi sapere, che qui la lotta continua!
Allora, partiamo dall’inizio: diagnosi di ipotiroidismo un paio d’anni fa. Il medico mi guarda e dice: "Tranquilla, con la terapia giusta si sistema tutto". Spoiler: non proprio! La levotiroxina mi ha dato una svegliata, sì, ma il peso? Quello ha deciso di restare aggrappato a me come un koala a un eucalipto. Così ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e una nutrizionista, che ormai sono i miei supereroi personali.
La dieta è stata una scoperta continua. Ho detto addio ai carboidrati raffinati (ciao ciao, pasta al burro dei miei sogni) e ho fatto pace con verdure a foglia verde e proteine magre. Sapete qual è stata la sorpresa? Il mio corpo risponde meglio se mangio piccole porzioni ma spesso, tipo cinque volte al giorno. La nutrizionista dice che è per tenere il metabolismo “acceso”, ma io sospetto che sia solo un modo per farmi litigare meno con la fame. E poi c’è l’acqua: bevo come se fossi un cammello in preparazione al deserto, perché a quanto pare aiuta anche con la ritenzione idrica che il mio tiroide ama regalarmi.
Sul fronte allenamento, ho dovuto fare i conti con la stanchezza cronica. Niente sessioni da CrossFit addicted per me, ma camminate veloci e un po’ di yoga per non sentirmi un bradipo totale. Ultimamente sto provando pilates: giuro, quei movimenti lenti mi fanno sudare più di quanto immaginassi! L’istruttrice dice che sto rinforzando il “core”, ma io credo che stia solo cercando di farmi smettere di lamentarmi della bilancia.
E la bilancia, parliamone! È dispettosa, lo giuro. Un giorno mi dice che ho perso 300 grammi e io festeggio come se avessi vinto un Oscar, poi il giorno dopo mi tira il pacco e segna mezzo chilo in più. Il mio endocrinologo dice di non fissarmi sui numeri, ma sul come mi sento. E in effetti, energia a parte, sto iniziando a sentirmi meno gonfia e più “me stessa”. Però, dai, un chiletto in meno non guasterebbe, no?
Insomma, tra analisi del TSH, tisane allo zenzero e tentativi di non cedere alla pizza del sabato sera, sto imparando a convivere con questo tiroide birichino. Qualcuno di voi ha trucchi per convincere il metabolismo a collaborare? O magari una bilancia meno sarcastica da consigliarmi? Fatemi sapere, che qui la lotta continua!